La trama segue abbastanza fedelmente il film originale del '33: New York vive ancora in pieno gli effetti della Grande Depressione e Ann Darrow (Naomi Watts), interprete di  vaudeville, si trova da un giorno all'altro senza una scrittura. Incontra casualmente Carl Denham (Jack Black), regista visionario e non può non accettare il progetto un po' folle di salire sulla nave da lui noleggiata per raggiungere il sud di Sumatra dove  ritiene esista un'isola abitata da animali preistorici. Durante il viaggio Ann conosce lo sceneggiatore Jack Driscoll (Adrien Brody) di cui è grande ammiratrice e i due non tardano ad innamorarsi, quando all'orizzonte compare fra le nebbie un'isola non segnata dalle carte....

Thomas Wayne è un ricco benefattore della città di Gotham City e padre esemplare dell'unico figlio Bruce. Una sera escono dal teatro prima della fine dello spettacolo (il ragazzo aveva subito uno shock da piccolo e si era spaventato al vedere attori che assomigliavano a pipistrelli) e in una strada buia viene  freddato da un rapitore assieme a sua moglie. Gotham cade in mano alla criminalità organizzata e Bruce inizia a girare per il mondo per trovare dentro di sé la forza per combattere l'ingiustizia e la prevaricazione....

La giornata di Constantine  è iniziata presto: è dovuto andare nel quartiere messicano di Los  Angeles a esorcizzare una ragazza indemoniata. Quel diavolo é stato  un osso duro; Constantine è riuscito è incastrarlo solo ingabbiandolo all'interno di uno specchio. Poi ha capito che c'era qualcosa che non andava nell'equilibrio di potere  fra angeli e demoni ed è andato a fare una capatina nell'inferno; un posto poco ospitale, tutto rosso e pieno di macchine sventrate come nel  deposito di uno  sfasciacarrozze. Come se non bastasse, tornato sulla terra, la sua dottoressa gli ha comunicato che fuma troppo e che ormai ha pochi mesi di vita. Non che si preoccupi molto di questo: è già morto una volta suicidandosi....

Charlie vive con i suoi genitori e i quattro nonni in una misera casa non  lontano dalla fabbrica di cioccolato di Willy Wonka, la più grande del mondo. C'è molto mistero intorno alla fabbrica: da anni continua a produrre ma nessun operaio entra o esce da quel portone né alcuno ha più visto il suo ormai mitico proprietario. Finché un giorno la notizia: i 5 bambini che troveranno un biglietto d'oro nelle tavolette di cioccolato Wonka saranno invitati a visitare la fabbrica e lo stesso proprietario farà loro da guida.  Uno dei cinque riceverà alla fine  un regalo molto speciale. Charlie vorrebbe tanto partecipare ma sa di poter  ricevere una sola tavoletta all'anno,come regalo di compleanno...

Il signor Brown (Colin Firth) è un vedovo melanconico (oltretutto di mestiere fa il becchino) che è ancora innamorato di sua moglie. Ha  sette figli pestiferi con i quali si intrattiene poco, pensando che questo sia il compito della governante. Peccato che finora i ragazzi sono riusciti a far scappar via ben 17 tate e l'agenzia si rifiuta di inviagliene altre. Solo la servetta Evangeline (Kelly Macdonald), segretamente innamorata del sig Brown se ne prende cura per quel che può. Come se non bastasse , la zia Adelaide (Angela Lansbury) gli ha intimato che se entro un mese non si sposerà cesserà di contribuire alle spese della casa. Un giorno però bussa alla porta una tale Nanny McPhee (Emma Thompson) che si offre di badare ai bambini. E' molto brutta (è piena di foruncoli e un dente in fuori) e porta sempre con se un minaccioso e nodoso bastone..
Il film intreccia alcune storie apparse sulla serie omonima di fumetti di Frank Miller. A Basin City, il poliziotto John Hartigan, prossimo alla pensione e malandato in salute, cerca di sottrarre una bambina dalle grinfie di un sadico pedofilo. Il possente  Marv, in libertà vigilata,  vuole  vendicare la morte di una prostituta, l'unica che non lo ha disprezzato per il suo aspetto. Dwight, fuggito di prigione e con il volto rifatto, aiuta le prostitute della Città Vecchia a difendersi dai loro sfruttatori.

 Emozionante e intrigante come il romanzo, la terza pellicola di Harry Potter si distacca dalle due precedenti grazie alla regia attenta e curata fino all’ultimo particolare di Alfonso Cuaròn (Y tu mama tambièn). Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è il più riuscito adattamento della fortunata serie creata da Joanne Rowling: lo spettatore si trova immerso nel mondo di Howgarts e scopre altri particolari della vita e della famiglia del piccolo mago.

Violet, Klaus e Sunny Baudlaire perdono in un incendio sia la casa che i loro genitori. L'avvocato incaricato di amministrare i loro cospicui beni fino alla maggiore età cerca fra i parenti più prossimi chi possa diventare il loro tutore. Crede di averlo trovato nel Conte Olaf, dimestiere attore di second'ordine ma non sa che il torvo personaggio cerca solo di eliminare i piccoli per impossessarsi dell'eredità…

Quattro anni fa la fantascienza horror (relativamente) povera di Pitch Black aveva conquistato il pubblico; il meccanismo, non nuovo, ma ben gestito, del manipolo di disperati incalzato dai mostri nascosti nel buio, unito alla presenza di un antieroe convincente (Vin Disel, non ancora incasellato nel ruolo del forzuto di poco senno a cui si è condannato negli anni successivi), avevano fatto della pellicola un piccolo successo nelle sale e un cult nelle vendite di video e dvd. Il film, d’altra parte, conteneva anche alcuni spunti non banali sul tema della famiglia (nucleare e d’elezione, in definitiva comunque irrinunciabile) e della fede (rappresenta da un saggio imam musulmano tutt’altro che fondamentalista).

