2019storia del cinema

MANK

Nel 1940 una RKO ormai in crisi, decide di puntare tutto sul 24enne Orson Welles dandogli carta bianca per girare un film, libero di scegliere il soggetto e i collaboratori che vuole, senza il controllo finale della produzione. Per la sceneggiatura Orson sceglie Herman (Mank) Mankiewicz che ha a disposizione solo 60 giorni per finire il lavoro, rinchiuso in una casa in campagna, bloccato a letto con una gamba ingessata per un incidente, tenuto a distanza dalle sue amate bottiglie a causa dell’alcoolismo che gli ha ormai minato la salute. In un flashback sugli anni 30’, scopriamo che Mank era benvenuto nell’alta società che conta di Hollywood per via del suo parlare colto e arguto e non nascondeva le sue idee di sinistra ritenendo giusto aiutare chi era rimasto disoccupato dopo la crisi del ‘29. Per questo motivo finisce per scontrarsi con Mayer, direttore della MGM e con William Randolph Hearst, il magnate dell’editoria di quel tempo. E’ proprio dalla personalità di quest’ultimo che Mank prende spunto per disegnare il protagonista di Citizen Kane….

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