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Brain Heart, World è un documentario diviso in tre parti visibile gratuitamente in rete (con invito a fare donazioni), sugli impatti negativi che causa il consumo di pornografia sul singolo individuo, sulle relazioni umane, sull’intera società. Il documentario è disponibile sul sito dell’associazione Fight the New Drug, che si autodefinisce “non-religious and non-legislative”. In effetti, nella sua lotta alla pornografia non si appoggia a motivazioni religiose o etiche ma fa un ampio uso di interviste a professionisti che hanno studiato il problema da un punto di vista medico, psicologico e sociale e si avvale della testimonianza di persone che hanno vissuto sulla propria pelle gli effetti devastanti della dipendenza dalla pornografia o che hanno lavorato nell’industria del porno.
Samuele, 12 anni, va a scuola, ama tirare con la fionda, andare a caccia e vive sull’isola di Lampedusa, approdo negli ultimi 20 anni di migliaia di migranti in cerca di libertà, una tra le più grandi tragedie umane dei nostri tempi. Il dottor Pietro Bartolo è il medico dell’ambulatorio dell’isola. Ogni giorno assiste ai drammi che i migranti portano con sé dai loro paesi e alle conseguenze, a volte nefaste, dei terribili viaggi che questi ultimi sono costretti ad affrontare
Michael Moore simbolicamente invade una serie di nazioni per prenderne spunto e migliorare le prospettive degli USA e scopre che le soluzioni ai problemi più radicati in America esistono già in altri paesi del mondo
Tre persone con inclinazioni omosessuali raccontano la loro storia
Rilene, vissuta in una famiglia di fede cattolica, laureatasi con successo, non aveva mai avuto storie con dei ragazzi pur desiderandolo e aveva finito per dire sì a una proposta di vita in comune con un’altra donna. Dopo 25 anni di serena convivenza arrivò per entrambe un tracollo delle loro finanze e al contempo un raffreddamento della loro relazione. Rilene è ora tornata a frequentare la chiesa cattolica ed ha accudito fino alla fine la sua ex compagna, a cui era stato diagnosticato un cancro.
Paul scoprì la sua omosessualità fin dall’adolescenza. Si recò quindi a New York , dove era molto richiesto come modello, per vivere la vita dei locali gay, senza negarsi alcuna esperienza sessuale. Iniziò poi una lunga convivenza e recentemente ha scoperto con sollievo di essere scampato all’AIDS che aveva falciato tanti suoi vecchi amici di New York. Un giorno per caso ascoltò alla TV un discorso di Madre Angelica. Le sue parole lo fecero riflettere e decise di andare a confessarsi dopo 35 anni. Adesso vive in castità con il suo compagno.
Dan non aveva mai smesso di credere nell’esistenza di Dio ma aveva provato rabbia nei suoi confronti quando aveva scoperto le sue inclinazioni omosessuali: le considerava una forma di ingiustizia. Da quel momento aveva deciso di non negarsi niente anche se gli restava sempre nell’anima un senso di vergogna per ciò che faceva. A un certo punto della vita sentì il desiderio di metter su famiglia e aveva trovato una ragazza con cui poteva iniziare una relazione. Il compagno di quel momento aveva compreso le sue esigenze e aveva accettato la separazione. Dan scoprì in seguito che la ragazza non desiderava avere figli e dopo un anno si trovò completamente solo. Grazie alla lettura di testi di patristica si è riavvicinato alla fede ed ora ha finalmente trovato la pace e la serenità che cercava.
Nel 1162 nelle steppe della Mongolia nasce Temugin, che diventerà un condottiero temuto e rispettato con il nome di Gengis Khan e che alla testa del suo popolo conquisterà oltre la metà del mondo allora conosciuto. Figlio di un capotribù, ma rimasto presto orfano e divenuto schiavo, Temugin, sempre guidato da una misteriosa predestinazione divina, conquista la libertà e pian piano si impone come capo giusto e autorevole. Al suo fianco, la moglie Borte, che sarà la sua compagna e la sua consigliera più fidata negli anni delle sofferenze e poi del riscatto.
Il film ricorda ed analizza il periodo tra gli anni settanta ed il 2001, investigando i motivi della decadenza economica, sociale, politica e culturale che sta affliggendo l'Argentina al giorno d'oggi. Un duro atto d'accusa verso le selvagge privatizzazioni del Paese, la gestione del debito pubblico e la recessione economica fino alla caduta del governo De La Rùa
Nella prima puntata, ci troviamo in Messico, nello stato di Guerrero, dove seguiamo la polizia comunitaria combattere contro i trafficanti che vendono sul mercato internazionale l’oppio coltivato dai contadini. Nelle lotte fra le varie bande e con la polizia, si sono contati più di 33.000 omicidi nel solo 2018. Nella seconda puntata le telecamere si spostano a Catatumbo in Colombia, dove si produce il 70% della droga mondiale e vediamo bambini di 10-13 anni raccogliere le foglie della coca per poi portarli ai centri di smistamento per 3-5 euro al giorno. Nella terza puntata si ritorna in Messico, nel villaggio di Jicayan de Tovar (Guerrero) dove i contadini coltivano l’amapola, il papavero da oppio conteso fra cartelli in perenne lotta mortale fra loro. Nella quarta puntata ci si sposta in Albania, dove la mafia locale sta assumendo il controllo esclusivo del traffico di eroina e cocaina sulla rotta dei Balcani. La quinta ed ultima puntata è un viaggio a ritroso nel tempo sulle tracce dell'autobus scomparso in Messico con 43 studenti perché a bordo probabilmente era carico di eroina e sui risvolti dell'omicidio di Javier Valdez, uno dei giornalisti messicani più noti e più esposti nella denuncia dei cartelli di narcotrafficanti