Recensioni
John Clark lavora in uno studio legale. E' un professionista apprezzato, ama sua moglie, ha due figli affettuosi e conduce una vita discretamente agiata. Tutto va bene quindi. Ma quando si avvia verso sera, avvolto nel suo anonimo impermeabile beige a prendere la metropolitana, sente che il suo animo è spento, intristito...
Immerse nella luce gialla e sabbiosa di Napoli, le case popolari del quartiere di Secondigliano scorrono in una lunghissima e avvolgente panoramica. Un abbraccio a trecentosessanta gradi che si trasforma lentamente in una stretta mortale. La sequenza è lentissima, inesorabile come un destino già scritto.
Giacomo, attore nel pieno della sua carriera, insoddisfatto perché ambizioso, deve fermare la sua via frenetica per curare una emorragia polmonare. E' l'occasione per rivedere il padre, gli amici della sua terra Pugliese, gli amori di ieri e di oggi. E' costretto a subire, inchiodato a letto, i loro affetti e le loro angherie, meditando sugli errori commessi anche se non ancora su ciò che dovrà cambiare.
Londra 1938:Julia Lambert è una diva sul finire della sua giovinezza ma ancora molto ammirata per il suo talento. Mentre è in cerca di qualcosa o qualcuno che ridia slancio alla sua vita e rigeneri la sua passione per la recitazione, si imbatte in un suo giovane ammiratore americano di cui diventa amante. Ma quando si accorge che Tom la ha lasciata per un'attrice esordiente che lavora nella sua stessa commedia, la sua vendetta sarà terribile perché: "in teatro come in guerra tutto è permesso"
Belgio anni '30. Gilles è operaio in un'acciaieria. Sua moglie Elisa sta in casa ad accudire le due piccole figlie (un terzo è in arrivo). Elisa è uno spirito cheto e la sua giornata trascorre nello sbrigare vari gravosi lavori domestici e nell'attendere la sera che il marito torni . Il suo piccolo mondo, perfetto nella pienezza dei sentimenti, viene ora sconvolto da un dubbio: che fra il marito e la sua stessa sorella esista una relazione....
Nell’Inghilterra di inizio Ottocento, sullo sfondo delle guerre napoleoniche, si muove l’ambiziosa Becky Sharp, di umili origini ma decisa a farsi strada nella buona società. Le vicende di Becky si incrociano con quelle del bel giocatore d’azzardo Rawdon Crawley, dell’ingenua Amelia Sedley, innamorata dell’orgoglioso George Osborne, e del misterioso Lord Steyne. Anche con l’aiuto di quest’ultimo, Becky riuscirà nel suo scopo, ma la sua caduta sarà rovinosa quando impetuosa è stata la sua ascesa.
Mona vive con la sua famiglia di tradizione drusa nel paese di Majdal Shams sulle alture del Golan, che sono state sottratte alla Siria dopo la guerra del 1967 per venir annesse allo stato d'Israele. Mona sta per sposarsi con Tallel, un noto personaggio della televisione siriana. Si avvia con tutta la famiglia, riunita per il grande evento, verso il confine israele-siriano, dove la aspetta il promesso sposo. Sa che quando varcherà il confine non potrà più tornare indietro né rivedere i suoi cari. Ma un imprevisto burocratico rende ancora più complicata una storia già assurda....
Emozionante e intrigante come il romanzo, la terza pellicola di Harry Potter si distacca dalle due precedenti grazie alla regia attenta e curata fino all’ultimo particolare di Alfonso Cuaròn (Y tu mama tambièn). Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è il più riuscito adattamento della fortunata serie creata da Joanne Rowling: lo spettatore si trova immerso nel mondo di Howgarts e scopre altri particolari della vita e della famiglia del piccolo mago.
John Armstrong, brillante trentenne di colore, è un manager in carriera. La sua vita cambia drasticamente quando, scoperte le malversazioni dei dirigenti della sua società, decide di denunciarli. In un colpo solo perde lavoro, credibilità, sicurezza economica. E finisce per accettare la proposta della sua ex fidanzata, scopertasi omosessuale: fecondare lei e la sua compagna a pagamento. È l’inizio di un nuovo e redditizio business...
