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Roma narra la storia autobiografica del regista e premio Oscar Alfonso Cuaron. Cresciuto negli anni '70 durante i disordini studenteschi messicani, la sua famiglia viene colta da un evento improvviso che cambierà le loro vite.
Nel novembre del 2010 una squadra appositamente costituita dal capo della Squadra Mobile di Napoli Vittorio Pisani (nella fiction, l’attore Claudio Gioè, che lo impersona, assume il nome di Michele Romano), riesce a catturare il boss del clan dei Casalesi Antonio Iovine dopo 14 anni di latitanza. La miniserie ricostruisce, romanzandola ma conservando i fatti essenziali, il lungo e meticoloso lavoro degli inquirenti fatto di intercettazioni e di pedinamenti. Hanno individuato in Anna, un possibile tramite per raggiungere il boss: si tratta di una ragazza che periodicamente va a trovarlo nel suo rifugio. La pista sta per dare i suoi frutti quando Anna si innamora di un bravo ragazzo, Emilio, che gli prospetta una vita normale e felice. Anna ha il coraggio di rifiutarsi di continuare a incontrare Iovine: per la squadra investigativa ciò comporta la perdita di una pista importante. Nel frattempo il boss non ha gradito affatto il comportamento della ragazza..
Ignoti ai più, vivono in mezzo agli altri esseri umani, individui dotati di poteri straordinari, sensitivi in grado di prevedere il futuro, di muovere gli oggetti, di influenzare il comportamento delle persone, di guarire e di distruggere. I primi a tentare di trasformare queste persone in armi sono stati i nazisti, ma poi anche i governi di tutto il mondo ci si sono dedicati attraverso organismi segreti denominati Divisioni, che rapiscono e manipolano questi individui eccezionali. Il problema è che gli stessi medicinali usati per incrementare i loro poteri finiscono anche per ucciderli, almeno finchè una ragazza, miracolosamente sopravvissuta all’iniezione, sfugge da un laboratori. Inizia una fuga forsennata che giunge fino a Hong Kong e che coinvolge una bambina veggente, un telecineta eroe suo malgrado e i governi di vari Paesi…
Dopo la morte del loro superiore in azione, ai soldati Sanborn e Eldridge, specializzati nel disinnesco di bombe sulle strade di Baghdad, viene assegnato come caposquadra l’artificiere Will James, che, come scopriranno presto i suoi compagni, vive il suo lavoro con una sorta di esaltazione che si fa beffe della morte sua e degli altri. Dapprima impauriti e respinti dalla sua follia, i due ne vengono a poco a poco a poco conquistati, ma la dipendenza dal rischio potrebbe essere la loro rovina…
Max, che di mestiere fa il taxista, ma sogna di possedere una compagnia di limousine, nella stessa notte carica sulla sua macchina prima un’affascinante procuratore distrettuale e poi uno spietato killer che ha l’incarico di eliminare i cinque testimoni chiave di un processo contro il cartello della droga. E il mite Max si troverà coinvolto suo malgrado in un gioco molto pericoloso
Nel 452 D.C. i romani decidono di abbandonare l'Inghilterra, ormai non più difendibile. I nativi Britanni, sotto la guida del loro re Artorius (Artù) riescono ad evitare a lungo l'invasione degli inglesi. Fin qui la storia. Nel film Artù é mezzo romano e mezzo britannico, gli invasori sono sassoni, Ginevra è una guerriera Britannica,..
Una meditazione sulla Via Crucis. Ma una meditazione che utilizza splendidamente tutti i mezzi che le più alte professionalità cinematografiche di oggi possono apportare, per attingere un livello di realismo rappresentativo e di intensità emotiva mai raggiunto prima.
Dall'orto degli ulivi alla morte in croce, con un accenno alla Resurrezione. La Passione di Cristo attimo per attimo.
Noi siamo in guerra con i terroristi e in tempo di guerra bisogna fare dei sacrifici”. Così rispondeva il primo ministro inglese Brian Faulkner a quanti esprimevano perplessità sulle leggi d’emergenza varate nell’agosto del 1971 per perseguire i militanti dell’esercito repubblicano irlandese (IRA), leggi che prevedevano la possibilità di incarcerazioni senza processo.
El Mariachi è una leggenda vivente in Messico, il più veloce e infallibile pistolero, che lotta contro i cartelli della droga e i militari corrotti.
Il giovane Tsotsi vive in una baracca nel quartiere nero di Johannesburg e si procura denaro derubando incauti cittadini dei quartieri più ricchi insieme a una banda di coetanei senza arte né parte. Ma un giorno la rapina finisce in tragedia (un compagno di Tsotsi uccide la preda) e per Tsotsi è solo l’inizio di una serie di eventi imprevedibili: il furto di un’auto durante il quale spara ad una donna, la scoperta che nell’auto c’è un neonato, i tentativi frustranti di occuparsi del piccolo, fino ad un epilogo che potrebbe sciogliersi in tragedia.
Ohio, primarie del Partito Democratico. Stephen Meyers (Gosling), consulente politico scafatissimo nonostante la giovane età, si spende nello staff elettorale del governatore Morris (Clooney). Finalmente, crede Stephen, un candidato all’altezza dei suoi ideali: far vincere Morris vorrà dire, per una volta, far vincere davvero la causa giusta. Stephen non può immaginare che la campagna verso il voto del 15 marzo (riferimento shakespeariano esplicitato nel titolo del film) ribalterà il suo senso della fedeltà alla causa democratica. Prima infatti, con l’avance di un collega a passare nello staff del candidato rivale, la scoperta che il governatore Morris non è così forte come sembrava. Poi, soprattutto, con la rivelazione di una stagista, la scoperta che Morris non è così irreprensibile come sembrava. In un gioco sporco in cui nessuno dei partecipanti esita a tradire, Stephen finirà per imparare un’amara lezione: la lealtà non esiste, la legge per cui il fine giustifica i mezzi non conosce eccezioni.
La bandiera americana sventola su di un cimitero di guerra. Un vecchio signore, che ha combattuto come soldato semplice nell'ultima guerra (il soldato Ryan del titolo, impersonato da Matt Damon), accompagnato da una folta schiera di familiari, si inginocchia commosso davanti ad una croce bianca, quello del capitano J. Miller (Tom Hanks), che si è sacrificato per salvarlo.