THE CHOSEN – Stagione 4 (episodi 1-5)

Ispirazione CristianaStorie dalla Bibbia

La quarta stagione di The Chosen conferma l’ottima scelta dei protagonisti , lo sviluppo lineare e sempre molto attento agli aspetti più umani del racconto. Sulla app The chosen

Episodio 1 – Promises

La puntata è interamente dedicata a Giovanni Battista. Vediamo sua madre incontrare Maria e pronunciare  il Magnificat . In seguito ci spostiamo nel palazzo di Erode dove la moglie Erodiade sta organizzando la sua vendetta contro Giovanni: la figlia Salomè si sta allenando continuamente per fare bella figura davanti al re.  Durante la grande festa che è stata organizzata a palazzo  il ballo di Salomè ha pieno successo. Il destino di Giovanni è segnato ma lui  si mostra sereno perché ha compiuto la missione che gli è stata affidata. La notizia della sua morte sconvolge Gesù e i suoi discepoli.

 

Episodio 2  – Confessions

Ramah e Tommaso, indagando a fondo sulle leggi del loro popolo, pensano di aver trovato il modo di sposarsi  senza aver bisogno del consenso dei genitori. Gesù, in cammino i con i suoi discepoli verso Cesarea di Filippo, li raduna e riferendosi al padre di Ramah che non l’ha perdonata di aver scelto di seguire Gesù,  li avverte che “non sono venuto a portar pace ma una spada. Quando qualcuno ha scelto di seguire me, è probabile che in una casa di cinque si divideranno: tre contro due e due contro tre”. A chi gli obietta che i genitori vanno sempre onorati, Gesù risponde prontamente:  “Chi ama il padre e la madre più di me non è degno di me”.

Il rabbino Samuele (Yussif) è stato promosso a membro del sinedrio e viene accolto nel consiglio supremo di Gerusalemme .  Il sinedrio riconosce la pericolosità di Gesù che ha dimostrato disprezzo per la legge della Torah   ma è Caifa che  invita tutti alla moderazione: catturare Gesù e poi lapidarlo, come richiesto dalla legge  causerebbe un caos che non potrebbe essere controllato. E’ meglio che siano i romani ad arrestarlo e a giudicarlo.

Arrivati alle porte di Cesarea di Filippo, Gesù formula la sua nota domanda: “chi credete che io sia?” e indica come beato Simone che ha compreso che lui è realmente il Cristo, il figlio del Dio vivente. Il suo nuovo nome è Pietro  “e su questa pietra edificherò al mia chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno. Tutto ciò che legherai  sulla terra verrà legato nel regno dei cieli”.

Matteo va da Gesù confermandogli l‘esistenza di antichi rancori fra lui e Simon Pietro.  Gesù gli ricorda che non si chiede perdono per essere perdonati ma perché si è pentiti. Il perdono è un regalo che si riceve dall’altra persona. Pietro e Matteo si abbracciano per una piena riconciliazione.

 

Episodio 3 – Moon to Blood

Il re Davide digiuna da giorni  nella speranza che suo figlio guarisca. Ma il bimbo muore e il re si reca dalla moglie Abigail. La via della consolazione è difficile per entrambi: “perché Dio non ha ascoltato le nostre preghiere?” Chiede Abigail. “ La fede è fatta di gioia e di dolore- ribatte il re – ma prima o poi entrambi seguiremo il suo destino e saremo noi ad andare da lui”  (nota personale: è strano che re Davide mediti sull’ipotesi di una esistenza dopo la morte).

Intanto Quinto, governatore di Cafarnao, è particolarmente preoccupato: la raccolta delle tasse è risultata inferiore al previsto e si sfoga  con il centurione Gaio che lo trova troppo accomodante nei confronti della popolazione locale.

Giacomo e Giovanni sono riuniti con il padre Zebedeo e la loro madre. Si mostrano perplessi per la decisione di Gesù di aver nominato Simone come “pietra” e vengono rintuzzati dalla  madre perché ritiene che i suoi figli abbiamo fatto molto di più in favore di Gesù e li invita a mettere in pratica quello che lo stesso Gesù ha detto: “chiedete e vi sarà dato”.

Gesù ritorna a Cafarnao con i discepoli e incontra Shula (che aveva riguadagnato la vista grazie a lui (S3 E6) e lo informa dell’editto del rabbino Akyva che invita il popolo a denunciare Gesù se si fosse dichiarato il messia. Gesù guarisce un uomo cieco ma prima conferma che la sua infermità non è colpa sua o dei suoi parenti ma per manifestare le opere di Dio. Di fronte ai rabbini di Cafarnao, i cieco ormai guarito, Ozia,  ribadisce la semplicità e immediatezza del miracolo, mentre i suoi interlocutori credono piuttosto in una forma di stregoneria. Mentre il popolo, dopo la guarigione del cieco, invoca altri miracoli, Gesù sottolinea che non riceveranno altri segni miracolosi eccetto quello di Giona per gli abitanti di Ninive così  il Figlio dell’Uomo sarà un segno per gli uomini di oggi. E’ l’occasione per Gesù per attaccare l’ipocrisia dei farisei. Si determina un tumulto e i discepoli cercano di portare Gesù in salvo, sostenuti dal centurione Gaio. Arriva Quinto che ordina a Gaio di arrestare Gesù ma lui rifiuta. Nel trambusto Quinto uccide Ramah.

