TUTTA LA LUCE CHE NON VEDIAMO

20234 episodi di 60 min14+   Nazismo

Tratta dall’omonimo romanzo vincitore del Pulitzer 2014, Tutta la luce che non vediamo è una miniserie che, ben recitata e ben sviluppata, tratta tematiche adatte a generare dibattiti e riflessioni relative alla complessità dell’essere umano e al potere illuminante di una ragione che si attiene alla verità. Su Netflix

Saint Malo, 1944. Marie-Laure LeBlanc è una ragazza non vedente che dalla soffitta di casa trasmette messaggi in codice per la resistenza francese. I nazisti, volendo interrompere il flusso di preziose informazioni che Marie fornisce al nemico, incaricano il giovane tedesco Werner Pfennig,  un esperto di radio e comunicazioni arruolato nell’esercito tedesco, di rintracciare la sede dove la ragazza trasmette. Tuttavia, sebbene Werner riesca subito a scovare l’ubicazione di Marie, sceglie di nascondere quanto scoperto perché la frequenza da cui proviene la sua voce è la stessa da cui, da bambino, ascoltava il programma di un uomo chiamato «Professore», il quale si occupava di divulgare contenuti culturali e scientifici per tutti coloro che erano in grado di riceverlo. Nonostante la premura di Werner, la vita di Marie è minacciata dal maggiore von Rumpel, un nazista squilibrato e fanatico che va alla ricerca di una pietra preziosa chiamata «Mare di fiamma» in grado, secondo la leggenda, di curare ogni male (oltre che l’immortalità) e che stando ad alcuni informatori, sarebbe stato trafugato dal padre di Marie.


Valori Educativi



La ragione agganciata alla verità è l’antidoto a ogni forma di totalitarismo fanatico e superstizioso. Una tesi interessante ma parziale: manca la cura e l’amore per il prossimo

Pubblico

14+

Qualche scena cupa e violenta potrebbe impressionare i più piccoli

Giudizio Artistico



Louis Hoffman (Werner) e Aria Mia Lobert (Maria) danno vita a dei personaggi ben caratterizzati. Ben riuscito anche riuscito il ruolo di Von Rumpel, interpretato da Lars Eidinger, che dotato di cinismo e follia. La sceneggiatura si destreggia abilmente fra passato e presente riuscendo a sviluppare lucidamente la tesi della superiorità della ragione

Cast & Crew

Our Review

Tutta la luce che non vediamo risulta essere una serie a sé stante rispetto alle recenti produzioni televisive. Non si tratta infatti di un prodotto caratterizzato da azione frenetica e combattimenti all’ultimo sangue, come ci si potrebbe aspettare dall’ambientazione di guerra (siamo infatti nella Francia del 1944, in un momento critico in cui le forze tedesche, travolte dagli alleati, sono costrette alla ritirata), bensì dalla volontà di narrare la storia di due ragazzi, Marie e Werner, le cui vite, nel modo più imprevedibile, si sono intrecciate.

Entrambi accomunati dall’aver ascoltato il Professore, i ragazzi, in modo differente, hanno acquisito conoscenze relative al mondo che li circonda nonostante le difficoltà che li hanno afflitti sin dalla nascita: rispettivamente la cecità e l’oscurantismo promosso dal Terzo Reich.

Per Marie ascoltare e apprendere di più su un mondo che non può vedere, diviene dunque un momento di fuga che la rasserena e che la lascia vagare nel proprio “iperuranio”. Per Werner invece, grazie alla sua innata passione per le radio e le trasmissioni, da bambino costruisce un apparecchio radiofonico che trasmette tutti i programmi censurati dal regime nazista, tra cui la frequenza del Professore, grazie alla quale può sapere cosa ci sia oltre il mondo “idilliaco” costruito da Hitler.

