GIOVANI AQUILE

2006139'10+  

Durante la I guerra mondiale, prima che gli Stati Uniti d'America abbandonassero la loro neutralità, venne costituita una Squadriglia Americana (poi ribattezzata Squadriglia Lafayette, dopo le proteste dei tedeschi) di aviatori volontari, in maggioranza americani, che combattevano sotto bandiera e con uniforme francese. Il film racconta, in modo molto aderente alla realtà, la storia di questi giovani che attraversarono l'Atlantico per combattere su di un mezzo che doveva ancora dimostrare la sua validità.

Valori Educativi



Alcuni giovani di estrazione molto diversa rinsaldano la loro amicizia combattendo fianco a fianco

Pubblico

10+

Qualche battaglia cruenta potrebbe impressionare i più piccoli

Giudizio Artistico



Spettacolari scene di duello aereo supportare da una valida computer grafica. La sceneggiatura si sviluppa con tranquilla diligenza sui sentieri dell'ovvio senza regalarci emozioni

Cast & Crew

Our Review

Non sono pochi i film che sono stati fatti sugli assi dell'aviazione della I Guerra mondiale: Alì (Wings-1927), Angeli dell'inferno (Hell's Angels – 1930), La caduta delle aquile (The Blue Max – 1966) e Il Barone Rosso (The Red Baron – 1971).

Mentre i primi due ebbero un grande successo perché si rivolgevano a un pubblico non molto distante dalla realtà descritta  (Angeli dell'inferno, fu diretto con grande dispendio di mezzi  direttamente dal magnate Howard Hughes come ci ha ricordato di recente Martin Scorsese con il suo The Aviator -2004), i film degli anni sessanta e settanta recuperarono sopratutto il mito romantico e triste del Barone Rosso e la spettacolarità dei duelli aerei visti come una forma di western tardivo. Dopo arrivarono film come Top Gun (1986) e Pearl Harbour (2001) che spostarono l'interesse spettacolare su aerei di ben diverse prestazioni.

Perché rifare oggi un film su quei giovani temerari sui loro traballanti macinini? Se lo debbono esser chiesto seriamente i produttori che uno dopo l'altro hanno preferito rinunciare al progetto.

Non è stato certo d'accordo con loro il regista Tony Bill che appassionato di aerei d'epoca, voleva dire qualcosa di nuovo sull'argomento e sapeva che ora, più che nel passato era possibile, grazie alla computer grafica, raggiungere un estremo realismo nei combattimenti aerei. In questo il suo obiettivo è stato pienamente raggiunto (si noti il dettaglio dei proiettili che si avvitano nell'aria) e alla crudezza dei combattimenti aerei alterna poetiche sorvolate sulle foreste francesi. Il regista è come smanioso di raccontarci tutto quello che sa sull'argomento e la prima parte del film, quella dell'addestramento a terra degli aspiranti piloti è volutamente lunga in modo che anche noi, assieme a loro, imparassimo a manovrare quei fragilissimi trabiccoli, montati direttamente nelle tende del campo. Anche le frustrazioni dei primi combattimenti, i primi timidi successi, ci fanno percorrere il cursus honorum di quei giovani la cui probabilità di non tornare a terra era elevatissima.

L'altro asse portante del film, nelle buone intenzioni degli autori, era raccontare la storia di alcuni dei componenti della squadriglia Lafayette realmente esistiti; perfino il fatto che avessero come mascotte un giovane leone (nella realtà erano due) viene ricordato. Ecco Blaine, il giovane texano a cui hanno pignorato il ranch di famiglia e che non ha nulla da perdere; Jensen, cadetto di una famiglia di militari che deve assolutamente mostrare quanto vale; Beagle, scappato dagli Stati Uniti perché accusato di furto; Briggs, rampollo di una ricca famiglia che cerca di fare una volta tanto qualcosa di buono; Eugene, il primo pilota americano di colore ed infine Cassidy, il cinico asso temerario che non ha  nessuno che pensi a lui. E' questa la parte più debole del film, perché una volta tipizzati i personaggi, questi interagiscono fra loro in modo prevedibile, senza approfondimenti né evoluzioni.

James Franco, che abbiamo già visto come antagonista di Spiderman in tutti e tre i film della serie, viene posto sul piedistallo come divo, senza però che almeno in America, sia stato riconosciuto come tale. La bella attrice francese Jennifer Decker aggiunge la componente romantica alla storia ma ancora una volta l'incontro dei due si muove sull'ovvietà dello straniero che conoscendo poche parole della lingua nativa, cerca lo stesso di fare la corte a una  bellezza locale

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale Flyboys
Paese Usa Francia
Etichetta
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