 

Episodio 4 – Calm Before

Quinto viene destituito dopo l’uccisione di Ramah e al suo posto viene nominato Gaio come pretore.

Gesù prosegue il cammino per completare i sette giorni dello shiva (sette giorni di lutto) per Ramah. Pietro si sente incompleto, incapace, nella sua nuova carica, di dare conforto a Tommaso e Giacomo si domanda perché Gesù non abbia resuscitato Ramah come ha fatto con la figlia di Giairo. Pietro ricorda che lo stesso è accaduto a lui per la morte di sua figlia Eden: “a lungo non ho tollerato i suoi miracoli”. “Se non abbiamo una risposta, lasciamo che sia Gesù a parlare”- è la riflessione conclusiva di Pietro che declama: “i miei pensieri non sono i vostri pensieri e le mie vie non sono le vostre vie (Isaia)”.

Il corpo di Ramah viene restituito al padre che, addolorato, si rivolge a Tommaso dicendo: “Avevi già ucciso me ma ora hai ucciso anche Ramah”.

A Cafarnao Gesù ha un momento di confidenza con Giacomo il minore e Taddeo, ricordando come, all’inizio, erano solo loro tre. Giacomo chiede perché stia ripetendo frequentemente “quando io non ci sarò”. “Andremo verso Gerusalemme – è la risposta –  il momento è giunto.”
Gaio convoca Petro e Matteo e li avvisa che stanno cercando di mettere in fallo Gesù: e meglio per loro lasciare Cafarnao.

Gaio si reca da Gesù: un suo servo è gravemente malato: “ Io non sono degno di farti entrare nella casa mia ma basterà che dica una parola e lui sarà guarito. Ciò suscita  frasi di ammirazione da parte di Gesù.

Giacomo e Giovanni osano finalmente parlargli: concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra.  Gesù risponde alterato: “Voi non sapete quello che chiedete… noi andremo a Gerusalemme e il Figlio dell’Uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e  degli scribi, verrà flagellato e ucciso ma il terzo giorno risusciterà” Anche gli altri apostoli sono risentiti. “Non è così che funziona il mio regno:“l figlio dell’uomo non è venuto per farsi servire ma per servire”: insiste Gesù.

Sconfortato, Gesù si ritira in disparte per pregare secondo il salmo 38:” Palpita il mio cuore, le forze mi abbandonano, non mi resta neppure la luce degli occhi. I miei amici e i miei compagni si scostano dalle mie piaghe”.

Episodio 5 – Sitting, Serving, Scheming

Gesù e i suoi seguaci, in cammino verso Gerusalemme incontrano dei soldati romani che intimano a loro di farsi  carico del peso dei loro bagagli e degli elmi almeno per un miglio, come prescritto dalla legge. Anche Gesù avanza con l’elmo in testa e uno zaino ma quando il miglio è finito e i soldati stanno riprendendo le loro cose, Gesù dichiara di voler avanzare di un altro miglio volontariamente. “Se ti costringono a fare un miglio tu fanne invece due”.

Assistiamo a una seduta del sinedrio: discutono sulla resurrezione dei morti i sadducei e i farisei con idee diverse. Jussif, appena nominato membro del sinedrio,  discute con l’amico Lehad  che fa dell’ironia sul fatto che sia diventato membro del sinedrio grazie alle ricchezze  del padre. L’amico gli fa fare un giro conoscitivo del sinedrio: incontrano gli  scribi a cui spetta preservare l’integrità della legge e lavorano senza compenso;ci sono ebrei ellenizzanti che si riconoscono per il copricapo  blu e anche  gli zeloti che si distinguono per l’uso dei  payot (boccoli). Il rabbino capo prende la parola ricordando quando Ponzio Pilato aveva saccheggiato il tempio per finanziare la costruzione dell’acquedotto che portava acqua a Gerusalemme. Ma ora la situazione è cambiata e conviene allearsi proprio con Ponzio Pilato. Jussif è invitato dall’amico  a non protestare a questa ipotesi gli sembra assurda, allo scopo di  ottenere dal sinedrio un incarico importante.

I discepoli di Gesù fanno sosta nella casa di Lazzaro. Gesù racconta loro la parabola dei vignaioli pagati a ore. Marta protesta perché Maria non l’aiuta. È Gesù a risponderle facendole i complimenti per il suo lavoro ma ricordando che Maria ha seguito ciò che è veramente necessario.

Gesù si intrattiene con sua madre Maria (è Lazzaro che ora se ne prende cura). Maria gli ricorda i tempi difficili che ha dovuto sopportare con Giuseppe. Gesù si mostra accorato pensando a quanto sia difficile far comprendere ai discepoli le sue verità. “Mi chiedono cose terrene, posizioni di prestigio”. “Sono umani cosa ti aspettavi?” è la risposta di Maria. “Ma  anch’o sono umano”-  replica Gesù – Mi dispiace che nessuno mi possa comprendere. Il desidero umano di non sentire cose sgradevoli li fa diventare sordi”.

