Antisemitismo
Una visita di liceali ai campi di sterminio diventa l’artificio letterario per raccontare la storia vera di Alessandra e Tatiana Bucci. Sono due bambine rispettivamente di 4 e 6 anni. Vivono a Fiume con la madre e la nonna, la zia e il cuginetto: sono ebrei. Il loro papà è al fronte. Il 29 marzo 1944 vengono deportati ad Auschwitz. I bambini vengono subito separati dai grandi, marchiati con un numero sul braccio e portati nel Kinderblock, la baracca dei bambini. L’affetto vicendevole e la compassione della guardiana permetteranno loro di sopravvivere fino alla liberazione del campo e di ritrovare i loro genitori.
La Trama
Parigi, anni ’40, durante l’occupazione nazista. Nella famiglia Joffo, di origine ebraica il padre Roman fa di mestiere il barbiere, così come i due figli maggiori; la mamma Anna è molto brava a suonare il violino mentre i due figli più piccoli, Maurice e Joseph vanno ancora a scuola. Una nuova legge impone a chi è ebreo di venir indentificato con una stella di Davide sulla giacca e Joseph e Maurice subiscono il disprezzo di molti loro compagni. In una situazione che lascia pochi spiragli di speranza, il padre organizza prima la partenza dei due figli maggiori, poi quella dei più piccoli. Hanno le istruzioni per raggiungere Nizza, sotto l’occupazione italiana, più tollerante. Ma per Joseph, il più piccolo, si tratta di un’avventura più grande di lui e solo l’aiuto del fratello gli porta un po’ di conforto…