UN PASSO DAL CIELO 2

201250 minuti ogni giovedì su RaiUno dal 14 ottobre 2012Tutti  

Pietro è un ispettore forestale della Val Pusteria, tutto dedito al suo lavoro da quando ha perso la moglie. Cerca sempre di collaborare con il commissario di polizia Nappi (i due hanno gli uffici contigui) appena si presenta un caso difficile. Pietro ha una grande conoscenza della natura e delle persone che vivono nella valle: solo lui riesce con la sua esperienza e il suo acume a risolvere i molti casi difficili che si presentano

Terence Hill ha dismesso per la seconda volta gli abiti di Don Matteo per indossare quelli di Pietro, un ispettore forestale della Val Pusteria ma conserva tutta la sua capacità di guardare dentro le persone e gli avvenimenti più a fondo degli altri 


Valori Educativi



Il serial presenta una comunità di persone unite da un forte senso di solidarietà e dall’amore per la natura

Pubblico

Tutti

Giudizio Artistico



Il serial poggia su una struttura narrativa già ben collaudata con Don Matteo ed è incentrato sulla simpatia dei personaggi e sul carisma di Terence Hill

Cast & Crew

Our Review

La simpatia dei personaggi. Potrebbe essere questa la sintesi della prima impressione che si ha guardando la seconda serie di “Un passo dal Cielo”, iniziata dal 14 ottobre 2012  ed in onda ogni giovedì su RaiUno.  

Simpatia certamente di Terence Hill: si percepisce chiaramente come per lui, il trovarsi immerso nella natura e aver cura degli animali  vuol dire assecondare le sue più segrete passioni.
Simpatici  anche gli altri personaggi  perché mostrano  tutti tratti molto umani. Anche se fra di loro possono nascere differenze di interessi e di vedute , sono  capaci di riflettere e sanno trovare il modo giusto per  riconciliarsi o riconoscere di avere sbagliato.  Enrico Ianniello (il commissario di  polizia) e Gianmarco Pozzoli  (l’assitente di polizia) hanno anche il compito di sviluppare gag comiche che alleggeriscono l’intrigo poliziesco che si sviluppa in ogni puntata.

Accanto alla simpatia c’è la bellezza dei luoghi delle riprese: è stata un’ottima e quasi audace scelta quella di ambientare gli episodi in Alta Val Pusteria,  vicino al paese di San Candido. Non sono molti i film di ambientazione montana;  le cime delle Alpi o delle Dolomiti  sono state quasi sempre sfruttate perché idonee a sviluppare  il pathos  che scaturisce da loro aspetto  minaccioso e  inaccessibile. In questo serial la montagna e le sue valli sono  al contrario un luogo di pace, un ambiente  che cela i suoi segreti  ma che si fa scoprire solo da chi la ama. Ad ogni puntata si fa la conoscenza con un nuovo animale selvaggio e le sue abitudini: sia esso il lupo vicino di casa di Pietro o un gufo reale o un orso.

La struttura  portante del racconto è stata ereditata dall’ormai veterana serie di Don Matteo: ogni puntata inizia con la scoperta di  un omicidio o un furto che viene risolto all’interno della puntata stessa; in questa serie si è cercato di metter a fuoco temi attuali: la tratta delle donne, l’inquinamento radioattivo, lo spionaggio industriale . Trasversalmente alle puntate si evolvono le vicende private dei protagonisti:, in particolare due  storie d’amore che faticano a realizzarsi. 
Una, fra il commissario Vincenzo e la veterinaria Silvia, ha la dinamica classica dell’insidia che proviene da un terzo incomodo (invero molto scomodo, visto che ha le belle sembianze di Raniero Monaco di Lapio); l'altra è più interessante e riguarda il rapporto fra Chiara, che è non vedente e Giorgio.

 

In questo caso  gli  sceneggiatori  hanno  osato veramente tanto,  configurando una dialettica fra una ragazza che ha una visione alta dell’amore che non vuole intaccare con un rapporto prematrimoniale  e Giorgio, più debole ed instabile.

Su tutto e su tutti sovrasta la figura Terence Hill e anche se ha dismesso la tonaca, conserva  l’abitudine di parlare poco, riflettere con calma, essere un saggio punto di riferimento per tutti.  Il suo dono esclusivo resta, come in Don Matteo, quello  di saper guardare dentro le persone e quindi di comprendere la dinamica delle situazioni meglio degli altri.

La figura di Pietro, da lui interpretata, ha delle nuove sfumature:  è più  carica di malinconia (spesso è sovrastato dal ricordo della moglie morta) ma al contempo è meno distaccata di Don Matteo: ora che non ha più la tonaca, quando s’imbatte in una persona che non gli piace (tipicamente un bracconiere) è pronto anche a menar le mani.

Gli ottimi indici di ascolto confermano che vi è un vasto pubblico in grado di apprezzare la positività dei protagonisti  così come la bellezza degli scenari.
Unica osservazione: nel finale viene presentato, come chiosa conclusiva, un versetto preso da qualche poeta. Ci sembra  una scivolata emotiva non necessaria che sa troppo di cartiglio dei Baci Perugina.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale Un passo dal cielo 2
Paese ITALIA
Etichetta
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