LOVE LIFE (prima stagione)

202010 episodi di 30 min16+  

La giovane Darby vive a New York e condivide un appartamento con le sue amiche, incuranti, l’una per l’altra, degli incontri amorosi che collezionano di notte. Il serial, di media fattura, diventa la descrizione di una single society, dove si accumulano molte convivenze o matrimoni e l’educazione dei figli si svolge a corrente alternata fra le case dei genitori divorziati. Su Netflix

Darby vive a New York e lavora in una galleria d’arte. Ha conquistato la sua indipendenza dopo che per tanti anni, era andata avanti e indietro fra la casa di sua madre e quella di suo padre, che avevano divorziato quando lei aveva 4 anni. Condivide il suo appartamento con due amiche, Mallory e Sara. Nessuna delle tre si formalizza se una di loro ospita nella propria camera per la notte un uomo (o una donna, nel caso di Sara) alla fine di una serata trascorsa in qualche locale. In una di queste sere, in un bar karaoke, Darby conosce Augie Jeong. Tra i due nasce subito una forte simpatia e passano la notte in casa di Darby. In seguito lei entra presto in ansia quando si accorge che Augie non la chiama per tre giorni ma le amiche la sconsigliano di prender lei l’iniziativa. Alla fine un messaggio di Augie arriva e i due riprendono a frequentarsi comportandosi per un certo tempo come veri fidanzati ma un giorno Augie la informa che importanti opportunità di lavoro gli suggeriscono di trasferirsi a Washington. Augie ora si domanda se potrà mai incontrare un uomo per una relazione stabile e in effetti, ogni puntata successiva della serie sarà contrassegnata da nuovi incontri: con Bradley, con Danny, con Magnus, con Luke, con Grant,….


Valori Educativi



Il serial prende atto, in modo acritico, della consolidanda single society dove si cambia spesso partner, dove i figli crescono a ping-pong fra i due genitori, dove gli incontri sessuali sono la piacevole conclusione di una serata. L’amicizia fra donne costituisce un valore forte e consolidato

Pubblico

16+

Numerose scene di incontri sessuali con limitate nudità. Uso di droga. Scene di nudo in uno strip bar

Giudizio Artistico



Il serial ha un andamento discontinuo, con episodi interessanti e altri molto meno. La protagonista della prima serie, interpretata dalla pur brava Anna Kendrick, ha un comportamento puramente reattivo rispetto a ciò che le accade, non prende iniziative. Più intenso e meglio costruito è invece il personaggio di Sara, interpretato da Zoë Chao. I personaggi maschili sono guardati dall’esterno, non c’è la ricerca di ciò che sono.

