Film
Accostando in modo volutamente provocatorio interviste, immagini, suggestioni e statistiche, in due ore Michael Moore costruisce il suo personale discorso sulla violenza e l’ossessione statunitense per le armi.
Una storia semplice che ha come scenario la Scuola San Benedict nel West Virginia. Un professore che svolge il suo lavoro con passione e amore, un alunno difficile che vuole assolutamente recuperare, ma che, seguendo il modello paterno dell’arrivismo e del carrierismo, finisce con il deludere le sue aspettative.
Jess ha diciotto anni; di origine indiana, la sua famiglia è emigrata a Londra e cerca di mantenere ben salde le tradizioni di origine: una ragazza deve saper ben cucinare e sposarsi con un ragazzo indiano. Ma Jess sogna di giocare in una squadra di calcio femminile e pensa soltanto a Beckmann...
Dal romanzo di Alexandre Dumas padre, un classico della letteratura d’avventura portato innumerevoli volte al cinema e in televisione, nasce un film che, mentre rispetta tutti i canoni del buon prodotto americano di intrattenimento (ricostruzione d’epoca sontuosa e accattivante, regia vivace affidata ad un professionista che può vantare nel suo curriculum titoli come Robin Hood principe dei ladri e Waterworld, interpreti di ottimo livello, tra cui spiccano Richard Harris nel ruolo dell’abate Faria e James Caviezel, già protagonista de La sottile linea rossa e futuro Gesù in Passion di Mel Gibson), si prende alcune libertà rispetto al testo di partenza e sceglie come segno distintivo una costante sottolineatura dell’elemento religioso, senza timore di parlare, oltre che del desiderio di vendetta, anche di Dio, di perdono e di Provvidenza.
Toula, una ragazza trentenne di Chicago che vive in una casa che assomiglia al partenone, si sta' avviando a consolidare la sua condizione di zitella, nonostante i tentativi dei suoi genitori di origine greca di procurargli un partito. Purché greco, naturalmente.
Steven Spielberg propose a Roman Polansky di fare la regia di "Shindler's list", ma lui rifiutò.
La proposta di Spielberg era ben motivata: quale regista, meglio di Roman, poteva descrivere le atrocità del ghetto di Varsavia, proprio lui che a 10 anni era lì (in realtà si trovava nel ghetto di Cracovia) a osservare il resto della sua famiglia mentre veniva deportata nei campi di concentramento?
Mohammed, scrittore e docente di inglese palestinese, vive con la moglie e i cinque figli in una casa situata tra un villaggio palestinese e un insediamento israeliano. A causa della sua posizione strategica, l’abitazione finisce per essere occupata da soldati israeliani, che si insediano al secondo piano. Persuaso della possibilità di una convivenza non violenta, Mohammed rifiuta di abbandonare la sua casa ed esorta la famiglia a unirsi a lui nella pacifica resistenza. Non tutti, però, sono convinti che quella sia la via giusta...
Milan (ma scopriremo il nome di questo personaggio taciturno e riservato solo dai titoli di coda) scende dal treno in un paesino della provincia francese, simile all’eroe solitario di certi film di Sergio Leone, ma poco dopo lo vediamo, molto meno eroico, recarsi in una farmacia per comprare un’aspirina. Qui incontra Manesquier, logorroico insegnante in pensione, che lo invita a casa sua per prendere un bicchiere d’acqua dove sciogliere il medicinale.
A distanza di pochi mesi l'uno dall'altro, sono arrivati sui nostri schermi due film che hanno urlato il loro amore-odio per New York: "Gangs of New York" di Martin Scorsese e "la 25ma ora" di Spike Lee.
Più corale e violento il primo, sviluppa una teoria (che non è piaciuta in patria) secondo la quale la Grande Mela si è sviluppata partendo da un caos primitivo di lotte tribali ed è cresciuta sulla spinta dei più violenti e sulle ceneri dei tanti perdenti.
Paikea, ultima discendente di una stirpe di capi maori, non può raccogliere l’eredità che le spetta in quanto donna. La sua tenacia e l’affetto per il severo nonno Coro, però, le permetteranno di rinnovare l’antica tradizione e ridare speranza alla sua comunità.
La middel-class americana si gode il benessere degli anni'50. Ma alcune contraddizioni stanno emergendo....
