Recensioni
La vita di Ariel, ebreo di origine polacca, ruota intorno ad una galleria commerciale situata in un quartiere povero di Buenos Aires, proprio davanti alla sinagoga. Qui sua madre gestisce un negozio di biancheria intima, suo fratello si avventura in operazioni di import/export , nel negozio di fronte la bella Rita non disdegna di incontrarsi con lui appena suo marito si allontana. Ma Ariel ha un tarlo che lo tormenta: non riesce a comprendere per quale motivo suo padre lo ha abbandonato per andare a combattere in Israele a pochi mesi dalla sua nascita...
Bill è un giovane medico; i suoi pazienti fanno parte dell’alta borghesia della Manhattan di oggi. La convenienza di coltivare la sua clientela lo obbliga a prender parte a tutte gli eventi sociali a cui è invitato. Quando Bill e la sua bella moglie Alice partecipano alla festa del loro amico-paziente Ziegler, restano coinvolti nel gioco più in voga in questi ambienti, cioè le schermaglie sessuali: lui viene circuito da due belle indossatrici dalle quali si libera a stento mentre lei, lasciata momentaneamente da sola, subisce le attenzioni di un signore desideroso solo di dimostrarle che il matrimonio è stato istituito per il solo gusto di render più stimolante il tradimento.
Dal 7 aprile sembra che non si parli d’altro. Questo film che ha suscitato un grande entusiasmo in gran parte del mondo cattolico, ha lasciato perplessi e talvolta insensibili tanti spettatori come me che con timore sono entrati nella sala cinematografica per assistere alla proiezione di un film dal valore artistico indiscusso . Perché con timore? Come cattolica praticante e autrice di una Via Crucis editata e rappresentata, temevo che vedere Gesù sullo schermo subire pene indicibili mi fa facesse soffrire troppo, mi lasciasse schiacciata dalla consapevolezza della gravità del peccato.
Non è successo questo.
New York down town, 1848. Due bande rivali si fronteggiano: da una parte i nativi, cioè quelli nati in America e dall'altra gli immigrati irlandesi per decidere chi dovrà diventare il signore sovrano del loro quartiere in una battaglia all'ultimo sangue. Le armi sono medioevali: coltelli, mazze, asce da macellaio.
Girls è un nuovo serial televisivo che parla di quattro ragazze ventenni di New York. Il racconto è crudo e furbamente scandaloso trasmesso infelicemente in chiaro su MTV
.In una piovosa giornata del 1932, iniziano ad arrivare i nobili ospiti (se non tutti nobili, almeno illustri, come l'attore americano Ivor Novello ed il suo produttore) alla sontuosa country house di sir Williams, il neo-ricco diventato anche nobile grazie ad un matrimonio di convenienza. E' previsto un week-end di caccia alla volpe e, come è di rigore in quella società (che l'imminente Seconda Guerra Mondiale spazzerà via), ogni nobile e nobildonna si e fatto/a accompagnare dal proprio valletto o dalla dama di compagnia
Il quarto anno di Harry Potter ad Hogwarts comincia nel peggiore dei modi: durante la finale della Coppa del mondo di Quidditch, infatti, sono ricomparsi i Mangiamorte, gli antichi seguaci di Voldemort. E quando il nome di Harry finisce inspiegabilmente tra quello dei campioni che si affronteranno nel pericolosissimo Torneo Tremaghi, sono in molti a non credere in una coincidenza. Ma a turbare i giorni di Harry e dei suoi amici Ron ed Hermione non bastano i pericoli, ci sono anche i primi turbamenti amorosi.
Non si può considerare “Harry Potter e la pietra filosofale” semplicemente un film né limitarsi ad ampliare la considerazione fino al libro da cui è tratto molto fedelmente (il primo di una serie di sette previsti dall’autrice ormai miliardaria; nel frattempo è in lavorazione la seconda pellicola).
Storie incrociate su i vari modi, nessuno perfetto, di avere rapporti con il denaro.
Bridget Jones è una ragazza sui 32 anni, nubile, con due grossi problemi: ha otto chili di troppo e non ha un ragazzo.
La sua è una tipica vita da single: si trova perennemente spaesata quando viene invitata a cene dove sono tutti in coppia, passa molte serate davanti al televisore trangugiando sbrigativi tramezzini. In un' epoca dominata dal mito della donna silouette ed efficiente sul lavoro, Bridget mostra troppe rotondità e professionalmente riesce solo ad inanellare una gaffe dopo l'altra.
