A BEAUTIFUL MIND
Beautiful Mind è la storia del matematico John Forbes Nash jr, una delle menti più brillanti del secolo scorso, premio Nobel per l’economia nel 1994, liberamente ispirato al libro Il genio dei numeri. Uomo schizofrenico capace, dopo una vita trascorsa a lottare contro una malattia ai tempi sconosciuta, di arrivare a vincere il premio Nobel. Il tutto grazie ad una straordinaria storia d’amore. Disponibile su Amazon Prime, Youtube, Google Paly Film, Apple TV, NOW TV Italy.
Alla fine della Seconda guerra mondiale, a Princeton, si ritrovano le menti più brillanti nel campo della scienza. Tra queste c’è John Nash, un tipo strano, ma famoso per la finezza del suo pensiero. Incapace di instaurare rapporti umani veri sia con i suoi colleghi di studio che con le ragazze, porta avanti una vera battaglia con se stesso nella ricerca di una idea originale che gli permetta di eccellere nei studi e di imporsi sui suoi colleghi. Quando ci riesce, ottiene il posto per cui ha tanto lavorato ed è lì che incontra Alicia una studentessa di cui si innamora e che sposa. Purtroppo, la sua genialità è accompagnata da un disturbo mentale che lo porta a comportamenti assurdi. Da lì comincia il lungo e faticoso cammino di quest’uomo che arriverà a traguardi da nessun altro raggiunti grazie ad una mente eccezionale…
Valori Educativi
Bellezza e profondità del rapporto uomo-donna. Accompagnamento e dedizione nell’affrontare la malattia di una persona cara. Passione al proprio lavoro. Amicizia con i colleghi che offrono una seconda possibilità dopo la malattia.
Pubblico
10+Poche volgarità nel linguaggio allusive al sesso. Alcune scene drammatiche potrebbero impressionare i più piccoli nella comprensione della malattia di cui è affetto il protagonista.
Giudizio Artistico
Il film, girato molto bene, ha vinto 4 premi Oscar (segnaliamo quello a Jennifer Connelly come attrice non protagonista) e numerosi altri riconoscimenti. La fotografia sembra voler sottolineare, all’inizio, come la storia parta da lontano, nel tempo, e solo con il procedere del racconto i colori diventano più vivaci man mano che il protagonista si avvicina alla realtà e si allontana dalle proprie illusioni. Interessanti gl’impercettibili particolari disseminati lungo la trama che richiamano alle allucinazioni e che si potranno cogliere solo nel momento in cui si svela la malattia allo spettatore.
Cast & Crew
Regia
Ron Howard
Our Review
«Quanto è grande l’universo?».
«È infinito».
«Come fai a saperlo?».
«Perché tutti i dati indicano…».
«Ma non è stato ancora dimostrato, tu non lo sai. Come fai a saperlo con certezza?».
«Non lo so. Ci credo e basta».
«È la stessa cosa con l’amore…».
Questo il dialogo tra il protagonista del film, John Nash, e Alicia, sua futura moglie, emblematico del continuo rincorrersi tra ciò che la matematica può dimostrare e ciò che, pur nell’evidenza della realtà, sembra indimostrabile: la continua lotta che il protagonista fa con se stesso, con la sua mente, eccezionale, unica e allo stesso tempo, principale trappola e pericolo da cui deve imparare a guardarsi, muovendosi sul confine tra follia e genio.
Il film è, allo stesso tempo, l’esaltazione della matematica come scienza dura, dimostrabile, e la prova che nulla ha senso se non è guidato dall’amore. E sarà lo stesso protagonista all’inizio saccente nei confronti degli altri, spocchioso e carico di snobismo, a dichiararlo, dopo il lungo cammino verso la conquista della gloria e di quell’umiltà che lo renderà unico: «Ho sempre creduto nei numeri, nelle equazioni e nella logica che conduce al ragionamento… ma dopo una vita spesa nell’ambito di questi studi io mi chiedo: “cos’è veramente la logica? …chi decide la ragione?”. La mia ricerca mi ha spinto attraverso la fisica, la metafisica… l’illusione e mi ha riportato indietro. E ho fatto la più importante scoperta della mia carriera, la più importante scoperta della mia vita: è soltanto nelle misteriose equazioni dell’amore che si può trovare ogni ragione logica. Io sono qui stasera solo grazie a te…Tu sei la ragione per cui io esisto, tu sei tutte le mie ragioni».
Il film mostra il percorso umano di un uomo geniale, della sua capacità di cambiare, in grado di superare la naturale propensione ad imporsi sugli altri, passando per la strada dell’umiliazione e della derisione, ma capace di rialzarsi grazie all’eccezionalità della sua mente, per l’appunto, da cui solo Alicia, la donna della vita di John Nash, sembra non essere minimamente impaurita.