A Kabul, capitale dell’Afganistan, si è da poco instaurato il regime talebano. Sono soprattutto le donne a farne le spese. Devono sempre indossare il burqua, non possono lavorare, imprigionate in harem vivono alla mercé del loro signore. Una timida adolescente si traveste da maschio – facendosi chiamare Osama – per ottenere un lavoro e mantenere così la madre e la nonna. Sarà scoperta e non potrà sfuggire al suo terribile destino di donna afgana.
Firenze, 1500: gli ultimi anni della vita di Jacopo Carrucci, il pittore rinascimentale conosciuto come il Pontormo.
Prova a prendermi racconta la storia vera di un geniale bugiardo. Frank Abagnale Jr., prima di compiere 19 anni, riuscì a volare gratis per più di due milioni di miglia spacciandosi per pilota della Pan Am, a lavorare come primario di pediatria millantando studi ad Harvard, a praticare in un importante studio legale della Louisiana accampando una fittizia laurea a Berkeley, a guadagnare circa 4 milioni di dollari falsificando un numero imprecisato di assegni, a diventare uno dei principali ricercati dall’FBI, avendo violato la legge in 26 diversi stati americani.
Ernesto, un pittore affermato che vive a Roma, riceve un giorno nel suo studio una visita inaspettata: un monsignore, segretario del cardinal Piumini, lo ha convocato come testimone al processo di beatificazione di sua madre, uccisa anni addietro da un altro dei suoi figli, da tempo recluso in un ospedale psichiatrico. La notizia sorprende e sconvolge Ernesto: la causa è in corso già da tre anni ma i suoi parenti non l'hanno mai informato; inoltre questo evento, il ricordare, il dare testimonianza, lo riporta indietro verso un passato da cui credeva di essersi liberato. Ernesto partecipa,con fastidio crescente, agli appuntamenti che si rendono necessari per il processo di beatificazione assieme agli altri componenti della sua famiglia. Un incontro con sua zia gli fa chiaramente capire come tutti i suoi familiari stiano cercando spudoratamente di trarre vantaggio dalla situazione che è stata anzi da loro voluta e promossa di proposito. Ernesto se ne distacca definitivamente (rinuncia all'udienza con il Papa), rifugiandosi nell'affetto di suo figlio ed inseguendo una fugace storia d'amore con un bella e giovane insegnante della sua scuola.
Carter ha diciotto anni e vive in una città della Carolina del Nord assieme a sua madre (il padre se ne è andato e Carter conserva del rancore nei suoi confronti). Con alcuni compagni e compagne (in particolare Belinda, la sua ragazza) hanno costituito una banda che pensa solo a divertirsi e a fare i bulli ma una sera osano troppo: sfidano un giovane ragazzo a buttarsi dall’alto in una piscina artificiale e questi si fa male. Il preside della scuola dà a Carter un’ultima chance: dovrà sostenere nel doposcuola i ragazzi più difficili e partecipare all’annuale recita scolastica. In questi ambienti conosce Jamie, la figlia del reverendo della chiesa locale, sempre derisa da tutti per i suoi abiti monacali. Anche Carte è sempre pronto a prenderla in giro ma questa volta ha bisogno di lei: le chiede di poterla raggiungere in casa ogni pomeriggio per ripetere assieme le battute della recita scolastica…
Donnie Darko è un adolescente che vive in una linda cittadina americana, ha una simpatica famiglia, va a scuola ed ha la ragazza. Tutto andrebbe per il meglio, ma Donnie è considerato uno schizofrenico: lui vede cose che gli altri non vedono.... vv
Cosa sarebbe successo se Napoleone, nel 1821, facendosi sostituire da un sosia, fosse fuggito in incognito da S. Elena sotto le mentite spoglie di un qualunque Eugene Lenormand, mozzo di terza su una nave diretta in Francia, dove, in attesa di sollevare il popolo francese, si fosse dedicato al commercio di angurie e meloni in una calda primavera parigina?
Novembre del 1526. Il generale Georg von Frundsberg, al comando dei Lanzichenecchi dell'armata di Carlo V, scende lungo l'Italia diretto a Roma, esibendo sulla sella un cappio d'oro con il quale ha serie intenzioni di impiccare l'ultimo Papa.
A quanto pare, nel 2029 le astronavi spaziali avranno a bordo dei primati addestrati che verranno spediti in avanscoperta su piccole navicelle appena si profila una minaccia. E' quanto succede sulla stazione spaziale Oberon che si trova di fronte ad una tempesta magnetica di dimensioni inusitate.
