Non classificato
Ohio, primarie del Partito Democratico. Stephen Meyers (Gosling), consulente politico scafatissimo nonostante la giovane età, si spende nello staff elettorale del governatore Morris (Clooney). Finalmente, crede Stephen, un candidato all’altezza dei suoi ideali: far vincere Morris vorrà dire, per una volta, far vincere davvero la causa giusta. Stephen non può immaginare che la campagna verso il voto del 15 marzo (riferimento shakespeariano esplicitato nel titolo del film) ribalterà il suo senso della fedeltà alla causa democratica. Prima infatti, con l’avance di un collega a passare nello staff del candidato rivale, la scoperta che il governatore Morris non è così forte come sembrava. Poi, soprattutto, con la rivelazione di una stagista, la scoperta che Morris non è così irreprensibile come sembrava. In un gioco sporco in cui nessuno dei partecipanti esita a tradire, Stephen finirà per imparare un’amara lezione: la lealtà non esiste, la legge per cui il fine giustifica i mezzi non conosce eccezioni.
Vorrei con questa riflessione mettere in evidenza come questo film sia un prodotto americano che si inserisce in quei prodotti artistici che sembrano avere, pur nella loro diversità, un elemento comune: un malessere esistenziale, una tristezza inconsolabile, una nostalgia di qualcosa che si è perso in modo irreversibile, un futuro visto solo come inevitabile sofferenza.
Bob, attore sul viale del tramonto, ha accettato, forse per soldi, di andare a Tokyo per fare da testimonial ad una marca di whisky. Charlotte e suo marito, freschi sposini, alloggiano nello stesso albergo-grattacielo di Bob, ma lui deve spesso andare in trasferta e Charlotte, annoiata e spaesata nella grande metropoli, accetta di uscire con Bob...
Dopo il successo nazionale e internazionale di Tesis, Apri gli occhi e The Others, in Mare dentro il regista spagnolo Alejandro Amenábar ricrea in chiave agiografica la fase terminale della vita del tetraplegico Ramón Sampedro, suicidatosi nel 1998, dopo aver difeso davanti ai tribunali, per diversi anni, un presunto diritto a morire. Questo film premiato con il Leone d’argento e il gran premio speciale della giuria al miglior attore alla Mostra del Cinema di Venezia, pretende enfatizzare il dibattito sull’eutanasia.
Lo scrittore James Barrie, reduce da un fiasco teatrale e avvilito per il progressivo raffreddarsi dei rapporti con sua moglie, ha l'abitudine di andare al parco per scrivere le sue commedie. Qui incontra Sylvia, vedova Davies con i suo 4 figli. A Barrie piace giocare con i ragazzi, ricostruire con loro mondi di fantasia dove collocare emozionanti avventure. Giorno dopo giorno, prende forma la nuova commedia che con il nome di Peter Pan sarà rappresentata per la prima volta a Londra nel 1904.
Timoteo, chirurgo affermato e felicemente sposato ma annoiato da una vita per lui senza emozioni, ha un rapporto passionale con una donna di umili origini, resa fragile da un doloroso passato