INLAND EMPIRE L’IMPERO DELLA MENTE
Un'attrice (Laura Dern) che vive a Los Angeles è stata selezionata come protagonista per un film romantico assieme al divo del momento (Justin Theroux). Iniziano le prime prove negli Studios sotto la supervisione del regista ( Jeremy Irons) e i due attori vengono a sapere che il film non è originale ma è in realtà un remake di un film polacco di trenta anni fa mai terminato causa della misteriosa morte della protagonista. Come se non bastasse, l'attrice riceve in casa la visita di una anziana signora che le vaticina una morte violenta durante le riprese del film.....
Valori Educativi
La parte più difficile del film è proprio quella di carpire il messaggio trasmesso (se ce n’è uno), se non un angoscioso senso di morte e di violenza
Pubblico
18+Situazioni angosciose, qualche scena di violenza
Giudizio Artistico
Il grande David Lynch sembra questa volta essersi inviluppato in un compiacimento onirico della sua stessa forma espressiva
Cast & Crew
Our Review
Il famoso serial televisivo degli anni '90 seguiva puntata dopo puntata, le indagini dell'agente federale Cooper sulla morte della giovane Laura Palmer e il senso di mistero progressivamente svelato, di allucinazione onirica che il regista era riuscito a dare erano perfettamente funzionali alla trama gialla; in Mulholland Drive l'intreccio fra passato e presente, allucinazione e realtà, scambio di identità rendeva faticos lo sforzo dello spettatore di ricostruire razionalmente l'intreccio ma davano comunque allo spettatore un senso disturbante di mistero irrisolto.
In questa terza fase della sua ricerca, il regista si sposta decisamente verso l'opera astratta, allusiva solo di stati d'animo, di intuizioni che non potranno mai avere conferme. Uno spettatore attento e desideroso di stare al gioco di Lynch riusciva ancora, alla fine dei due lavori precedenti, a ricomporre mentalmente tutti i tasselli della storia che in ordine sparso gli erano stati presentati. In questo film, il tentativo di riannodare le vicende dell'attrice americana e della sua collega che trent'anni prima aveva interpretato in Polonia lo stesso film, della prostituta polacca e di quella americana, della storia vera e della vicenda che si svolge nel film costituisce un impegno a tendere che non può giungere a compimento.
Niente da da obiettare da questo punto di vista, ma penso che nell'animo di molti spettatori, come a me, arrivati alla fine del film, alignino due sospetti, sospetti obiettivi, non frutto di suggestioni: cioè che alla lunga, anche a un grande maestro come Lynch, per coprire più di tre ore di pellicola, finisce per venir meno la capacità di essere originali: è difficile fare il conto di quanti chilometri di corridoio vengano percorsi dalla protagonista per aprire non so quante porte che ci conducono a non so quante stanze dove un solo paralume illumina a stento un ambiente carico di mistero. La seconda perplessità è più seria: si può benissimo accettare da un autore nuove forme espressive ma a un patto: che abbia sempre qualcosa da dirci; si ha il sospetto invece che Lynch si sia innamorato della forma per la forma, e sia sfociato in una forma di narcisismo autocelebrativo.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
| Titolo Originale | INLAND EMPIRE |
|---|---|
| Paese | USA/Francia/Polonia |
| Etichetta | Non classificato |

Malik El Djebena entra in carcere per scontare una condanna a 6 anni per l’aggressione a un poliziotto. Vorrebbe farsi i fatti suoi, ma viene costretto dal leader dei prigionieri còrsi, il vecchio ergastolano Luciani, a uccidere un altro prigioniero arabo, testimone in un processo a carico di un amico del boss. In questo modo Malik finisce sotto la protezione di Luciani, che in realtà lo disprezza, mentre il fantasma del morto comincia a visitarlo, dapprima come un incubo, poi sempre più come una compagnia nei lunghi giorni di carcere. Grazie ad un altro prigioniero arabo, Ryad, Malik impara a scrivere e far di conto e, quando una parte dei prigionieri còrsi viene trasferita altrove, Lucani lo “promuove”. Allo scadere dei primi tre anni Malik ottiene così alcuni ore di uscita, che usa per portare avanti gli affari del boss, ma anche per iniziarne di suoi con Ryad, che nel frattempo è stato rilasciato e si è fatto una famiglia. Ma non è così facile districarsi tra i poteri delle varie gang dentro e fuori il carcere e Malik dovrà fare ancora molta strada prima di farsi valere…
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