Negli Stati Uniti sull'orlo del collasso, attraverso terre desolate e città distrutte dall’esplosione di una guerra civile causata dal potere totalitario del Governo federale, un gruppo di reporter intraprende un viaggio fino a Washington in condizioni estreme, mettendo a rischio le proprie vite per raccontare la verità. In sala
2024Campi di concentramento, Nazismo

LA ZONA D’INTERESSE

La famiglia Hoss, marito, moglie e 5 figli ha una vita serena nella loro villa dotata di piscina ma il marito è l’ufficiale comandante del campo di concentramento di Auschwitz i cui orrori si trovano appena al di là del loro muro. La banalità del male raccontata con maestria anticonvenzionale. In Sala

Tratta dall’omonimo romanzo vincitore del Pulitzer 2014, Tutta la luce che non vediamo è una miniserie che, ben recitata e ben sviluppata, tratta tematiche adatte a generare dibattiti e riflessioni relative alla complessità dell’essere umano e al potere illuminante di una ragione che si attiene alla verità. Su Netflix
2023Da una storia vera

SULLE ALI DELL’ONORE

Tratto da una storia vera, narra della cosiddetta “guerra dimenticata” degli Stati Uniti, il conflitto successivo alla Seconda Guerra Mondiale tra Corea del Sud e Corea del Nord, negli anni Cinquanta. È la storia dell’amicizia tra i due fra i più celebri piloti della marina americana, uno dei quali il primo pilota di colore. Disponibile su Amazon Prime.
Basato su un’incredibile storia vera, il regista Peter Farrelly (Green Book), dopo il razzismo, affronta un altro tema divisivo per gli Stati Uniti: la guerra in Vietnam. Ancora una volta una vera amicizia è la medicina che consente di superare gli orrori vissuti dai soldati americani durante il conflitto. Su Apple TV

 

2016, Antisemitismo, Pre-Adolescenti

IL VIAGGIO DI FANNY

La vera storia di un gruppo di ragazzi e ragazze ebree, con a capo una tredicenne, che riesce a fuggire dalla Francia occupata dai nazisti. Un bel racconto che corona l’eroismo e la bontà di tante, singole persone. Su TimVision (abbonamento), Youtube, Apple TV, Google Play, Now TV

Di fronte alla ribellione del re di Argo, che si rifiuta di adorare gli dei olimpi e si paragona a loro, Zeus, su suggerimento del fratello Ade, decide di scatenare contro gli uomini il Kraken, il terribile mostro usato per sconfiggere i Titani. L’unico modo di scongiurare il disastro sarebbe offrire in sacrificio la principessa Andromeda. L’unico a poter salvare la città e la principessa è Perseo, semidio figlio di Zeus, che parte con un gruppo di coraggiosi compagni in una missione disperata…

Il film di Alejandro Amenàbar tratta di un luogo e di un'epoca estremamente interessanti. Nel IV secolo la  mezzaluna di costa che  da Alessandria d'Egitto si porta fino a  Efeso, Pergamo, Antiochia, Costantinopoli,  racchiudeva, con l'eccezione di Roma, le città più popolose del mondo allora conosciuto, ricche di storia, cultura e di arte.

Alessandria d'Egitto, 391 d.C. Mentre la filosofa e astronoma Ipatia cerca di comprendere il mistero dei movimenti degli astri, i pagani che si raccolgono intorno al tempio di Serapide decidono di prendere le armi per vendicare le offese subite dal loro dio da parte dei cristiani, scatenando la reazione di questi ultimi. L'imperatore Teodosio impone la pace con il suo esercito ma consente la distruzione dei templi pagani. Nel 414 d. C., quando è vescovo della città Cirillo, analoghe rappresaglie e contro rappresaglie scoppiano fra cristiani ed ebrei portando alla espulsione di questi ultimi. L'anno dopo, quando il prefetto della città Oreste cerca di contrastare l'influenza del vescovo Cirillo, sarà Ipatia con la sua morte a subirne le conseguenza, per una forma di rappresaglia di alcuni monaci fanatici verso il suo ostinato paganesimo e l'influenza che essa esercitava sul prefetto.

Nella libreria di Alessandria d'Egitto Tolomeo, luogotenente di Alessandro, ormai vecchio, inizia a dettare la vita del condottiero macedone. Racconta di vittorie gloriose, di avventurose spedizioni fino ai confini dell'India ma anche delle  ribellioni dei suoi generali, delle trame di sua madre Olimpia, dell'ingombrante ricordo  di suo padre Filippo, molto amato dal suo popolo.