Giuda incontra il suo capo con il quale ha lavorato prima di incontrare Gesù. Questi si meraviglia che Gesù non abbia chiesto un contributo  durante i grandi incontri che ha avuto e sottolinea che Giuda dovrebbe essere regolarmente pagato per il servizio che fornisce. Tornato nel punto di raduno dei discepoli, Giuda preleva dalla cassa comune delle monete.


Valori Educativi



Gesù è sempre molto umano e comprensivo, ha perfino dei momenti di sfiducia nei confronti dei suoi discepoli. Mancano i suoi colloqui diretti con Dio Padre

Pubblico

Tutti

Giudizio Artistico



Il racconto prosegue con particolare attenzione ai risvolti umani della predicazione e dei rapporti di Gesù con i suoi seguaci ma mancano i “colloqui forti” a cui abbiamo già assistito nelle stagioni precedenti, come quello con Nicodemo, con la samaritana al pozzo o l’incontro con l’emorroissa

Cast & Crew

Our Review

Chosen 4

Siamo in grado di raccontare la quarta stagione di The Chosen (Stagione 1, Stagione 2, Stagione 3) almeno fino all’episodio quinto (ulteriori puntate non sono disponibili con sottotitoli in italiano a oggi, metà luglio 2024). E’ disponibile sulla app The chosen in lingua inglese con sottotitoli in italiano

In questa quarta stagione lo sviluppo acquista toni più drammatici e Gesù prende coscienza della difficoltà di rendere efficace la sua predicazione ma non si fa ancora accenno, se non nell’episodio 4, del suo sacrificio finale.

Viene confermata la formula adottata nelle stagioni precedenti: le parole pronunciate da Gesù sono le stesse che compaiono nei Vangeli ma la caratterizzazione dei principali personaggi è stata sviluppata secondo l’ispirazione degli sceneggiatori.

La stagione dettaglia, come ancora non lo aveva fatto, l’ambiente del sinedrio: la presenza di farisei, zeloti, ebrei ellenisti, le loro dispute teologiche spesso senza risultati; le sottili strategie per condannare Gesù scaricandone la responsabilità sui romani. Anche la compagine dei seguaci di Gesù nel suo complesso e nei singoli personaggi sono raccontati con maggiore dettaglio.

Quando sono ospiti di Lazzaro, vediamo quanto siano in grado di organizzare momenti di spensierata allegria. In questa stagione prendono il sopravvento, rispetto ai grandi discorsi rivolti alla folla,  gli dincontri privati che ha Gesù con i suoi seguaci per chiarire la verità del Regno. Ecco che rincuora Andrea, ancora sconvolto per la morte di Giovanni Battista; Matteo cerca da Gesù la forza di perdonare Pietro per la sua irascibilità; Ramah e Tommaso gli chiedono aiuto per portare a compimento il loro matrimonio; Gesù conversa  con i suoi due primi discepoli, Giacomo il Minore e Taddeo, ricordando i tempi dell’inizio della predicazione.

Meno accurata è risultata la descrizione dell’ambiente romano: la destituzione di Quinto dalla carica di governatore di Cafarnao per aver ucciso, in modo preterintenzionale, una ebrea, appare poco credibile, conoscendo la durezza dei conquistatori.

Non manca il vezzo degli sceneggiatori di esprimersi con i linguaggi originali: si parla di Shiva (sette giorni di lutto), o di  Kiddushin (il primo impegno matrimoniale) ma anche riguardo al latino gli autori si sono presi il vezzo di far dire “festina lente”  a chi ha l’incarico di nominare Gaio come nuovo pretore  di Cafarnao.

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Complessivamente in questo The Chosen – quarta stagione, Gesù non è più il protagonista assoluto, illuminato dallo splendore delle sue parole di verità, ma tutto è diventato più complesso. Gesù sperimenta le non poche perplessità da parte dei suoi seguaci. Si domandano perché Gesù abbia ridato vita alla figlia di Giairo ma non a  Ramah; Giacomo e Giovanni si chiedono perché sia stato scelto proprio Simone (ora Pietro) come primo apostolo e non loro; Giuda non comprende i gesti sempre disinteressati del Salvatore.

Il tutto culmina con un colloquio a tu per tu fra Gesù e sua madre Maria. Lui si mostra triste alla costatazione di come i suoi discepoli gli stiano chiedendo solo cose terrene, posizioni di prestigio. “Sono umani cosa ti aspettavi?” è la risposta di Maria. Ma anch’io sono umano” è la replica (un accenno all’eresia nestoriana?). In effetti ciò che manca in questa stagione, almeno fino al quinto episodio, è proprio il rapporto diretto fra Gesù-figlio e il Dio-Padre. In un momento di sconforto Gesù si isola dagli altri per pregare ma recita il salmo 38, non assistiamo a un colloquio intimo fra Padre e Figlio.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Etichetta
Giudizio Artistico
Paese  USA
Tipologia
Valori Educativi
Tematiche (generale)
Tematiche-dettaglio
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