FABBRICANTE DI LACRIME

2024105 min10+   AdolescentiAdozione

Lui e lei sono cresciuti in un orfanatrofio ma poi vengono adottati dalla stessa famiglia. Una romatic comedy che coglie l’obiettivo di rappresentare un amore struggente fra adolescenti ma mostra alcune imperfezioni nello sviluppo. Su Netflix

Nica ha perso i suoi genitori in un incidente d’auto quando era ancora piccola. È stata in seguito ospitata al Grave, un orfanatrofio del Minnesota diretto da Margaret, una inflessibile direttrice che ripete sempre le tre regole da rispettare: “Ordine, rispetto e obbedienza”. Per Nica l’unica fonte di consolazione è costituita dalla vicinanza dell’amica Adeline ma per il resto entrambe subiscono il gelo di un mondo senza affetti, dove si vive falsamente disciplinati solo per il timore di qualche punizione. Fra gli abitanti di questo lugubre ambiente è nata una leggenda, quella del “fabbricante di lacrime”.  Si tratta di un artigiano capace di costruire lacrime da donare ai piccoli orfani, in modo da poter finalmente piangere per la loro solitudine in quell’ambiente spoglio di emozioni. Fra i ragazzi c’è anche Rigel che è un po’ il braccio destro di Margaret, dalla quale ha assorbito un atteggiamento rude e anaffettivo. Finalmente Nica compie sedici anni e i coniugi Milligam, a cui è morto l’unico  figlio,  scelgono lei per l’adozione. La ragazza è felice perché può tornare a vive in famiglia ma inaspettatamente la coppia sceglie per l’adozione anche Rigel, proprio lui che, quando era stato scelto da precedenti genitori adottivi, aveva sempre rifiutato di lasciare il Grave…


Valori Educativi



Un lui e una lei, che sono vissuti nell’oscurità anaffettiva di un orfanatrofio, scoprono la bellezza di essere amati e di amare

Pubblico

10+

Bambini che piangono e che vengono legati a letto. Una breve sequenza di nudo parziale. Un bacio lesbico

Giudizio Artistico



Se la regia ha successo nel costruire l’atmosfera struggente di una romatic comedy, eccede nell’impiego della voce fuoricampo e manifesta una certa disarmonia nello sviluppo della storia

Cast & Crew

Our Review

Fabbricante di lacrime

Era inevitabile che l’omonimo romanzo di Erin Doom, una romantic comedy che è stato il più venduto in Italia nel 2022, diventasse un film, ora disponibile su Netflix. È ormai abbondante la produzione di romantic comedy che ci raccontano di amori fra adolescenti e in questo caso anche orfani. Ci sono quelli che si sviluppano in un contesto che potemmo definire “realistico”: basterebbe far riferimento ad After, il serial che racconta le vicissitudini amorose di una ragazza al suo primo anno all’università. La citazione non è casuale perché l’autrice del romanzo omonimo, Anna Todd si è formata con la piattaforma di narrativa online Wattpad, la stessa che è servita da trampolino di lancio per la nostra italianissima Eric Doom con il suo Fabbricante di lacrime.

MOLTI PRECEDENTI

Al contrario, in altri romanzi/film/serial il primo amore viene contrastato da difficoltà obiettive, fisiche o psicologiche, se non metafisiche. Basterebbe far riferimento alla saga Twilight dove le difficoltà non sono di poco conto, dal momento che lui è un vampiro. Anche in The in Between- Non ti perderò  lui addirittura è morto (il film  Ghost – Fantasma è l’ovvio riferimento). In Il sole a mezzanotte è la particolare malattia di lei a costituire un ostacolo: può vivere solo al buio mentre così come ne I passi dell’amore è ancora lei ad essere  afflitta da una malattia incurabile (Love story ritorna). Sono tutte situazioni che rendono la scoperta dell’amore reciproco, i primi abbracci, particolarmente struggenti, e la commozione è dietro l’angolo per un  amore che sboccia ma che non può raggiungere la piena felicità.

BUONE PREMESSE PER UNA ROMANTIC COMEDY

In questo Fabbricante di lacrime la rappresentazione di un amore struggente viene pienamente perseguita. Rigel (il nome di una stella) e Mica (il nome di una farfalla), entrambi orfani, vengono da un mondo dove gli affetti, le emozioni erano banditi. Rigel, che è affetto da una grave malattia, che non ha mai conosciuto i suoi genitori, vuole solo essere odiato, mentre Mica sta assaporando il calore di una famiglia che aveva perso da tanto, troppo tempo. L’ostacolo da superare, in questo caso, è psicologico e se lui chiama lei “falena”, Mica vede in lui quel “fabbricante di lacrime” che aveva animato le loro fantasie di piccoli orfanelli. Ogni minuscolo, estenuante avvicinamento fra di loro, espressione di un amore che sta crescendo (a proposito, come mai Rigel sta sempre a torso nudo? Non ha una camicia da indossare?) diventa una piccola vittoria contro il buio di un passato senza lacrime.

SVILUPPO NON ARMONICO

Se le premesse per una romantic  comedy  ci sono tutte, i problemi si trovano tutti nella costruzione della storia, nell’armonia dello sviluppo.

Fabbricante di lacrime

Mica si avvicina a Rigel che sta suonando il pianoforte: “Volevo suonare con lui, rincorrendoci, sfiorandoci. Volevo cancellare la sua tristezza. Ma noi con le nostre mani unite, i nostri cuori intrecciati potevamo essere una melodia piena di imperfezioni, di sbagli e difetti ma anche di risate, meraviglia e felicità”. In un altro momento è di nuovo Mica che riflette sul destino di Rigel: “Margaret lo aveva convinto di essere il lupo della favola ma se è il male che ti ama, come puoi essere amato e dare amore?”.

Fin dall’inizio del film sono molti i commenti di sottofondo che avanzano in parallelo con la storia. Si tratta di una soluzione imperfetta perché se può essere utile nel dare un tono favolistico al racconto, si determina un eccesso di dipendenza dalla carta stampata, non sono più le immagini che da sole sono in grado di costruire l’atmosfera desiderata.
Lo sviluppo della storia ha un andamento sincopato. A metà del film lui e lei stanno trovando finalmente la loro intesa, sembra che si sia già pervenuti al clou del racconto ma invece il film progredisce aprendosi a ventaglio con l’inserimento di nuovi personaggi (come la ragazza  che ha amato il figlio morto dei coniugi Milligan) e se lo sviluppo è stato, fino a quel momento, esclusivamente romantico, e ci si aspetta un finale degno di questo nome,  alla fine si trasforma un legal thriller da risolvere in tribunale.

UN SUCCESSO ITALIANO

Ma il pubblico ha sempre ragione e ad aprile 2024 Il fabbricante di lacrime è diventato il film italiano ad essere il più visto nel mondo su Netflix, come informa Movieplayer.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Etichetta
Paese ITALIA
Pubblico
Tipologia
Tematiche (generale)
Tematiche-dettaglio
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