Cast & Crew

Our Review

Come riesce, una ragazza young adult di buon carattere ma insicura di sé, a vivere in un mondo senza più matrimonio e senza famiglia? E’ un po’ il tema che affronta questo serial su Netflix.
Si può obiettare che la storia si sviluppi a New York, una città unica ed estrema, ma proprio per questo, troppo spesso anticipa certe tendenze che finiremo per trovarci anche in casa nostra. Il serial è di media fattura, con episodi buoni e altri mediocri ma c’è un valore che possiamo sicuramente attribuirgli: è un ottimo paradigma di ciò che intendiamo per società liquida e individualismo portato alle estreme conseguenze. Non faremo quindi una recensione classica ma cercheremo di individuare quegli elementi che delineano questo nuovo tipo di società.
Ci occuperemo in particola di come il diamante a quattro facce: attrazione sessuale-amore-matrimonio-figli sia stato frantumato in tanti pezzi. D’altronde gli stessi autori del serial sono coscienti di aver affrontato i rapporti donna-uomo in un contesto sociale più ampio rispetto alle storie individuali che stanno raccontando, come si vede dall’incipit del primo episodio, dove si dichiara: La nostra vita sentimentale può essere sintetizzata con pochi numeri: prima che una persona media avrà incontrato l’amore della propria vita avrà avuto circa sette relazioni, di queste due sono spesso relazioni a lungo termine, mentre le altre sono un insieme di storie brevi, flirt occasionali e avventure di una notte. Questa persona si sarà innamorata in media due volte e avrà avuto anche due volte il cuore infranto.
Il Sesso
Per le giovani ritratte in questo serial, il sesso è il “bicchiere della staffa”, ciò che conclude una serata nella quale si è conosciuto un ragazzo che viene scelto come partner di letto per quella notte, poi si vedrà. Non mancano episodi dove questo ragazzo ha la mera funzione di farle tornare a sentirsi desiderate, dopo una sconfitta amorosa. E’ il primo pezzo che si stacca del diamante che abbiamo citato e si riduce ad espressione di un primissimo livello di simpatia. Da una funzione così degradata, il sua ri-nobilitazione a sigillo esclusivo di un amore per sempre, come mostra lo stesso serial, è davvero arduo
Amore e matrimonio
La protagonista Darby è figlia di genitori che si sono separati da quando lei aveva quattro anni. Lei stessa si sposerà e si divorzierà durante il prosieguo gli episodi e poi si risposerà. La sua amica e compagna di appartamento Mallory non sa neanche dove abiti sua madre. La maggior parte dei ragazzi che Darby incontrerà hanno un matrimonio finito alle spalle e dei genitori separati. Bisogna subito chiarire che anche quando i protagonisti si sposano, in realtà non si sposano: si tratta sempre di una forma di convivenza, sia pur formalizzata. Non si tratta di matrimonio con il significato di fusione di due in una unità, di trasformarsi da uomo/donna single nella metà di una unità superiore che è la famiglia, resa viva dai coniugi e dai figli che verranno. Nei casi presentati dal serial, ognuno resta se stesso, con le proprie aspirazioni e i propri progetti e lo stare assieme costituisce una fortuita e temporanea coincidenza di interessi e di desideri. Ognuno, come la stessa Darby, nel domandarsi se la relazione abbia ancora valore, interroga se stessa, domandandosi se si trova ancora a suo agio con il partner, se il suo cuore batte ancora per lui. Non ci sono altri parametri da considerare, non c’è un progetto condiviso al quale dedicare tutto se stessa ma è sufficiente controllare se c’è ancora quel primo, romantico, sentimento. Come racconta Mallory alla sua amica riguardo alla sua relazione con Jim: “il nostro amore è come quel tatuaggio che hai fatto a diciotto anni e che in quel momento ti sembrava fichissimo e ora appare sbiadito!“.
Possiamo quindi dire che tutto è bene quel che finisce bene e che Darby trova nell’ultimo episodio l’uomo della sua vita perché dopo tante esperienze dolorose ha imparato a come scegliere il suo uomo? Dobbiamo dire di no: l’ultima puntata si chiude in modo sbrigativo e una voice-over ci informa che Darby ha trovato il suo uomo. Questo serial, che ha raccontato tante crisi amorose, non è in grado di raccontare come si fa per trovare l’uomo giusto ma il tutto sembra ridursi a un fattore statistico: dopo tanti tentativi falliti, alla fine.. La stessa Darby, nel giorno del suo secondo matrimonio (stagione 2, episodio 1), a una amica che si congratulava con lei risponde: “si, sono sposata, per ora”. How I met your Mother è un longevo serial iniziato nel 2005 dove si sviluppava la classica sequenza: gli young adult, dopo un periodo passato a a divertirsi, capivano che era il momento di metter la testa sulle spalle e scegliere il partner per la vita: il padre/la madre dei propri figli. In questa Love Life ci viene presentata una single society dove fra convivenze o matrimoni pro-tempore, si resta sostanzialmente da soli. La madre di Darby, a cinquant’anni, confessa alla figlia di essersi iscritta a Tinder.
I figli
In uno dei primi episodi, Darby racconta di quando aveva 16 anni e faceva ping-pong fra la casa della madre e quella del padre, ormai risposato: “mi sembrava di essere una eterna ospite d’albergo, di quelle che debbono lasciare le stanze e entro le 12”. Lei stessa preferì quindi vivere in un college per avere almeno la sensazione di vivere in comunità. Il serial lascia chiaramente intendere che in una società senza famiglia, i figli debbono abituarsi a crescere da soli. In una puntata la madre di Darby cerca di essere utile alla figlia, anche di consolarla per il suo primo matrimonio fallito, ma alla fine risulta che è lei la più fragile delle due, per aver vissuto due matrimoni falliti.
Lavoro e società
Augie sogna di entrare nel mondo della politica tramite una società di lobby ma poi cambia idea e con la sua nuova partner decide di viaggiare per un anno in camper per gli Stati Uniti per poi raccontare la sua avventura. Magnus, un altro spasimante di Darby, sogna di diventare un cuoco famoso, salvo poi restare ferocemente deluso. Darby ha invece la testa fra le spalle e lavora per una piccola galleria d’arte divertendosi a portare alla luce autori sconosciuti. Il film L’appartamento (The Apartment) del 1960 iniziava con una veduta aerea di New York per poi planare su di un grattacielo dove lavoravano, come dice la voce fuori campo, 31.000 impiegati e il protagonista del film lavorava al tredicesimo piano, in una enorme sala piena di scrivanie. Non si tratta qui di discutere se era più felice il protagonista di The Apartment o i giovani d’oggi di Love Life: nella storia del 1960 la scelta personale si armonizzava con un impegno sociale collettivo che sottointendeva anche l’orgoglio di far parte di una società che progrediva per il bene di tutti. I mestieri di Darby e degli altri, esprimono l’esclusivo soddisfacimento di propri desideri, aspirazioni personali: non c’è l’ambizione di sentirsi parte di una società e di voler esser utile agli altri.
La terapia psicoanalitica e caratteri
Io sono da tempo in terapia – confessa la madre a Darby – debbo essere più presente con le persone che amo: le relazioni sono uno scambio, non si può versare niente da una tazza vuota”. Meno male che ci sono gli psicologi che ancora ci ricordano il senso della nostra vita. Anche Darby, quando entra in crisi con Magnus, va in terapia da una psicologa che cerca di stimolarla: “voglio che tu rifletta su ciò che ti fa pensare che non puoi essere amata”.
A furia di cercare il senso di se stessi dentro se stessi, senza il sostegno di una famiglia che ora si è dissolta, senza sentirsi parte di una società alla quale si può dare ma si può anche ricevere, senza una visione trascendente sul senso del nostro essere in questo mondo, si generano personalità fragili, fluttuanti in cerca di un appiglio e a più riprese i protagonisti di questo serial cadono in depressione. La psicoanalisi è la nuova religione perché se tutto origina da noi stessi e non da fuori di noi stessi, bisogna capire dove si è rotto il nostro meccanismo interiore
La rivista femminile Cosmopolitan ha correttamente titolato la sua recensione a questo serial: “Love Life è la serie dove l’unico vero amore è quello per noi stesse”.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Paese  USA
Tipologia
Titolo Originale Love Life
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