MAMMA MIA!
Siamo nel 1999 nell’isola greca di Kalokairi. Donna è una single che gestisce fra molte difficoltà un piccolo albergo. Sua figlia Sophie ha vent’anni, è innamorata del giovane Sky ed ha convinto la mamma ad organizzare nell’albergo la festa del suo matrimonio. Quando iniziano ad arrivare gli ospiti, grande è la sorpresa di Donna quando si trova di fronte, non attesi, tre uomini maturi: Sam, Harry e Bill che sono stati suoi amanti in una estate movimentata di vent’anni fa. Donna non tarda a capire che si tratta di una iniziativa di sua figlia, che desidera esser accompagnata all’altare da suo padre. Ma quale dei tre è quello vero?
Valori Educativi
Il film trasmette messaggi inneggianti al libero amore, svincolato da un impegno matrimoniale e libero da un “cattolico” senso del peccato
Pubblico
16+Dialoghi con frequenti allusioni sessuali. Occorre una certa maturità per cogliere l’ideologia deviante sull’amore e il matrimonio trasmessa dal film viene trasmesso
Giudizio Artistico
Questo film ha due perle: le canzoni degli Abba e Meryl Streep. per il resto sceneggiatura inconsistente e personaggi senza spessore
Cast & Crew
Produzione
Judy Craymer
Gary Goetzman
Ton Hanks
Rita Wilson
Benny Andersson
e Byìjorg Ulvaeus per Little Star Production
Playtone
Regia
Phyllida Lloyd
Sceneggiatura
Catherine Johnson
Our Review
L’idea di ricavare una storia imbastita intorno alle canzoni di un gruppo musicale si era già concretizzata sugli schermi in tempi recenti: Across the Universe – 2007, basato sulle canzoni dei Beatles. La storia di Jude, un ragazzo di Liverpoool che migra negli Stati Uniti per incontrare il padre che non ha mai conosciuto è il pretesto per tracciare un affresco, con la suggestione delle canzoni del grande complesso, degli anni ’60 a cavallo fra l’Inghilterra e gli Stati Uniti, nel pieno delle manifestazioni anti-Vietnam e delle rivendicazioni dei diritti degli afroamericani.
Ora Mamma mia! prende lo spunto anch’esso dalla storia di una ragazza in cerca di un padre ma le ambizioni sono molto minori: nessun affresco storico, ma il tempo di ventiquattrore per organizzare un matrimonio, giocando sull’esile espediente di non sapere quale dei tre uomini è il vero padre.
Per fortuna le musiche degli Abba danno una carica di energia vitale alle sequenze di una Grecia da cartolina (siamo a fine anni ’90 ma i contadini del posto sono ancora vestiti, forse frutto dell’immaginario della regista, come nei documentari americani girati durante la guerra).
Altro asso nella manica del film è l’interpretazione di Meryl Streep (già vista cantare e molto bene, in Radio America– 2006): canta e balla con slancio ed energia senza sfigurare in mezzo ai giovani. Anche la sua sola presenza porta inesorabilmente in secondo piano gli altri protagonisti del calibro di Pierce Brosnan o Kolin Firth.
Un film nel complesso leggerino, leggerino a cui si poteva anche perdonare la sceneggiatura inconsistente e lo scarso spessore dei personaggi, grati almeno di aver potuto riascoltare i grandi successi degli Abba interpretati da Meryl Streep.
Ma il film non si limita a questo; vuol fare dell’ideologia, vuol trasmettere dei messaggi.
E’ su questo punto che va giudicato.
Se la storia inizia con un racconto poco verosimile perfino per i più spregiudicati, di una ragazza che ha rapporti nella stessa estate con tre uomini senza sapere chi l’ha resa incinta, veniamo poi a sapere che essa è stata vittima di una famiglia cattolica che le ha inculcato “il falso senso di colpa del peccato”. Una famiglia che quando la vede incinta non esita a cacciarla di casa e ad abbandonarla al suo destino.
Il messaggio del film diventa più chiaro verso la fine, un messaggio chiaramente anti-matrimoniale: i due giovani, che si amano veramente, ormai in chiesa davanti al sacerdote, decidono che in fondo non ne vale la pena; molto meglio partire assieme per un romantico viaggio allo scoperta del mondo.
Il sacerdote non resterà comunque inoperoso: uno dei tre ex amanti di Donna, già sposato con due figli, dichiara di essersi ormai divorziato e su due piedi conduce all’altare il suo antico amore. Difficile quindi capire a quale fede appartenga questo sacerdote, così pronto a sposare un divorziato, ma è evidente che per l’economia del film ciò non riveste alcuna importanza.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Mamma Mia - The Movie |
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Paese | Gran Bretagna USA |
Etichetta | Non classificato |
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