THE HOLDOVERS – LEZIONI DI VITA

2024133 min14+   Adolescenti, Educazione dei GiovaniHigh School

In un college privato, tristemente vuoto, un professore, uno studente e una cuoca sono costretti a trascorrere in solitudine le vacanze natalizie, ognuno con le proprie malinconie da curare. Una ambientazione insolita che pone in risalto le tre personalità e la loro trasformazione. Candidato a 5 Oscar per il 2024. In sala

New England, 1970. Si stanno avvicinando le feste di Natale e gli studenti della Barton Academy stanno già organizzandosi per la partenza. Qualcuno, meno fortunato perché ha i genitori all’estero, dovrà restare nel college. Saranno accuditi dalla cuoca Mary Lamb e da un professore che dovrà sacrificare le sue ferie. La scelta ricade ancora una volta sul professore di storia antica, Paul Hunham, scapolo senza famiglia, rigido e insopportabile agli occhi degli studenti. All’ultimo minuto si unisce al gruppo degli “sfortunati” anche Angus Tully, che viene a sapere all’ultimo momento che sua madre non può accoglierlo: ha deciso di impiegare le ferie natalizie per fare la luna di miele con il suo nuovo marito…


Valori Educativi



Una progressione dai risvolti positivi nel rapporto fra i tre protagonisti che iniziano progressivamente a conoscersi per poi sostenersi a vicenda. 5 candidature per l’Oscar 2024

Pubblico

14+

Turpiloquio, linguaggio scurrile, frequenti allusioni sessuali, uso di erba

Giudizio Artistico



Il lavoro eccelle nella sceneggiatura e nell’interpretazione di tre attori pienamente nella parte

Cast & Crew

Our Review

 Lo spettatore inizia a preoccuparsi quando, dopo il festoso sciamare degli studenti dalle loro camere con le valigie pronte, dopo la festosa cerimonia di auguri nella cappella del college, dopo che un ricco genitore atterra con un elicottero nel giardino del campus per riprendersi suo figlio e altri tre ragazzi all’inizio destinati a passare le ferie in solitudine, rivediamo quella sera a cena le sole tre persone rimaste: il professor Paul Hunham, la cuoca Mary Lamb e lo studente Angus Tully. Lo spettatore si domanda: da adesso in poi, per il resto del film, non ci resta da vedere che tante aule vuote dove si muovono questi tre, tristi personaggi? Certamente tristi, perché ognuno di loro ha un’angoscia nel cuore: Mary non ha ancora superato il dolore della morte di suo figlio in Vietnam: Angus si sente non amato da una madre che sta pensando al suo secondo marito e lontano da un padre, malato di mente, ospite in una casa di cura.  Il prof Paul, apparentemente più equilibrato, indossa in realtà una maschera: quella del professore pignolo e severo, utile per dare un senso a una vita vissuta in solitudine, tenuto a distanza dagli altri colleghi che, più accomodanti di lui, non osano bocciare gli studenti figli di quei genitori che finanziano il college. Si tratta, per lo spettatore, di un timore giustificato: l’ambiente in cui si svolge la storia, tranne poche eccezioni, è costituito dai locali vuoti del college e i protagonisti sono solo tre. Eppure, progressivamente, non possiamo che appassionarci alla loro storia. Una storia che ci racconta come tre personaggi trovino conforto proprio conoscendosi meglio, rispettandosi e aiutandosi a vicenda. Merito sicuramente della regia e della sceneggiatura che distribuiscono bene, con rilascio graduale, alcune novità che ci servono per conoscere meglio il passato dei personaggi e alcune situazioni che li costringono ad allearsi. Alla fine, il contesto “vuoto” in cui si svolge la vicenda mette in risalto proprio i due pregi del film: la personalità dei protagonisti, interpretati da tre attori magnificamente nella parte e la sceneggiatura che sviluppa una profonda conversione: dalla diffidenza alla conoscenza reciproca fino al gesto del sacrificio personale (niente spoiler) in favore di chi ne ha bisogno. Resta la curiosità di comprendere come mai la sceneggiatura si sia compiaciuta di lanciare alcune frecce avvelenate contro il sistema del college privati. Dagli studenti dalla promozione facile perché figli di personaggi importanti, dalla tendenza a copiare le tesi degli altri fino alla polemica sociale riguardo al figlio di Mary, che è dovuto arruolarsi e partire per il Vietnam per poi morire perché lui era povero mentre i “figli di papà” possono evitare questo rischio.

Il regista Alexander Payne è avvezzo a vincere Oscar con i suoi film: con Sideways (2005) e con Paradiso Amaro (2012) ha raccolto due Oscar per la sceneggiatura e anche con quest’ultimo ci sono in caldo ben 5 Oscar per il 2024. Nei lavori di Payne si intravede quasi un “eccesso di sceneggiatura” visto che le altre espressioni artistiche tipiche di un lavoro cinematografico passano in secondo piano.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Paese  USA
Tipologia
Titolo Originale The Holdovers
Tematiche (generale)
Tematiche-dettaglio
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