VIA COL VENTO
Questa apologia del cinema di Hollywood che vinse 8 Oscar è del 1939 ma si fa ancora ammirare per la qualità della realizzazione e per la modernità dei personaggi. Su Prime Video
Nel 1886, alla vigilia della guerra civile americana, Rossella O’Hara , la figlia sedicenne del ricco proprietario di Tara, una piantagione di cotone della Georgia, viene a sapere che Ashley Wilkers, il ragazzo che segretamente ama, sta per sposarsi con sua cugina Melania. In una festa organizzata nella vicina piantagione delle Dodici Querce, riesce ad avere un colloquio riservato con Ashley, durante il quale gli confessa il suo amore. Ashley dichiara di volerle bene ma ha con Melania un’intesa profonda. I due si separano in malo modo ma Rossella scopre che il loro colloquio è stato involontariamente ascoltato da Rhett Butler, un uomo poco stimato per la sua vita gaudente ma prezioso per i Confederati perché è in grado di portar loro armi e beni necessari forzando il blocco degli Unionisti. Il racconto prosegue con la sconfitta dei sudisti, l’impegno, da parte di Rossella, di rimettere in piedi Tara e di continuare a cercare di conquistare il cuore di Ashley mentre Rhett, uscito molto ricco dalla guerra, le dichiara il suo amore…
Valori Educativi
Fra i personaggi rifulge Melania sempre pronta a comprendere, ad aiutare gli altri fino all’ultimo istante della sua vita, a perdonare e a consigliare per il meglio. Al contrario i due protagonisti Rossella Rhett pensano soprattutto a loro stessi, a coltivare i sogni e ambizioni personali
Pubblico
TuttiGiudizio Artistico
Si tratta di un’opera impeccabile che ha vinto 8 Oscar . L’accurata regia, le scenografie, i costumi, la musica, le frasi celebri ma soprattutto l’interpretazione di Vivien Leight e Clark Gable ne hanno decretato il successo nonostante una certa inclinazione alla soap opera
Cast & Crew
Sceneggiatura
Sidney Howard
Our Review
Può essere interessante rivedere oggi Via col Vento, questo orgoglio del cinema di Hollywood, che vinse nel 1940 otto Oscar e che resta tuttora il film con il maggiore incasso nella storia del cinema (Prime Video ne rende disponibile la versione originale)?
Un’opera di grande professionalità
Iniziamo a distinguere. In Via col Vento il valore artistico, la cura della messa in scena, restano elevatissimi. Le interpretazioni di Vivien Leigh (Rossella) e di Clark Gable (Rhett) sono indimenticabili. La scenografia degli interni (i grandi saloni, le scale, sempre scale e tendaggi) e quella degli esterni (l’incendio di Atalanta, la sequenza alla stazione con migliaia di corpi stesi e la camera che si allontana rapidamente). Il Technicolor impiegato, la colonna sonora che non può essere dimenticata. Una sceneggiatura con frasi e dialoghi che restano memorabili (“Ma d’una cosa sono certo: che vi amo, da sempre. A dispetto vostro e mio e di questo mondo che ci crolla intorno, vi amo. Perché siamo eguali”. “Non soffrirò mai più la fame!“.” Se te ne vai che sarà di me? Che farò?”- “Francamente, me ne infischio”. “Ma domani è un altro giorno”… ).
Tutti questi aspetti confermano quanto è stato giustamente detto: «il film in cui Hollywood fece Hollywood più che mai». Per maggiori dettagli si può consultare la recensione di Claudio Siniscalchi Via col vento (C.S.)
Può destare perplessità la descrizione di una società razzista (ma anche molto cattolica visto che la famiglia di Rossella al completo, di origine irlandese, si riunisce ogni sera per recitare il rosario) dove gli afroamericani hanno tutti incarichi subalterni e risultano trattati con umanità. Una scritta che appare all’inizio del film ricorda che nel film sono presenti pregiudizi razziali che erano sbagliati allora e lo sono anche adesso. Ma conclude giustamente che dobbiamo prima conoscere il nostro passato. Si tratta di una giusta osservazione. Non c’è ideologia razzista nel film ma una corretta ricostruzione storica.
Il messaggio attraverso i personaggi
Ovviamente l’opera offre molto di più che una realizzazione tecnicamente perfetta. Sono le emozioni che scaturiscono dalla storia dei suoi protagonisti e che ci toccano nel profondo. È l’originalità dei protagonisti che colpisce: non ci troviamo di fronte al classico amore contrastato che trova alla fine la sua giusta conclusione ma davanti a due personaggi, Rossella e Rhett che sono tutt’altro che brave persone.
Le persone buone ci sono ma sono personaggi di secondo livello: fra tutte rifulge Melania sempre pronta a comprendere, ad aiutare gli altri fino all’ultimo istante della sua vita, a perdonare e a consigliare per il meglio. Lei sa guardare oltre gli eventi e le debolezze delle persone. È lei che va a ringraziare, senza pregiudizi, la tenutaria del bordello, che li ha aiutati mentendo a loro favore alla polizia militare nordista e ha anche donato soldi per i rifugiati. Sempre corretto e onesto anche Ashley ma resta un inguaribile sognatore (migliaia di spettatori si sono domandati e si domandano ancora perché Rossella si sia innamorata proprio di un tipo simile).
Di Rossella e di Rhett possiamo solo parlar male. Lei, un tempo capricciosa e vanitosa, diventa l’inflessibile padrona di Tara, che preferisce far lavorare in catene i galeotti afroamericani invece di quelli che sono liberi semplicemente perché costano meno e non esita a sottrarre il fidanzato a sua sorella e renderlo suo marito, per meri faccende di denaro. Rhett non è da meno: giocatore d’azzardo, frequentatore di postriboli, una sera, ubriaco, esercita violenza nei confronti di sua moglie Rossella.
Ma allora perché sono proprio questi due personaggi che hanno decretato il successo del film?
Perché c’è in loro qualcosa di vitalmente primitivo che fa loro superare la tragedia del crollo del modo nel quale avevano vissuto fino a quel momento. Rossella si aggrappa alla sua terra e vive per quella, costi quello che costi, mentre Rhett, cinico mascalzone che si adatta ad ogni ambiente, vede nel suo amore per Rossella e nel suo salvarla dai tanti pericoli del tempo, qualcosa che può riscattarlo, nobilitarlo.
Alla fine sono personaggi da cinema, più che della realtà, che ci trasmettono la loro determinazione nell’affrontare circostanze avverse e di superarle (proto-femminista lei, lui espressione di intraprendenza e successo), sacrificando i loro più intimi sentimenti
Un film ancora attuale?
C’è solo un aspetto che potrebbe dare fastidio: la sua inclinazione, in alcuni momenti, verso la soap opera. Rossella ha ben tre mariti, due dei quali muoiono quasi subito, rendendola libera al momento più opportuno. Non solo i mariti ma anche i suoi figli hanno una sorte infelice: se il secondo figlio non viene alla luce perché lei cade dalle scale (situazione contemplata in tanti altri film per innescare un aborto), la prima figlia, la prediletta dal padre, muore cadendo da cavallo. Si tratta di una scena sgradevole perché i genitori, pur coscienti del pericolo che sta correndo la figlia, fanno ben poco per proteggerla.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Paese | USA |
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Tipologia | Film |
Titolo Originale | Gone with the wind |
Tematiche (generale) | Amore e Famiglia Guerra Razzismo |
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