St. Louis 1908. Sarah è una lavandaia afroamericana che vive con un marito ubriacone e violento. Una bella signora mulatta, Addie Munroe bussa alla sua porta e si offre di curare i suoi capelli con una crema da lei confezionata in cambio di un servizio di lavaggio di biancheria. I capelli di Sarah ricrescono e lei si offre volentieri di andare, porta a porta, a vendere questa prodigiosa crema. Addie rifiuta la proposta: considera Sarah troppo trasandata e troppo “nera” per promuovere la sua crema. Sarah, risentita, decide di confezionare anche lei una crema per i capelli, si fa chiamare Madam C.J. Walker e inizia a venderla per strada, senza molto successo, né può contare su grandi aiuti in famiglia: il suo nuovo marito C.J. e sua figlia Leila, sposata con John, un parassita sfaccendato. Solo il padre di C.J., Cleophus, risulta essere un simpatico vecchietto pronto a comprendere e ad aiutare Sarah. Trasferitasi a Indianapolis con tutta la famiglia, la sua crema inizia ad avere successo, vista come una forma di riscatto delle donne di colore che, dopo l’abolizione della schiavitù, iniziano a farsi strada nella società americana ancora razzista e maschilista…
PLOT Quattro giovani inglesi escono nottetempo dalle loro case, senza avvisare i genitori e attraverso vari mezzi riescono a raggungere Raqqa, nella Siria occupata dallo Stato Islamico. C’è Jalal, che ha deciso di seguire le orme del fratello maggiore, morto martire per l’ISIS, assieme al suo amico Ziyaad; Shkira, che ha deciso di compiere la sua jihad mettendosi al servizio, con la sua professione di dottoressa, del nuovo Stato Islamico. C’è infine Ushana, una teenager, radicalizzata dai filmati visti su Internet, che sogna di sposare un eroico combattente di Allah. I quattro, dopo due settimane di addestramento, compiono il loro giuramento di fedeltà allo Stato; gli uomini partono per il fronte mentre le donne scelgono il loro marito islamico...
Conosco Daniele Ricci da quando era ragazzo e già allora manifestava un chiaro talento musicale. Quando ci incontravamo parlavamo spesso di cinema: mi raccontava di quanto fosse rimasto affascinato da Jesus Christ Superstar (1973) ricavato dall'omonima opera rock di Tim Rice. Lo aveva entusiasmato quel modo originale di rappresentare la passione di Cristo con un linguaggio musicale così moderno: il rock.
Verso la fine dell’era glaciale tre fratelli Inuit si scontrano con un enorme orso; nello scontro perde la vita Sitka, il maggiore dei tre. Kenai, il più giovane, dà la caccia all’orso per vendicarsi, ma quando lo uccide, viene magicamente trasformato proprio in un esemplare dell’odiato animale. Braccato da Denhai, il fratello rimasto, Kenai deve raggiungere le montagne e lo fa in compagnia di Koda, un cucciolo di grizzly, che gli insegnerà il significato della fratellanza.
Tutti lavorano, ma nessuno se ne sente particolarmente coinvolto. Alla loro non tenera età non guardano avanti verso un obiettivo, ma si preoccupano sopratutto di non negarsi nuove esperienze. Il simbolo principe di tali incipienti responsabilità costituito dall'impegno di gestire un figlio appena nato, come succede a Adriano(Giorgio Pasotti), che non riesce a condividere con la sua donna le notti di pianto del loro frugoletto e decide di risolvere i suoi problemi unendosi ad altri amici per un lungo viaggio in Africa.
Ventimila anni fa, una terribile glaciazione sta minacciando la terra egli animali migrano verso Sud. Il Mammut Alfred, il bradipo Sid e la tigre Diego trovano un cucciolo d'uomo. Decidono di riportarlo dai suoi genitori ma uno di loro tre ha tradito ed ha teso una trappola per mangiarsi il cucciolo d'uomo in un sol boccone....
È difficile che la storia del capitano Algren – che richiama quella del sergente John Dunbar (Kevin Costner) in Balla coi lupi – non susciti la nostra empatia. È sempre emozionante vedere un eroe disilluso riscoprire il proprio senso dell’onore. E non è facile sottrarsi alla retorica epica ben applicata dalla convincente interpretazione di Tom Cruise e fedelmente rispettata dalla regia limpida e precisa di Edward Zwick.