Sarà l’ossessione per le “dinamiche dominanti” a generare in Nash il “viaggio” nella mente malata che non si rivelerà allo spettatore se non ad un certo punto con l’intento di far capire cosa accada ad uno schizofrenico: il film lo mostra, in un modo sorprendente. Un completo distacco dalla realtà per nascondersi in una realtà inventata e dalla quale sembra impossibile uscirne. Ma mostra anche la capacità intellettuale del genio matematico nel trovare risposta alla malattia nella stessa mente. Tutto ciò sarà possibile grazie all’amore di e per sua moglie Alicia e alla fiducia che lei ripone in lui: «Ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile…». E lo straordinario che lei gli mostra è nell’ordinaria quotidianità, nella realtà che si può toccare e che lo salva. Alicia è la sua musa, non nella ricerca scientifica, ma nella ricerca della comprensione della vita, di una vita che diventa inferno quando si palesa la sua schizofrenia, una malattia che coinvolge le persone che ti circondano e ti rendono un pericolo per tutti.
Sarà, infatti, l’incontro con Alicia, donna affascinante, estroversa, determinata, simpatica, ad arginare il distacco dalla realtà che avviene nella mente di un malato di mente: qui si scorge come un’eco del concetto cristiano dell’incarnazione del Verbo, un rimando al trascendente più volte presente nella narrazione. «Dio deve essere un pittore, altrimenti perché userebbe tutti questi colori?» commenta Alicia che mai la smette di richiamare il suo John ad essere attento a ciò che ha davanti a sé, senza perdersi nei pensieri della sua mente. Come anche trova rimedio il sentimento di svalutazione profonda nell’incoraggiamento costante della donna da cui è amato.
Scena emblematica è senza dubbio la “consegna delle penne”, «riconoscimento per una vita di successi», che fa da cornice all’ansia di prevalere di Nash, di mostrare di essere originale e unico nel suo lavoro: essa rappresenta (poco dopo l’inizio e al termine del film) i due momenti che sembrano aprire e chiudere la vita di quest’uomo aiutandolo a comprendere come la vita acquisti valore solo dal modo cui si è capaci di guardare alla realtà.
Anche l’amicizia con i suoi colleghi gli permetterà di riprendere il coraggio in se stesso per potersi donare agli altri come un vero maestro, uno che si mette al fianco per condividere con gli altri il proprio sapere e, in questo modo, riscattare una vita intera di studio e di scoperte scientifiche nonostante una malattia che è come un’ombra inafferrabile e che toglie la luce.
Due ultime note vorrei segnalare e che passano delicatamente sullo schermo: la sensibilità d’animo del protagonista («Io ascolto sempre» dirà ad Alicia, sorpresa quando si rende conto che lui è attento anche quando sembra in un’altra dimensione) e la colonna sonora, capace di trasmettere il dramma di una mente angosciata e in cerca della realizzazione del proprio ego, toccando le corde sentimentali dello spettatore.
Autore: Enzo Vitale
Details of Movie
Autore | Enzo Vitale |
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Etichetta | FamilyOro |
Paese | USA |
Tematiche (generale) | Da una storia vera Malattie mentali |
Tipologia | Film |
Titolo Originale | A Beautiful MInd |
Tematiche-dettaglio | Rapporti fra coniugi |
mariastella
La tenerezza, per me, è sicuramente il sentimento che più che traspare da questa pellicola. L’amicizia, l’ascolto, l’amore tutti sentimenti che hanno suscitato tenerezza ed empatia immediata in me, diventando strumenti di riscatto per chi , per tutta una vita, si è trovato a combattere con un fantasma che abita nella sua psiche. Evidenziare piccoli ma importanti dettagli, fa la differenza in una recensione
La tenerezza, per me, è sicuramente il sentimento che più che traspare da questa pellicola. L’amicizia, l’ascolto, l’amore tutti sentimenti che hanno suscitato tenerezza ed empatia immediata in me, diventando strumenti di riscatto per chi , per tutta una vita, si è trovato a combattere con un fantasma che abita nella sua psiche. Evidenziare piccoli ma importanti dettagli, fa la differenza in una recensione
Piera
Storia affascinante che cattura l’attenzione e permette di entrare nella profondità di una mente eccellente, ma nello stesso tempo malata. Un viaggio che porta lentamente il protagonista a vedere la luce, a uscire dal suo dramma che lo attanaglia, da uno stato di ingabbiamento nella propria condizione esistenziale che supera grazie all’amore per colei che diventerà sua moglie. Una trama egregiamente descritta dall’autore che mette in risalto la capacità dell’Amore di trasformare uno schizofrenico, pieno di sé, in un umile uomo capace di riscattarsi e di diventare dono per gli altri. I miracoli dell’Amore! Grazie.
Storia affascinante che cattura l’attenzione e permette di entrare nella profondità di una mente eccellente, ma nello stesso tempo malata. Un viaggio che porta lentamente il protagonista a vedere la luce, a uscire dal suo dramma che lo attanaglia, da uno stato di ingabbiamento nella propria condizione esistenziale che supera grazie all’amore per colei che diventerà sua moglie. Una trama egregiamente descritta dall’autore che mette in risalto la capacità dell’Amore di trasformare uno schizofrenico, pieno di sé, in un umile uomo capace di riscattarsi e di diventare dono per gli altri. I miracoli dell’Amore! Grazie.