FamilyOro
Christian si è separato da Paola e si è trasferito lontano dalla città, in Camargue. Suo figlio adolescente Thomas, costretto a passare le vacanze con lui, lontano dai videogiochi, si annoia moltissimo. Non gli resta che seguire il lavoro del padre ornitologo e viene così a scoprire il suo progetto segreto. Vuole guidare delle oche selvagge a rischio estinzione fino in Norvegia, con l’ausilio di un ultraleggero. Anche Thomas si appassiona al progetto e ciò avrà risvolti imprevedibili….
Brigida di Svezia nacque a Finsta nell’Uppland da famiglia aristocratica. Fin da bambina si intratteneva a pregare con Gesù impegnandosi ad amarlo per sempre. A 14 anni fu data in sposa al giovane Ulf, uomo mite e generoso. Ebbero otto figli e insieme si dedicarono a numerose opere di carità. Nel 1335 Brigida fu chiamata alla corte svedese per assistere la giovane regina di origine francese. Dopo tre anni tornò dai figli e dal marito; fecero insieme un pellegrinaggio a Santiago ma Ulf morì pochi anni dopo. Brigida, che nel frattempo aveva abbracciato la vita religiosa, si recò nel monastero cistercense di Alvastra, dove meditò i divini misteri della Passione del Signore. Iniziò un periodo intenso di rivelazioni ricevute da Gesù e dalla Madonna e di lettere inviate ai re d’Europa e al papa stesso. Si recò in seguito a Roma, con la richiesta di autorizzazione dell’ordine del Ss Salvatore (le brigidine) da lei fondato e rimase nella città eterna fino alla morte, avvenuta nel 1373, dopo un pellegrinaggio in Terra Santa. Unico suo rimpianto fu di non aver visto il papa tornare a Roma definitivamente, cosa che avverrà poco più di tre anni dopo, il 17 gennaio 1377, per mezzo di un’altra donna, santa Caterina da Siena che riuscì a portare a termine l’opera di persuasione da lei iniziata.
Jenny è una giovane dottoressa, medico di base in una banlieu di Liegi. Una sera sente suonare al campanello del suo ambulatorio ma è ormai troppo tardi e Jenny decide di non aprire. Il giorno dopo il locale commissariato di polizia le chiede le registrazioni della videocamera di sorveglianza posta davanti al suo ingresso. Jenny scopre così che quella donna che aveva suonato alla sua porta è stata trovata uccisa. La ragazza sente il rimorso di non averle aperto e siccome nessuno ha riconosciuto quella donna, decide di intraprendere un’indagine per riuscire a scoprire come si chiamava e poterle dare degna sepoltura…
Calcutta, anni '70. Ashoke, miracolosamente illeso dopo un incidente ferroviario, ottiene un posto come ricercatore all'università di New York. Ascima l'ha sposato secondo le usanze locali, in base a un accordo preso fra le rispettive famiglie. La giovane coppia si trasferisce a New York ma mentre Ashoke è impegnato tutto il giorno, Ascima soffre di nostalgia e di solitudine. La nascita del primo figlio rinsalda la coppia: è stato chiamato Gogol perché Ashoke stava leggendo "Il capotto" dello scrittore russo proprio quando era riuscito a scampare all'incidente....
La vera storia di Paul Rusesabagina, gestore di un albergo in Rwanda, che durante il genocidio del 1994 salvò più di 1200 persone.
Con allegria si parla di sposarsi. Si, sposarsi alla vecchia maniera: in chiesa e giurando eterna fedeltà.
Una storia semplice che ha come scenario la Scuola San Benedict nel West Virginia. Un professore che svolge il suo lavoro con passione e amore, un alunno difficile che vuole assolutamente recuperare, ma che, seguendo il modello paterno dell’arrivismo e del carrierismo, finisce con il deludere le sue aspettative.
Steven Spielberg propose a Roman Polansky di fare la regia di "Shindler's list", ma lui rifiutò.
La proposta di Spielberg era ben motivata: quale regista, meglio di Roman, poteva descrivere le atrocità del ghetto di Varsavia, proprio lui che a 10 anni era lì (in realtà si trovava nel ghetto di Cracovia) a osservare il resto della sua famiglia mentre veniva deportata nei campi di concentramento?
Rubin Carter è negro ed è cresciuto nei ghetti di New York vivendo d’espedienti. Spedito giovanissimo in riformatorio, riuscirà poi a rifarsi una vita come campione dei pesi medi (con il soprannome di "hurricane"), scaricando con la boxe tutta la sua rabbia per le discriminazioni che ha subito e continua ancora a subire. Poi, nel 1996 (la storia è vera e siamo in un’epoca dove i conflitti razziali sono all’apice) l’imprevedibile: egli viene ingiustamente accusato di triplo omicidio e condannato all’ergastolo. A nulla valgono le due revisioni del processo né il sostegno di grossi personaggi dello sport e dello spettacolo americani. Saranno poi tre canadesi ed un ragazzo negro (che per caso ha letto la biografia scritta da Curtis in prigione) ad appassionarsi al suo caso ed a riuscire, una volta conquistata la sua amicizia, a raccogliere le prove necessarie per scagionarlo definitivamente.