10+
Claire, giovane magistrato al Tribunale di Lione, ritiene ingiusto che delle persone debbano finire sul lastrico perché attirate da una pubblicità ingannevole che le porta a firmare delle richieste di prestito che poi non possono onorare. Chiede aiuto a Stéphane, un giudice esperto e disincantato e lo coinvolge in questa battaglia giuridica. Claire troverà in Stéphane anche un saldo sostegno in questo momento delicatissimo della sua vita, ora che ha scoperto di avere un cancro incurabile..
Simin vuole divorziare dal marito Nader perché l’uomo, per assistere il padre malato d’Alzheimer, ha deciso di rimanere in Iran anziché espatriare con la moglie e la figlia di undici anni. I due si amano ancora, ma per ripicca Simin si trasferisce dai genitori, lasciando soli la figlia e il marito con l’anziano malato. Nader deve assumere Riazeh, una donna incinta che lavora come badante di nascosto dal marito, rigido osservatore della Shari’a. Un giorno Riazeh lega l’anziano al letto e si allontana. Nader ritorna con sua figlia e trova il padre legato, in stato di shock. Al rientro della badante, furioso, la allontana, spingendola fuori dalla porta. La sera stessa viene accusato di aver causato la morte del figlio che Riazeh aspettava, avendola fatta cadere sulle scale. È l’inizio di una guerra di tutti contro tutti, giocata in tribunale, tra menzogne e ipocrisie.
La vicenda umana della premio Nobel birmana Aung San Suu Kyi, la sua lotta politica per la democrazia nel suo paese, la prigionia ventennale, il rapporto con il marito e i figli, messo duramente alla prova dall’isolamento imposto dal regime che la teme.
