Non classificato
Avete presente Edward Norton assicuratore frustrato in Fight Club, folle neonazista in American History X, baro squattrinato in Il giocatore? Dimenticatelo. Dopo questa serie di personaggi inquietanti il ragazzo prodigio di Hollywood passa dietro la macchina da presa per un film scritto da Stuart Blumberg, un vecchio amico fin dai tempi di Yale, di genere e atmosfere molto diverse rispetto ai film che l’hanno reso celebre.
L’adolescenza è un’età incline all’intenerimento – romantico e non – e all’ironia. C’è una logica: i ragazzi nascondono con l’ironia la “debolezza” del sentimento e mantengono insieme il gruppo di amici smussando con il sentimento gli eccessi ironici. Per fare centro su questo pubblico, dunque, i telefilm devono saper toccare contemporaneamente le due corde e giocare sul loro contrasto – almeno in teoria, infatti, è difficile ironizzare quando il cuore si fa sentire sul serio –. Friends è un esempio da manuale di questa tecnica di scrittura.










