SUBURRA
Roma, 12 novembre 2011. Una settimana prima che Silvio Berlusconi dia le dimissioni, Filippo Malgradi, un politico corrotto, passa la notte con due escort, di cui una minorenne che muore per overdose. Per togliersi dall’impaccio chiede aiuto alla malavita romana, con la quale è in collusione perché impegnato a far passare una legge che sarà moto utile per attivare speculazioni illegali. L’intervento viene realizzato brutalmente, ci scappa il morto e ciò innesca un ciclo di vendette fra clan rivali…
Un film sulla malavita romana e la corruzione del mondo della politica ,ben realizzato ed interpretato, ma privo di un contenuto portante
Valori Educativi
Il regista si compiace di ricercare un’estetica della violenza e del vizio e non è interessato a rappresentare uno scontro fra il bene e il male.
Pubblico
18+Dosi massicce di violenza, sesso, nudi integrali, uso di droghe
Giudizio Artistico
Il regista è molto gravo nel realizzare scene action, gli attori caratterizzano bene i loro personaggi, molto valide la fotografia e la colonna sonora, ma il film è privo di contenuto portante
Cast & Crew
Regia
Stefano Sollima
Sceneggiatura
Sandro Petraglia
Stefano Rulli
Giancarlo de Cataldo
Carlo Bonini
Our Review
Per questo motivo bisogna prendere il film per quello che è, molto ben fatto quando ricerca un’estetica del male, ma non bisogna pretendere nessun messaggio trasversale sulla situazione politica odierna e ancor meno sugli scandali di Mafia Capitale.
Si tratta di un’operazione simile a quella realizzata con i due film della serie 300, (a sua volta ricavate dall’omonimo fumetto) sull’estetica del sangue che sgorga copioso nelle battaglie fra greci e persiani. L’unico tema che in realtà viene approfondito e quello delle dinamiche interne dell’universo malavitoso, dove le regole sono molto semplici: non si debbono rompere i delicati equilibri fra le rispettive sfere di influenza, altrimenti si sbilancia tutto il sistema e si innesca una guerra che non potrà che risultare autodistruttiva. Non ci sono personaggi complessi, ma “tipi”, statici nella loro caratterizzazione, ognuno con un soprannome, secondo le regole classiche della mala. Tutti gli attori costruiscono ottime caratterizzazioni: primo fra tutti Adriano Dionisi, un corposo capo banda zingaro rozzo e spaventoso; Claudio Amendola, detto il “samurai” che è il “re di Roma” e che con calma detta le sue leggi e non ha bisogno di ripetersi perché tutti conoscono il destino di chi disobbedisce. C’è anche “la tossica”,interpretata da Greta Scarano, la ragazza del boss, apparentemente fragile ma capace di terribili vendette. Non mancano momenti di colloquio
Il film più che immorale è amorale: non ci sono poliziotti in giro né si percepisce la presenza della magistratura. Non ci sono messaggi che vengono trasmessi allo spettatore: agli autori non interessa la contrapposizione buoni- cattivi, ma si compiace di ricostruire un’atmosfera plumbea di corruzione uniforme. Si potrebbe ipotizzare che la visione di tanti ambienti così corrotti possa essere comunque utile per innescare una giusta reazione nello spettatore ma in realtà ciò non avviene perché le immagini costruite con molta cura, non hanno lo scopo di scandalizzare il pubblico ma di compiacerlo. Un film ben realizzato, soprattutto nelle scene di azione, sostenuto da una bella fotografia e una suggestiva colonna sonora con le musiche degli M38 ma vuoto di contenuti.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Suburra |
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Paese | Francia Italia |
Etichetta | Non classificato |
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