 

Germania, 1989. Il muro di Berlino sta per crollare ma le truppe americane di stanza a Stoccarda non lo sanno. Non lo sa Ray Elwood che ammazza la noia del servizio militare con piccoli furti dai magazzini militari e raffinando droga da rivendere. Fino al giorno in cui si trova di fronte ad un affare più grosso di  lui: la vendita di armi nel mercato dell'est. Ma c'è un sergente che lo sorveglia...

Stalingrado 1942. Giovani provenienti dalle più diverse province russe, appena discesi dalle tradotte, vengono mandati allo sbaraglio con un solo fucile ogni due di loro, corpi umani contro la micidiale macchina bellica tedesca.

Eccoci, ancora una volta, di fronte ad un passaggio cruciale nella memoria storica degli americani:il proditorio attacco dei giapponesi a Pearl Harbor, avvenuto nel settembre 1941.

Forrest Gump sfrutta la toccante storia personale di un ragazzo affetto da disabilità mentali, per raccontare allo spettatore gli eventi più importanti avvenuti in circa trent’anni di Storia Americana (dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta). Su Netflix, Prime Video, Apple TV, Google Play, Now

Chi conosce il regista Ridley Scott come autore di film di visionaria fantasia come Blade Runner o il l Gladiatore, resterà sorpreso dal questo  "Black Hawk Down". Si tratta di un quasi-documentario nel quale viene ricostruita, minuto per minuto, una sfortunata azione di guerra compiuta dai Ranger e dalla Delta Force americani nell'ottobre del 1993 durante la guerra in Somalia. Il tentativo di catturare due luogotenenti di Aidid, il signore della guerra loro nemico, finì con l'abbattimento di due elicotteri (i Black Hawk appunto) e l'uccisione di 19 soldati americani rimasti intrappolati tra le anguste stade di Mogadiscio. Ancora una volta Ridley Scott dimostra tutta la sua bravura di narratore di storie di azione: il coivolgimento dello spettatore è totale ed il realismo è notevole (se il cinema dove vedrete il film non mantiene sufficientemente basso il livello del suono, rischierete di rimanere assordati dalle esplosioni e dai colpi di mitragliatrice).

È difficile che la storia del capitano Algren – che richiama quella del sergente John Dunbar (Kevin Costner) in Balla coi lupi – non susciti la nostra empatia. È sempre emozionante vedere un eroe disilluso riscoprire il proprio senso dell’onore. E non è facile sottrarsi alla retorica epica ben applicata dalla convincente interpretazione di Tom Cruise e fedelmente rispettata dalla regia limpida e precisa di Edward Zwick.

La bandiera americana sventola su di un cimitero di guerra. Un vecchio signore, che ha combattuto come soldato semplice nell'ultima guerra (il soldato Ryan del titolo, impersonato da Matt Damon), accompagnato da una folta schiera di familiari, si inginocchia commosso davanti ad una croce bianca, quello del capitano J. Miller (Tom Hanks), che si è sacrificato per salvarlo.

Siamo nel 1942, agli inizi della Seconda Guerra mondiale, quando i sottomarini tedeschi dominavano il Nord Atlantico e facevano strage del naviglio mercantile che dagli Stati Uniti era diretto in Europa per sostenere la resistenza inglese. La marina U.S.A. (nella realtà storica si trattò di quella Inglese) decide di approfittare di una fortunosa circostanza: un U-Boot tedesco rimasto in panne in mezzo all'Atlantico diventa l'occasione per impossessarsi, mediante un sottomarino cammuffato per l'occasione, del preziosissimo decodificatore dei messaggi cifrati tedeschi. Non tutto fila liscio ed il giovane Tyler, comandante in seconda, giudicato dai suoi superiori come "troppo morbido", si trova a guidare i marinai americani superstiti nell'impresa di portare in salvo il prezioso carico, diventando nel frattempo un "duro" e deciso comandante di uomini.

Ci sono stati il bello e atipico (anche se duro) Tigerland di Joel Schumacher (ambientato in un durissimo campo d’addestramento per le reclute destinate al Vietnam, capace di giocare con serietà con le convenzioni del genere) e lo strombazzato Black Hawk Down di Ridley Scott (molto più scontato nella sua “morale” anche se virtuosistico nella regia), e buona ultima arriva la seconda fatica alla regia di Randall Wallace, sceneggiatore del premio Oscar Braveheart e già regista de La maschera di ferro, oltre che sceneggiatore di Pearl Harbor (una pellicola che tuttavia considera meno sua, dal momento che regista e produttore hanno ampiamente modificato, e a sua detta impoverito, la storia che aveva scritto).

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