Violet, Klaus e Sunny Baudlaire perdono in un incendio sia la casa che i loro genitori. L'avvocato incaricato di amministrare i loro cospicui beni fino alla maggiore età cerca fra i parenti più prossimi chi possa diventare il loro tutore. Crede di averlo trovato nel Conte Olaf, dimestiere attore di second'ordine ma non sa che il torvo personaggio cerca solo di eliminare i piccoli per impossessarsi dell'eredità…
Dopo aver letto innumerevoli interviste ad Alejandro Amenàbar e recensioni critiche sul film (non si erano mai visti gli ingranaggi della propaganda così ben ingrassati) si arriva alla conclusione che Mare dentro non si limita a sviluppare una tesi, ma pretende di essere una rivendicazione sulla libertà dell'uomo di governare il proprio destino.
A quasi cinque anni di distanza dal primo episodio ritornano i protagonisti di "Ti presento i miei", commedia portata al successo dall’incrocio tra la comicità a volte demenziale di Ben Stiller e la figura seriosa creata da un Robert De Niro in vena di autoironia.
Dopo la memorabile rapina al Casinò Bellagio di Las Vegas, la banda di Daniel Ocean torna a riunirsi. Ma questa volta i “12” devono organizzare un colpo per restituire i soldi della prima fortunata rapina a Terry Benedict. In più c’è il leggendario scassinatore Nightfox che li sfida a dimostrare chi sia il più grande ladro di tutti i tempi….
Howard Hughes, miliardario a 18 anni grazie all'eredità paterna, nel periodo degli anni '25-'50 realizza il film più costoso del suo tempo, progetta e costruisce l'aereo più veloce e quello in legno più grande mai costruito (il famoso "Spruce Goose"); proprietario della TWA, fu pioniere nei voli civili transoceanici e si fece accompagnare dalle donne del cinema più belle del momento. Ma le sue fobie lo isolarono progressivamente , fino alla reclusione totale per 10 anni in una stanza d'albergo e alla morte, avvenuta nel '76.
Nella gloriosa tradizione dei racconti di sport e delle commedie romantiche in salsa british (la regia è di quel Loncraine già autore di una spumeggiante versione di Riccardo III anni ’30) tra un palleggio sull’erba di Wimbledon e una fuga d’amore inseguiti dagli immancabili paparazzi, si consuma la storia di due sportivi agli opposti estremi della carriera.
Quattro anni fa la fantascienza horror (relativamente) povera di Pitch Black aveva conquistato il pubblico; il meccanismo, non nuovo, ma ben gestito, del manipolo di disperati incalzato dai mostri nascosti nel buio, unito alla presenza di un antieroe convincente (Vin Disel, non ancora incasellato nel ruolo del forzuto di poco senno a cui si è condannato negli anni successivi), avevano fatto della pellicola un piccolo successo nelle sale e un cult nelle vendite di video e dvd. Il film, d’altra parte, conteneva anche alcuni spunti non banali sul tema della famiglia (nucleare e d’elezione, in definitiva comunque irrinunciabile) e della fede (rappresenta da un saggio imam musulmano tutt’altro che fondamentalista).
I coniugi Krank si ritrovano per la prima volta dopo 23 anni a passare un Natale senza Candi, la loro unica figlia che è andata in Peru per conto di una ONG. Dopo conti accurati, Luther si accorge che con la metà dei soldi che ogni anno spendono per festeggiare il Natale potranno permettersi una settimana ai Caraibi. Detto fatto. Comprano i biglietti ed avvisano tutti i vicini che non vogliono ricevere regali perché essi stessi non ne faranno. Ma non tutto è così semplice....
Rosso il colore della morte. Della paura anche. Di quella vera perché nel bosco che confina con il villaggio ci sono creature che non amano essere disturbate. Ma M. Night Shyamalan punta sull’amore come unico antidoto al terrore.
Tre storie si susseguono su un treno che viaggia dal centro dell’Europa fino a Roma. Un anziano professore ripensa all’incontro con una donna sconosciuta e si ritrova a sognare il suo primo amore. Una vecchia signora tiranneggia il suo giovane accompagnatore e l’intero scompartimento, ma finirà sola con le sue valige. Tre giovani tifosi del Celtic fanno i conti con un biglietto mancante e un possibile ladruncolo. Sullo sfondo, una poverissima famiglia di albanesi si prepara a riabbracciare il padre dopo due anni…
Se gli occhi sono lo specchio dell’anima e se un film biografico deve riuscire a restituire allo spettatore l’anima del personaggio alla cui vita si ispira, allora possiamo dire che Ray non è riuscito a svelarci cosa si nascondeva dietro quegli occhiali scuri che fanno parte della famosissima icona di Ray Charles.