TI ODIO, TI LASCIO, TI…..

Brooke e Gary formano la classica coppia in cui gli opposti si attraggono. Dopo due anni di convivenza, però, l’intesa è minata dall’egoismo di lui e dalle lamentele di lei. La rottura sembra inevitabile: ma nessuno dei due è disposto a lasciare l’appartamento in cui vivono…

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L’amore può finire per un niente, e tutto il film riflette la triste banalità di questa conclusione:

Pubblico

14+

Una scema di nudo

Giudizio Artistico



Cast & Crew

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La storia di Brooke e Gary comincia dove la maggior parte delle commedie romantiche finiscono. Compressi nello spazio dei titoli di testa i momenti felici dell’innamoramento, il film si concentra su quanto può succedere nel dopo- “e vissero felici e contenti”.

Scopriamo così che sono bastati un paio d’anni di convivenza a trasformare il sentimento fresco intravisto nei fotogrammi iniziali in un rapporto usurato dalla routine e percorso da tensioni sotterranee, pronte a esplodere.

Jennifer Aniston veste i panni griffati di un’esperta d’arte precisina e maniaca dell’estetica, Vince Vaughn quelli extra-large di un ragazzone di origini proletarie, trascinatore fuori casa (nel lavoro di guida turistica, con gli amici) ma dentro le mura domestiche fatalmente attratto da divano e playstation.

Il segreto della rottura sta tutto qui. Perché la diversità che fa scattare l’alchimia  agli albori di un amore, quando si tratta di condividere ogni cosa, dalla gestione di una cena al lavaggio piatti, può finire per alzare una barriera invisibile tra lui e lei.

“Ecco perché finisce un amore” recita la tag line di lancio del film. Un amore finisce per un battibecco su 12 limoni dimenticati, o perché lui non “desidera” lavare i piatti insieme a lei. Finisce perché l’orgoglio impone di aspettare che sia l’altro a fare il primo passo verso la riconciliazione.

È così difficile che un rapporto sopravviva ai piccoli ostacoli della vita quotidiana, al ricatto del non detto, ai perversi trabocchetti della psicologia umana? È davvero impossibile ricominciare, provando a rifondare il rapporto su nuove basi?

La storia di Brooke e Gary sembra rispondere, seppure  a malincuore, “sì”.

La  trama offrirebbe almeno due idee in direzione della commedia brillante: Brooke in realtà ama ancora Gary, ma vorrebbe ricevere da lui maggiori attenzioni, essere riconquistata, e quindi mette in atto precise ma fallimentari strategie in questo senso; in secondo luogo, Brooke e Gary sono costretti a vivere la loro rottura da “separati in casa”, in attesa di vendere l’appartamento di cui sono co-proprietari.

Ma questi spunti non facilitano la risata, né aumentano il ritmo come ci si aspetterebbe. L’amore, insomma, può finire per un niente, e tutto il film riflette la triste banalità di questa conclusione: nessuna battuta veramente sferzante, né  scene parossistiche, né humour nero (siamo lontanissimi dagli eccessi della Guerra dei Roses), ma solo situazioni più che quotidiane (la cena con le rispettive famiglie, le serate con gli amici al bowling o in casa), vivacizzate unicamente dalle piccole ripicche tra i due litiganti (lei esce con altri ragazzi, lui che si vendica organizzando una partita di strip poker, e così via).

Insomma, complice una regia televisiva e una scrittura poco graffiante, che si concentra in maniera claustrofobica sulla coppia senza sviluppare in modo efficace né congruente i personaggi secondari e il contesto, si rimane intrappolati nelle sabbie mobili di un minimalismo quotidiano, che regala pochi momenti di arguzia o di intensità. La storia non si risolleva, proprio come l’amore di Brooke e Gary, al quale nonostante un chiarimento finale molto sofferto e diretto, la sceneggiatura non concederà un happy ending. 

Non c’è compiacimento, però. L’ultima scena, nella sua ambiguità, è intrisa di una malinconia che stride parecchio con i tentativi di commedia disseminati nel resto del film. Gary e Brooke si rivedono, e nel loro impaccio c’è ancora traccia del dolore, ma anche, forse, la timidissima speranza di poter ricominciare. La rottura, in fondo, ha insegnato qualcosa a entrambi.

Così, mentre lui accompagna i suoi turisti per Chicago, raccontando come la città sia rinata più forte e più bella dopo l’incendio che l’ha distrutta, forse è lecito vedere nelle sue parole una metafora della storia di Gary e Brooke. La storia “antiromantica” che, proprio perché si spinge molto al di là della scintilla dell’innamoramento, finisce per mettere a nudo una verità sull’amore: che senza un lavoro quotidiano di pazienza e sacrificio sì, basta proprio poco a ucciderlo.

Autore: Chiara Toffoletto

Details of Movie

Titolo Originale The Break Up
Paese USA
Etichetta
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