Una giornalista Canadese di origine Afgana torna nella sua terra natia in cerca di sua sorella, mutilata fin da bambina da una bomba, nel timore che possa suicidarsi. Viaggio nell'Afghanistan dei Talibani
Tutta la vicenda si svolge all’interno del quartiere residenziale di una non meglio individuata città americana, con i suoi bei viali alberati su cui si affacciano lindi e curati giardini di villette monofamiliari; vediamo i suoi abitanti che li percorrono facendo lo jogging o si scambiano saluti di cortesia attraverso le siepi di recinzione, fra il taglio dell’erba e la potatura delle rose della specie "american beauty".
"They that go down to the sea on the ships": è la dedica apposta sul piedistallo della statua innalzata nella piazza principale di Gloucester, di fronte all'Oceano Atlantico, in memoria dei pescatori morti in mare. Questa statua appare nelle prime scene di questo film ma è anche presente nell'ultima sequenza di "Capitani coraggiosi" il bel film del '37 di Victor Flaming. In effetti gli abitanti di questo paesino del Massachussets sono gli eredi di una gloriosa ma spesso tragica tradizione, che risale alla prima metà del '600: quella di andar per mare dedicandosi alla pesca d'altura.
Erin Brockovich, una giovane donna sulla trentina, ex regina di bellezza, ha tre 3 figli avuti da due sfortunati matrimoni e nessun lavoro. Essa combatte tenacemente per ottenere un qualunque lavoretto che le consenta di ripianare un po’ dei debiti che inesorabilmente le si stanno accumulando ma è come se non riuscisse a crollarsi di dosso la sfortuna con cui è stata segnata finora, per nulla aiutata dai suoi modi schietti ma brutali e dal suo look volgarotto ed appariscente. Ottenuto finalmente un impiego da archivista segretaria da Ed Masry, anziano avvocato prossimo alla pensione, ella dimostra, sotto quelle curve, di avere anche un cervello. Essa rimane perplessa dalla insolita presenza di tanti certificati medici in un dossier di acquisto di immobili. Avuto il permesso da Ed per indagare più a fondo, ella scopre che la locale società di energia elettrica aveva mentito sul reale pericolo provocato dai suoi scarichi chimici nelle falde acquifere della zona, sconvolgendo l’esistenza e la salute di quasi 600 persone. La causa è troppo grossa per il piccolo studio legale di Ed Marsy. Alla fine Ed e Erin si decidono per la grande avventura: mentre l’avvocato si preoccupa di tutti gli aspetti legali, Erin svolge un ruolo fondamentale che solo lei può affrontare: quello di raccogliere tutte le testimonianze possibili per intentare la causa. Ora lei, sotto quelle curve, ha anche un cuore: sa ascoltare, prova pietà sincera per tutte le vittime dell’inquinamento, sa aprire i cuori alla confidenza.
Waterford, un paesino disperso nella provincia americana del Vermont, viene invaso da una troupe cinematografica disposta a tutto pur di realizzare il prossimo grande successo del box office. Il mondo dello spettacolo, cinico, scanzonato e spregiudicato incontra così quello della provincia old England, benpensante e contegnoso. I due universi si mescolano, si urtano, si riconoscono l’uno nell’altro. Potrebbe sembrare l’ennesimo film sul cinema. Una frusta ripetizione del contrasto fra i costumi disinvolti degli artisti girovaghi e quelli perbenisti dei paesani di provincia. Ma stiamo parlando di un film scritto da David Mamet, autore di opere come Il caso Winslow, La formula, Gli Intoccabili e Premio Pulitzer 1994 per la piéce Glengarry Glen Ross (adattata per il grande schermo nel film Americani). Così gli esilaranti contrappunti fra il mondo dello spettacolo e il mondo della provincia diventano una nuova occasione per ritornare sul tema centrale della poetica del drammaturgo americano: la verità. Quanto sia arduo rinvenirla, invitante dissimularla, difficile confessarla.
Giuseppe è un ragazzino sveglio, sensibile e recita volentieri le poesie nelle feste di famiglia; è il prediletto dello zio Cesare che però muore improvvisamente saltando in aria con un'autovettura carica di tritolo. Giuseppe vuole capire, conoscere; non gli basta chiudere l'episodio, come fanno i suoi genitori, partecipando al solito funerale di rito.
Già nel suo primo film di successo (Singles, del 1992) Cameron Crowe aveva reso omaggio al mondo della musica e degli artisti, quelli della Seattle anni ‘80-’90. Poi, con Jerry Maguire (1996) ava scelto di raccontare l’ambiente dello sport e della promozione ad esso legata, sempre mantenendo il suo tocco leggero ed al contempo profondo.