EPPURE CADIAMO FELICI

20238 episodi di 20 min14+  

Gioia vive con una madre divorziata sempre in fuga da qualche problema e per questo si spostano continuamente da una città all’altra. Arrivate a Gorizia entrambe sperano di trovare amore e stabilità. Da un romanzo di Enrico Galiano, una storia di personaggi rassegnati a vivere una vita effimera, senza progettualità ma con il sostegno degli affetti familiari. Su Raiplay

 

Gioia Spada, di 17 anni, vive con sua madre, Sabrina, molto incasinata. Dopo aver lasciato il marito, ha iniziato a girovagare per varie città d’Italia, sempre in fuga da qualche problema e questa volta propone alla figlia di andare a Gorizia, dove lei stessa è nata e dove potranno trovare alloggio presso nonna Claudia. La nonna è all’inizio contrariata (ha avuto il dispiacere di vedere sua figlia andarsene di casa a 17 anni) ma alla fine accetta. Sabrina trova un lavoro nel bar gestito da un simpatico signor Alfredo e  Gioia inizia a frequentare, ancora una volta, una nuova scuola e una nuova classe e vorrebbe solo essere invisibile. Non ha interesse a fare conoscenza con i suoi nuovi compagni, non è iscritta ai social e veste in modo trascurato. Una sera, durante una delle sue passeggiate solitarie, incontra un ragazzo, Lo, con il quale sembra intendersi subito perché sente che si tratta di una persona sola come lei. La loro intesa cresce giorno per giorno e alla fine anche a scuola riesce a trovare conoscenze simpatiche: Sara, una ragazza che dà saggi consigli di cuore, Andrea, appassionato di musica e già innamorato di lei e il prof Bove, un insegnante originale che ha il vizio di fumarsi erba nel gabinetto della scuola….


Valori Educativi



Gli affetti familiari vengono ricostruiti, ci sono esempi di amicizia disinteressata, di pentimento per le proprie malefatte ma i protagonisti sembrano fluttuare nell’effimero guidati solo dai loro istinti, senza positiva progettualità. L’amica Sara teorizza una vita impostata alla sola ricerca del proprio piacere

Pubblico

14+

Abbondante uso di alcool fra adulti e giovani. Un genitore ritiene accettabile che la figlia e i suoi amici usino spinelli. Scene di rapporti sessuali (senza nudità) fra adolescenti di tipo etero, omosessuale e fluido. Ancora una volta Raiplay non fornisce nessuna indicazione riguardo la protezione dei minori

Giudizio Artistico



I dialoghi sono ben costruiti, il trio di personaggi: figlia, madre, nonna sono ben tracciati ma il racconto risulta discontinuo, a volte incompleto e con un finale frettoloso dove velocemente tanti problemi vengono risolti e i misteri svelati

Cast & Crew

Our Review

“Gli esseri umani sono un gran casino e mia madre ne è la prova vivente. Per questo, quando avrò i soldi, me ne andrò a fare la guardiana del faro, dove ci sono solo mare, pecore e niente altro”. Lungo tutto questo mini-serial su RaiPlay ascoltiamo la voce di Gioia che commenta ciò che accade, che si pone dei giusti propositi salvo poi non portarli mai a compimento. Se tutto il racconto risulta visto in soggettiva di Gioia, questo è anche un modo per commentare ciò che accade con riflessioni sul senso della vita (“La felicità  prima o poi va a cadere da un’altra parte e tu ti senti peggio di prima”; “Quando è vero amore non ti domandi più se è vero amore “; “Abbiamo paura quando impariamo qualcosa di noi”,….) che tradiscono la sua origine letteraria (il serial si è liberamente ispirato al romanzo omonimo di Enrico Galiano) e che fa sì che il suo sviluppo resti come sospeso e avvolto in uno spleen crepuscolare.

Il racconto è ben bilanciato fra storie di adulte e di ragazze. Gioia appare sospettosa e poco comunicativa ma alla fine il sorriso le appare sulle labbra appena scopre di essersi innamorata e può ricevere giusti suggerimenti da un’amica sincera. Anche la madre, che si sente perennemente, troppo libera dopo tanti amori sfortunati, alla fine incontra un uomo con cui riesce a intendersi e il barista Alfredo, presso cui lavora, è un sincero amico che cerca di aiutarla a liberarsi dai vari guai nei quali si è andata a cacciare.

Nello sviluppo della storia emergono atteggiamenti verso la vita che si muovono come in parallelo. Uno è quello di Gioia, che cerca la solidità dell’amore ma è altamente insicura, malinconicamente rassegnata all’effimero di tutto ciò che ci accade e per questo cerca di proteggersi convincendosi che sia giusto pensare solo a sé stessi. Coglie l’amore come pure istinto romantico: si innamora di Lo per come le appare, non sente il bisogno di conoscerlo meglio, di fare domande sul suo passato (e avrebbe fatto bene). Si tratta di un ritratto possibile delle incertezze e dei comportamenti ancora incerti di una adolescente.

Un discorso a parte merita la sua amica Sara. Lei vive dei piaceri dei suoi sensi (è lesbica) e non cerca altro: “devi lasciar parlare gli ormoni non il buon senso”; “Il poli-amore è il segreto della felicità”; “I desideri non vanno capiti”. Si tratta di un personaggio che ci appare artificiale, costruito, espressione di una specifica presa di posizione ideologica.

Alla fine gli affetti familiari verranno recuperati ma il senso generale che trasmette il racconto attraverso i suoi personaggi  è  che noi viviamo nell’effimero, poggiamo sui nostri istinti, non c’è volontà né progettualità.

Autore: Franco Olearo

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