Edward Bloom ha vissuto una vita piena di incontri magici e ha affascinato il mondo con le sue storie. Il figlio Will, che non ha mai voluto accettare i suoi racconti, deciderà di scoprire il rapporto con il padre e quante delle sue storie sono realmente accadute.

Nell'Inghilterra vittoriana le figure della letteratura e dell'immaginario popolare angloamericano si mettono insieme per salvare l'umanità  da un supercattivo di nome Phantom.

Buddy è un neonato che finisce nel sacco di Santa Claus e viene portato al Polo Nord, nella terra degli elfi. Buddy cresce facendo la vita degli elfi fino a quando, ormai giovanotto, scopre di essere un umano. Allora decide di andare a New York in cerca del padre e delle sue origini.
Proprio quando Wendy sta per lasciare la stanza dei bambini ed essere affidata ad una zia nella sua stanza si presenta Peter Pan, l’unico bambino che non crescerà mai. Con lui e con i fratelli John e Michael, Wendy vola sull’Isolachenoncè dove, tra incredibili meraviglie, si ritrova a fare da mamma ai Bambini Sperduti ma anche a combattere al fianco di Peter il terribile Capitan Unicino.
Si potrebbe essere abbastanza trattenuti dall'andare a vedere un altro film di fantasy della stagione: nelle sale vi è già Star Wars II e non dobbiamo dimenticarci del Signore degli Anelli così come di Harry Potter. Vi sono tuttavia molti spunti originali in questa enne-sima trasposizione e rivitalizzazione di un cartoon che sembrava ormai non aver più molto seguito.
1991Amore e FamigliaAmore per i figli

HOOK – CAPITAN UNCINO

Cult-movie indiscusso degli anni Novanta, Hook-Capitan Uncino è un film capace di sfruttare un ambiente favolistico e di fantasia, per affrontare tematiche molto importanti quali la famiglia ed il rapporto tra genitori e figli. Steven Spielberg, col suo tredicesimo lungometraggio, ha riscritto e reinterpretato un grande classico letterario, dirigendo un cast d’eccezione e regalando allo spettatore un film originale e straordinario. Su Netflix

Arthur Curry, figlio di un umano e della regina di Atlantide, preferirebbe continuare a vivere sulla terra come un uomo comune, nonostante i suoi poteri eccezionali l’abbiano già in parte fatto conoscere al mondo come metaumano ai tempi dell’avventura con la Justice League. Ma nelle profondità dell’oceano il suo fratellastro Orm prepara una guerra contro la terra ferma e la bella principessa Mera è convinta che solo Arthur possa scongiurarla. Per farlo deve trovare il tridente perduto del re di tutti gli Atlantidi e reclamare il suo posto di erede al trono dei mari. Per Arthur è l’inizio di un’avventura che lo obbligherà a fare i conti con la sua origine e la sua vocazione di eroe.

Il quarto anno di Harry Potter ad Hogwarts comincia nel peggiore dei modi: durante la finale della Coppa del mondo di Quidditch, infatti, sono ricomparsi i Mangiamorte, gli antichi seguaci di Voldemort. E quando il nome di Harry finisce inspiegabilmente tra quello dei campioni che si affronteranno nel pericolosissimo Torneo Tremaghi, sono in molti a non credere in una coincidenza. Ma a turbare i giorni di Harry e dei suoi amici Ron ed Hermione non bastano i pericoli, ci sono anche i primi turbamenti amorosi.

Non si può considerare “Harry Potter e la pietra filosofale” semplicemente un film né limitarsi ad ampliare la considerazione fino al libro da cui è tratto molto fedelmente (il primo di una serie di sette previsti dall’autrice ormai miliardaria; nel frattempo è in lavorazione la seconda pellicola).

Un gruppo di giovani archeologi trova in uno scavo uno strano richiesta d’aiuto firmata dal loro professore, ma risalente al XIV secolo. La risposta al mistero è in una macchina, fatta costruire dal miliardario americano Doniger, capace di far viaggiare le persone nel tempo. I ragazzi si fanno catapultare indietro di oltre  6 secolo  per salvare il professore, ma si trovano nel bel mezzo della Guerra dei Cento Anni.

Peter Parker è un liceale emarginato che, abbandonato dai suoi genitori, è stato allevato dagli zii Ben e May. Come la maggior parte dei suoi coetanei, Peter è alle prese con i problemi quotidiani legati alla crescita tra cui il primo amore: quello per la compagna di scuola Gwen Stacy. Un giorno, Peter scopre una misteriosa valigetta che apparteneva al padre e decide di indagare sulla scomparsa dei suoi genitori. Le ricerche conducono alla Oscorp e al laboratorio del Dott. Curt Connors, un ex collega di suo padre. Ben presto, Peter dovrà scontrarsi con l'alter ego di Connors, the Lizard, e fare i conti con l'improvvisa comparsa di superpoteri che determineranno il suo destino: diventare l'eroe Spider-Man.

In viaggio nel mondo reale Barbie-stereotipo esplora la differenza tra finzione (dove tutto è perfetto per le donne) e realtà, tra comunicazione pseudo-femminista e condizioni di vita delle donne reali. Il film è diventato un grande successo di pubblico ma parla di troppi temi e non accenna ad andare in profondità in nessuno di essi. Su Prime Video

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