SECRET WINDOW

Un bel giorno bussa alla porta un uomo che ha tutta l’aria di essere u no squilibrato. Lo accusa di avergli rubato un racconto già pubblicato dal protagonista , cambiandogli il finale che era perfetto. Lo scrittore esamina il manoscritto, effettivamente è identico a quello da lui pubblicato e non sa spiegarsene la ragione anche perché lui è certo di non averlo copiato da nessuno.

Lo sconosciuto lo incalza. Che lo provi mostrandogli la rivista nella quale il racconto è stato pubblicato due anni prima che l’uomo afferma di averlo scritto. La rivista è introvabile. Ne ha una copia la moglie nella casa dove vivevano insieme prima della separazione. La richiesta è minacciosa: lo sconosciuto gli da tre giorni. Nel frattempo, per dimostrargli che non scherza, gli uccide il cane. Poi la sua casa, quella dove vive la moglie, viene bruciata. Lo scrittore decide di rivolgersi a un costosissimo detective, visto che lo sceriffo non gli dà alcuna sicurezza. Il detective lo invita a farsi spedire dall’editore una copia della rivista.  Intanto riferisce che un uomo della zona, li ha visti insieme e quindi può testimoniare che lo scrittore è realmente minacciato da uno sconosciuto. La prima ipotesi del detective è che il rivale, il convivente della moglie, abbia assoldato lui lo squilibrato,ma che la situazione gli sia sfuggita di mano.

La storia va avanti così per un po’ lasciando il pubblico convinto che lo scrittore stia subendo il cinismo di una moglie che lo spinge a firmare le carte e le vessazioni dello squilibrato. Questi dà un appuntamento allo scrittore e gli mostra i due cadaveri chiusi in una jeep: quella del detective e quella del testimone. Lo sconsiglia di chiamare lo sceriffo perché lui li ha uccisi usando il suo cacciavite. Lo scrittore, che teme di essere incriminato, getta la camionetta nella cascata.

Mi fermo qui per non rivelare il finale della storia.