VIZIO DI FORMA
South-California, 1970. Doc Sportello, uno strano hippie che porta basettoni enormi, impegnato a tempo pieno a fumare erba e detective privato a tempo perso, riceve la visita di una sua ex ragazza, Shasta Fey che non vedeva da tempo. Diventata l’amante di Wolfmann, un ricco imprenditore edile, Shasta teme che la moglie e il suo amante vogliano internarlo per accaparrarsi il suo matrimonio. Doc inizia ad indagare ma le cose si mettono subito male: le sue indagini iniziano da un ambiguo centro massaggi dove cade svenuto per un colpo in testa. Al suo risveglio si ritrova accanto al cadavere di uno dei guardiaspalle di Wolfmann e l’ispettore Bigfoot del Dipartimento di Los Angeles, lo ritiene fortemente indiziato…
Paul Thomas Anderson, già autore di “Magnolia” ha trovato una sua formula originale per ritornare con ironia ma anche con simpatica nostalgia alla California del 1970, ai tempi “allucinati” dei figli dei fiori ormai al loro tramonto.
Valori Educativi
Ben pochi valori sono presenti in questo film: fumare l’erba è un’occupazione abituale, si fa grande consumo di sesso, gli affari più loschi sono consumati nelle alte sfere. Solo il protagonista Doc sembra avere un unico interesse: ritrovare l’amore che lui e Shasta ebbero in gioventù
Pubblico
18+Turpiloquio, uso di stupefacenti, una sequenza di nudità integrale femminile, un rapporto intimo prolungato, molte allusioni sessuali
Giudizio Artistico
L’autore costruisce un’opera-caledoiscopio dai molti ambienti e dai molti personaggi con pennellate cariche d’ironia, non certo per ricostruire un rigoroso thriller ma per realizzare un affresco un po’ malinconico sul “come eravamo”
Cast & Crew
Regia
Paul Thomas Anderson
Sceneggiatura
Paul Thomas Anderson
Our Review
Lo spettatore cerca all’inizio di seguire la pista investigativa ma l’impresa si rivela presto inutile: il film non avanza per merito delle indagini del detective Doc ma bisogna lasciarsi andare e seguirlo in questo viaggio un po’ pazzo fra centri di massaggio che fungono da luoghi di appuntamento, ville di ricchi imprenditori con ampia piscina centrale e ragazze sempre disponibili nei confronti degli ospiti di passaggio, sontuose cliniche odontoiatriche per chi si deve far ricostruire i denti, problema tipico di chi fa abuso di droghe. Una sorta di viaggio nell’Inferno di Dante ma forse è meglio ricordare le stravaganti tappe del viaggio lungo il fiume del film Apocalypse now.
Il caleidoscopio di ambientazioni, personaggi, suggestioni di un’epoca passata che Paul Thomas Anderson è riuscito a creare mostra anche un’anima segreta, una corda in più che il registra è riuscito a far vibrare. Doc e Shasta hanno un’intesa (sarebbe difficile chiamarlo amore: sono due persone che vivono la loro vita e che ogni tanto si ritrovano insieme) fatta quasi di niente ma molto profonda. Si incontrano solo due volte nel film: all’inizio e poi quasi verso la fine e non ci sono molte parole fra loro né ce ne sarebbe bisogno: è un intendersi che deriva dal passato trascorso insieme, nell’aver condiviso quel mondo che li ha visti protagonisti e che ora sta finendo.
Se non ci fosse stata questa “parentesi rosa” il film sarebbe stato solo un insolito triller, un po’ complicato in verità anche se divertente. L’incontro fra i due amanti, anche se fra loro continuamente negano di essersi rimessi assieme, mostra due persone che si pongono uno a fianco dell'altra per il solo piacere di stare vicini; la sequenza di loro due che passeggiano in silenzio lungo la spiaggia della California potrebbe riferirsi al loro oggi o essere un ricordo della loro relazione giovanile; un romantico spleen dove, chissà, c’è qualcosa di autobiografico da parte dell’autore.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Inherent Vice |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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