La conoscenza in sostanza, diviene l’arma più potente per combattere non solo la disabilità ma anche il male rappresentato da un mondo corrotto (quello nazista), in cui la superstizione diviene un elemento predominante. È il caso di Von Rumpel (dietro il quale si cela una critica al misticismo nazista), il quale a tutti i costi vuole impossessarsi del Mare di Fiamma e raggiungere così l’immortalità. Non si ha la prova certa che possedere tale pietra porti dei benefici e, sebbene ad essa siano legate diverse maledizioni, Von Rumpel, che ha fatto della superstizione uno dei cardini della sua vita, vuole raggiungere il suo scopo ad ogni costo, anche se ciò comporta uccidere qualcuno.

Ad un certo punto, la mente perversa dell’ufficiale nazista si scontra dunque con la mente pura dei due ragazzi i quali cercheranno in ogni modo di fermarlo, in una lotta che assume dei tratti fortemente onirici in particolare nell’episodio finale, in cui si ha davvero l’impressione che il bene e il male si stiano scontrando, cultura contro superstizione.

Giunti al termine della serie, lo spettatore avrà certamente colto un importante messaggio ossia che la conoscenza e la verità sono la chiave della vera salvezza. Marie e Werner infatti, grazie alle parole ascoltate via radio da uno sconosciuto, sono cresciuti con una profonda conoscenza del mondo e una forte consapevolezza di sé stessi che ricoprirà un ruolo cruciale in uno dei momenti più drammatici della loro vita. È così possibile comprendere il significato del titolo della serie: la follia nazista e le barbarie della guerra altri non sono che il buio attraverso il quale i due ragazzi non smettono mai di cercare e trovare costantemente la luce.

L’importanza di queste tematiche riesce ad essere trasmessa al pubblico grazie alla capacità recitativa del cast; sebbene molto giovani, Louis Hoffman (Werner) e Aria Mia Lobert (Maria) danno vita a dei personaggi ben caratterizzati, dei quali emergono i desideri, le debolezze e la voglia di conoscenza che li accomuna. Particolarmente riuscito il ruolo di Von Rumpel, interpretato da Lars Eidinger, che dotato di cinismo e follia, risulta essere un antagonista cupo e malvagio. Alle performance si coniugano una regia ed una sceneggiatura ispirate che bilanciano molto bene la struttura narrativa tra presente (la battaglia di Saint-Malo) e passato (i flashback relativi all’infanzia dei protagonisti), che conferiscono alla storia una struttura lineare. Il risultato è una piacevole apologia della ragione, ammantata da alcuni toni “leggendari” (la storia e la continua ricerca del Mare di fiamma).

In conclusione, Tutta la luce che non vediamo è una miniserie dalle tematiche importanti che fa dell’essere umano, delle sue capacità mentali e della sua conoscenza (ma anche della sua superstizione), il fulcro principale di una narrazione avvincente in cui una ragazza cieca è capace di “vedere” attraverso le parole, un ragazzo diventa curioso nei confronti del mondo e della verità grazie all’ascolto di un programma radiofonico proibito e un uomo reso folle dal desiderio dell’immortalità e di andare oltre la natura umana, crede che la luce di una pietra preziosa sia la vera luce che gli cambierà l’esistenza. Tutti elementi di una serie tv che non può fare altro che generare dibattiti e riflessioni relative alla complessità dell’essere umano e che ci fanno riflettere sul fatto che il nazismo (come ogni forma di dittatura passata e futura) può essere sconfitto attraverso la ragione, la cultura e la conoscenza, che risultano essere delle armi potenti utili a ritrovare la luce che apparentemente viene offuscata dal male.

Autore: Davide Amenta

Details of Movie

Etichetta
Paese  USA
Tipologia
Titolo Originale All the Light We Cannot See
Tematiche-dettaglio
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Users Reviews

  1. Sarah N

    Alcune persone non sono in grado film https://filmstreaminghd.video di esprimere i propri sentimenti ed emozioni alla famiglia a causa della timidezza o dell’inesperienza.

    7,0 rating

    Alcune persone non sono in grado film https://filmstreaminghd.video di esprimere i propri sentimenti ed emozioni alla famiglia a causa della timidezza o dell’inesperienza.