TATA MATILDA E IL GRANDE BOTTO
Inghilterra anni Quaranta. Isabel Green, rimasta sola dopo la partenza del marito per la guerra, lotta per far andare avanti la fattoria di famiglia mentre i suoi bambini, anche se pieni di buona volontà, finiscono spesso per azzuffarsi ed esasperarla ancora di più e il cognato pieno di debiti macchina per farle vendere la proprietà. La situazione peggiora ulteriormente con l’arrivo di due cuginetti viziati in fuga dai bombardamenti su Londra. Per sistemare le cose ci vuole l’intervento di Tata Matilda e delle sue lezioni…
Valori Educativi
Le cinque semplici lezioni su cui si articola il “programma educativo” di Tata Matilda comprendono anche coraggio e fede, e investono come sempre anche il mondo adulto. L’ultimo insegnamento di questa straordinaria educatrice è proprio l’invito a proseguire da soli il proprio cammino di crescita
Pubblico
TuttiGiudizio Artistico
Emma Thompson, brava come attrice, qui è straordinaria anche come sceneggiatrice per una deliziosa storia per ragazzi
Cast & Crew
Unknown
Universal Pictures
Studiocanal
Relativity Media
Working Title
Susanna White
Sceneggiatura
Emma Thompson
Our Review
In questo secondo episodio (spostato nel tempo di quasi un secolo, ma la magica tata può questo e altro) ritroviamo una famiglia privata di un genitore (in questo caso il padre lontano per la guerra) che rischia di collassare irrimediabilmente. La signora Green, che riesce a tirare avanti in una situazione improba solo grazie alla fede nel ritorno del marito, è però chiaramente ai limiti e non riesce più a dare ai suoi figli una bussola per crescere, mentre i due cuginetti cittadini, scopriremo ben presto, vengono allontanati, più che dalle bombe, da genitori anaffettivi e in procinto di divorziare.
C’è molto da fare e come al solito Tata Matilda, più che a psicologismi sterili e a teorie di libera espressione infantile di marca contemporanea, ricorre alle maniere forti e alla disciplina, iniziando fin da subito a porre i pargoli di fronte alle conseguenze estreme delle proprie azioni e parole. Si picchiano e allora si ritrovano a picchiare se stessi e a mettere in pericolo le lettere del padre, il loro bene più prezioso; preferiscono dormire con gli animali del cortile piuttosto che condividere gli spazi con i cugini, ed è proprio questo che faranno.
I bambini di casa Green e i loro cugini paiono meno pestiferi dei loro predecessori (anche perché investiti, dalla situazione di guerra, di responsabilità apparentemente sproporzionate alla loro età) ma hanno anche loro tanto da imparare per poter convivere e allearsi in una incredibile impresa.
Le cinque semplici lezioni su cui si articola il “programma educativo” questa volta comprendono anche coraggio e fede, e investono come sempre anche il mondo adulto. Di fronte alla notizia (per fortuna falsa) della morte del padre, infatti, anche la signora Green si lascia andare e solo la fede assoluta del piccolo Norman, il figlio maggiore, che riesce a credere perché “se lo sente nelle ossa” sarà la molla che spingerà tutti a lottare ancora.
Nel mezzo, oltre che a numerose prove, c’è lo spazio per una caccia ai porcellini di casa (per l’occasione resi capaci di arrampicarsi sugli alberi ma anche di darsi al nuoto sincronizzato), una spedizione a Londra su un sidecar molto particolare, il disinnesco di una bomba con comodo libretto di istruzioni e un magico raccolto nei campi che lascia tutti soddisfatti.
Al solito nel finale la tata trasfigurata nell’aspetto dall’amore e dall’obbedienza dei suoi pupilli (a ogni lezione imparata il suo viso si fa più bello), se ne va perché “quando avrete bisogno di me e non mi vorrete io resterò, e quando mi vorrete ma non avrete più bisogno di me io me ne andrò”. L’ultimo insegnamento di questa straordinaria educatrice è proprio l’invito a proseguire da soli il proprio cammino di crescita: quello di cui la famiglia ha bisogno non è più un aiuto esterno che segni la via, ma il ritorno del pezzo mancante, il padre.
Insieme a lui la signora Green e i suoi bambini potranno accogliere nel loro cuore e nella loro casa altri “figli”, in un abbraccio collettivo che è il più soddisfacente dei finali.
Non resta che aspettare una nuova avventura di Tata Matilda per imparare qualcuna delle sue lezioni e, in qualunque tempo arrivi, siamo certi che almeno per un po’ non vorremo vederla andare via.
Autore: Luisa Cotta Ramosino
Details of Movie
Titolo Originale | Nanny McPhee and the big bang |
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Paese | Gran Bretagna |
Etichetta | FamilyOro |
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