Dopo la morte dell’amata madre il famoso illusionista Houdini, specializzato in fughe acrobatiche e spettacolari, in cambio di un premi di diecimila dollari sfida i sensitivi di tutto il mondo a indovinare con esattezza le ultime parole rivoltegli dalla donna sul letto di morte. La grande sfida gli permette di smascherare imbroglioni ovunque, finchè la sua turnée lo porta ad Edimburgo. Qui Mary Macgartie e sua figlia Benji si guadagnano da vivere estorcendo denaro ai creduloni grazie alle presunti doti psichiche della donna. Per Mary la sfida del grande mago sarebbe l’occasione per liberarsi per sempre dalla povertà, ma per lei e per Houdini è in agguato il pericolo più grande di tutti: l’amore…
Per vivere in pace bisogna superare i traumi del passato. È il messaggio di un film disunito che sembra una fiction tv non tanto riuscita. Dalla Sicilia degli anni Sessanta a quella degli anni Ottanta, passando per Torino, la storia di due fratelli segnati dal segreto di una tragedia infantile.
Berlino, aprile 1945. Attraverso lo sguardo della giovane segretaria Traudl Junge si ripercorrono gli ultimi giorni di Hitler all’interno del bunker sotto la Cancelleria. Mentre i Russi conquistano la città si consuma l’ultimo atto del regime nazista tra follia e opportunismo.
Siamo a Nantes; in un quartiere piccolo-borghese vivono sotto lo stesso tetto Christine (Aurore Clement) e i suoi tre figli ormai grandi: Philippe (Benoit Magimel), serio e posato, che lavora in un'impresa edile; la figlia maggiore che sta per sposarsi e la minore, adolescente irrequieta e ribelle. Philippe non pensa molto alle ragazze ma nel giorno del matrimonio di sua sorella incontra Senta (Laura Smet) e fra loro nasce una relazione fatale, incontrollata, che può portare a conseguenze imprevedibili...
Si riesce a trasportare ai giorni nostri un romanzo come "la principessa di Clèves" di Madame de la Fayette, scritta a metà del '600 alla corte del Re Sole? In parte: si possono accettare le strade piene di automobili e gli abiti moderni, ma non si può non ambientare la storia in una società elitaria e d'alto rango. Non si giustificherebbe diversamente la prima parte del dramma: la ricca mademoiselle di Chartres sposa un suo pari, il dottore Jacques de Clèves, attratta dalla sua gentilezza d'animo più che spinta da passione amorosa.
Amalia, adolescente argentina in preda ai primi turbamenti sessuali e a confuse domande sulla sua vocazione suggerite dalle lezioni di catechismo, identifica la sua missione nella redenzione del Dott. Jano, un medico ospite di un convegno nell’albergo gestito dalla madre di lei, Helena, sposato ma propenso a molestare le ragazzine. Anche Melena, divorziata insoddisfatta con problemi di udito, ha da parte sua messo gli occhi sul Dott. Jano. Slanci di corpo e spirito finiscono per mescolarsi causando non pochi problemi.
Un vedovo che si sente morire di disperazione accetta di sposare solo legalmente una ragazza fin troppo piena di vita per liberarla dalle vessazioni maschiliste che subisce in famiglia.
Ben è un ragazzo del Minnesota che nel 1977 ha 12 anni. Più volte aveva chiesto a sua madre più informazioni sul padre che non aveva mai conosciuto ma lei era stata sempre evasiva. Ora che sua madre è morta e che lui, colpito da un fulmine è diventato sordo, decide di partire per raggiungere New York alla ricerca di suo padre, utilizzando i pochi indizi che è riuscito a raccogliere. Anche Rose ha 12 anni, è non udente, ma vive nel 1927. Decide di lasciare la ricca casa paterna dove viene presa in scarsa considerazione a causa della sua infermità per raggiungere New York, alla ricerca di sua madre che ritiene sia una star del cinema muto. Le due storie risulteranno in qualche modo collegate....
La famiglia di Laura – mamma, papà, il piccolo Tommy con il suo cagnolino di legno a rotelle, e il gatto – ha appena lasciato la campagna per traslocare in città. E a Laura – sette anni, bel caratterino e tanta fantasia – la cosa non è proprio andata giù. Niente più alberi davanti alla finestra, niente più amici, niente più prati in cui correre libera: a Laura non resta che cercare di fuggire con l’immaginazione attraverso la sua nave spaziale ricavata da una grande scatola di cartone. Ma non sarà Laura a raggiungere lo spazio, bensì lo spazio a raggiungere lei: nella forma di una piccola stella (ha cinque punte ma è tenera e inoffensiva) che si schianta nel giardino pubblico sotto casa. Laura trova così un’amica, almeno finché alla stellina non viene il complesso di E.T. (…telefono casa…) e Laura deve così inventarsi un modo per restituire quel corpicino celeste alla Via Lattea.