IL CAPO PERFETTO

2021120 min14+   Lavoro e Societa'Etica del Lavoro

Il capo e padrone di un'azienda che produce bilance ha la giusta ambizione di vincere il premio di migliore azienda dell'anno. Tratta gli operai come un padre tratta i suoi figli, aiuta i suoi capi reparto nelle loro difficoltà personali ma tutto per lui è strumentale. Una satira intelligente sul male che si nasconde  dietro gradevoli forme .Su PrimeVideo e su Chili  

Il film racconta la storia di un imprenditore che produce bilance  e pur di vincere il premio  che riconosca l’eccellenza della sua azienda, si sforza di conciliare  la sua vita privata e quella lavorativa, ma con scarsi risultati: cerca di intervenire personalmente per risolvere i problemi del capo della produzione; mantiene buoni rapporti con la moglie nonostante la tradisca con la nuova stagista; con il capo del personale e la guardia giurata dello stabilimento gestisce la protesta di un ex dipendente licenziato appostatosi ai cancelli; con tagli, cambi di mansioni e decisioni insindacabili fa affari con piglio gentile ma deciso. Blanco è un padre buono che vede i propri dipendenti come dei figli ed è disposto a tutto pur di salvare l’azienda e raggiungere il tanto agognato riconoscimento. Ma qual è la verità dietro questa immagine di capo perfetto?


Valori Educativi



Il registra evidenzia bene la doppiezza del male che si annida dietro apparenze positive per generare mostri di perfidia

Pubblico

14+

Presenti alcune scene di violenza, incontri amorosi con nudità parziali

Giudizio Artistico



Un impareggiabile Javie Barden , di fatto mattatore incontrastato per tutto l film. Il regista Fernando León de Aranoa raggiunge pienamente il suo scopo. Costruire un film-satira su certe ipocrisie che si possono creare nel mondo del lavoro quando il capo abusa del suo potere

Cast & Crew

Our Review

“Il capo perfetto” è un film cinico, irriverente, furbo e non manca, in alcune occasioni, di risultare  anche ironico .

La  storia si sviluppa in un sistema lavorativo pensato per il bene di tutti ma, che in realtà, coincide solo con gli interessi del protagonista che cerca di personificare il ‘buon padrone’ ma di fatto è qualcosa di molto diverso da quanto si sforza di apparire: se da un  lato cerca  di interessarsi dei suoi dipendenti dall’altro –  e nel contempo – cerca avventure extra coniugali  con una sua stagista, che gli sarà utile per raggiugere i propri scopi, ma che alla fine per ironia della sorte lo metterà in serie difficoltà

Una esistenza contraddittoria che innesca una tensione continua fra l’essere e l’apparire, una esigenza di equilibrio che ha nella bilancia, proprio quell’oggetto che la sua azienda produce, il suo  modello simbolico.

Un imprenditore che produce bilance non può stare in un equilibrio precario.  Poiché il suo unico scopo, nella vita è:  “vincere sempre e comunque”, nella  scena con la quale  un po’ di escremento umano fa ballare un piatto della bilancia, il protagonista poggia una pallottola per controllore questo dislivello.  

“A volte bisogna truccare la bilancia perché i conti tornino“. Questo è il suo slogan vincente. Non si guarda in faccia a nessuno  e procede al licenziamento di varie unità pur di raggiungere il premio che deve arrivare comunque e ad ogni costo. L’ispezione arriva quando ogni frase, ogni oggetto e ogni bilancia funzionano ormai a dovere.

‘Esfuerzo, equilibrio, fidelidad’ (sforzo, equilibrio, fedeltà). Ecco, il capo deve arrivare all’ennesimo premio in bacheca percorrendo ogni tipo di strada, più o meno impossibile, causticamente e moralmente impervia ma ‘ovvia’ per un mondo da correggere quando è conveniente e fa comodo. Commedia e non indagine sociale,  film che  a tratti strappa risate strette ma poco addentro al vero mondo lavorativo.

 “Questo è come un figlio…adottivo”, Blanco esclama all’ispettore verso un operaio ‘non spagnolo’ per dar prove della sua apertura multietnica ma intanto sa che quell’operaio, che ha incontri  amorosi con la moglie del suo capo di produzione, gli sarà utile in seguito.

Il protagonista Javier Bardem  vuol essere manager di azienda ma al contempo vuole mostrarsi padre di tutti. E così apparentemente si comporta: aiuta il capo meccanico perché suo figlio è stato messo in prigione: aiuta il suo capo produzione perché sta attraversando una crisi matrimoniale ma tutto gli serve, tutto gli è utile, Costruisce in questo modo scambi di favori, come il chiedere di assaltare e picchiare il licenziato che staziona davanti alla fabbrica. O il ricatto nei confronti del capo produzione (aveva usato la sua segretaria come amante) per riuscire a licenziarlo. Solo la giovane stagista è più furba e cinica di lui.

Stupenda la sequenza finale: lui attacca soddisfatto il premio alla parete del salotto, sullo sfondo il povero padre che ha avuto il figlio ucciso. C’è un lungo silenzio: forse Bardem sa che non può mostrarsi troppo felice per il premio davanti a un padre che ha perso un figlio ma è il dubbio di un secondo: Bardem torna a preoccuparsi che il quadro sia stato messo correttamente.

Autore: Rosario Arcadio

Details of Movie

Etichetta
Paese Spagna
Pubblico
Tematiche (generale)
Tipologia
Titolo Originale El buen patrón
Tematiche-dettaglio
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