AFTER THE SUNSET

Dopo l’ultimo colpo grosso, Max e Lola, maestri del furto, si ritirano in un paradiso tropicale. Un giorno sull’isola arriva Stan, agente dell’FBI e nemico storico della coppia, convinto che Max stia architettando un nuovo colpo. Peccato che Lola non ne sappia niente….

Valori Educativi



Film grossolano e inconsistente. Per lo meno Max si rende
conto che l’amore per Lola è un valore più prezioso della conquista del terzo diamante Napoleone

Pubblico

10+ Per alcune situazioni a contenuto sessuale, il linguaggio talvolta volgare e allusivo

Giudizio Artistico



Innocuo beverone di action e commedia, in cui a scarseggiare sono proprio l'adrenalina e le battute da ricordare

Cast & Crew

Our Review

Prendete James Bond e toglietegli dosi consistenti di umorismo, charme, arguzia. Prendete una Bond girl e toglietele quel pizzico di spirito di trasgressione e mistero. Aggiungeteci uno sgangherato antagonista che non fa paura a nessuno e avrete After the sunset, innocuo beverone di action e commedia, in cui a scarseggiare sono proprio l’adrenalina e le battute da ricordare.

Nei panni del protagonista Max Burdett, Pierce Brosnan simula carisma bondiano ma si incaglia sempre sulla stessa monolitica espressione da Big Jim un po’ attempato. Il suo personaggio, che nel “lavoro” come nella vita fa coppia con Lola (la minuta ma procacissima Salma Hayek), è un genio del furto specializzato in imprese impossibili. Nel movimentato prologo del film, uno dei pochi momenti degni di nota, i due mettono a segno il colpo della vita, rubando il secondo dei tre diamanti Napoleone. L’inestimabile gemma viene sottratta con grande irriverenza alla protezione dell’agente dell'FBI Stan Lloyd (Woody Harrelson), che da quel momento giura eterna vendetta. 

Ritroviamo il terzetto qualche anno dopo, in una splendida isola caraibica dal nome che non lascia dubbi, Paradise Island. Max e Lola l’hanno scelta come “buen retiro” per la loro meritata pensione. Se Lola è pienamente appagata dalla nuova routine fatta di spiaggia, cocktail e tramonti infuocati, Max comincia a mostrare qualche segno di irrequietezza. A movimentare il menage dei due pensionati di lusso ci pensa l’arrivo improvviso del redivivo Stan, riuscito finalmente a stanarli dopo sette anni di inseguimento. Mai persuaso del loro effettivo ritiro dalle scene, questa volta Stan è andato a colpo sicuro, perché sa che nelle acque di Paradise Island galleggia una golosissima occasione per Max Burdett: il terzo diamante Napoleone, in esposizione su una nave da crociera attraccata nelle vicinanze dell’isola.

Per distrarre Stan dalle sue manie di inseguimento, Max lo inizia ai piaceri della vita di lusso finendo per diventare suo compagno di gite in barca e di bevute. Intanto, però, comincia a covare dentro di sé una vera e propria ossessione per quel terzo Napoleone che sembra impossibile rubare: proprio la sfida che ci voleva per spezzare la noia del paradiso tropicale. Lola ha intuito tutto e ovviamente non è contenta di questo desiderio “adulterino” che la relega al secondo posto nei pensieri del compagno: del resto la sua strategia di contenimento (lagnarsi continuamente per poi concedersi al momento giusto) ha il fiato corto. La situazione si complica ulteriormente con l’ingresso in scena di un boss locale interessato al diamante (Don Cheadle), e l’insperato reclutamento da parte di Stan di una giovane e seducente poliziotta, desiderosa di avviare la sua carriera con l’arresto del principe dei ladri. Mentre tra i componenti di questo variegato gruppo si stringono alleanze, amicizie e relazioni di varia natura (la sceneggiatura non lesina sui doppi sensi), Max tesse il suo piano in silenzio, e alla fine sembra vincere ancora una volta… ma conquistare il terzo Napoleone non sarà così semplice e indolore. 

Sullo sfondo di sensuali panorami da cartolina, fotografati dalla mano esperta di Dante Spinotti, si consuma uno svogliato polpettone giallorosa, cullato da un blando ritmo “da crociera” che raramente concede il brivido dell’action o la vivacità di una buona commedia. La trama è priva di vere invenzioni (non aspettatevi originalità dal doppio colpo di scena finale) e trascurata nei dettagli, i dialoghi spesso suonano imbarazzanti e le interpretazioni si rivelano all’altezza di personaggi insipidi o involontariamente ridicoli.

La luce ruffiana dei tropici non basta a far sentire lo spettatore catapultato in un mondo parallelo: anzi, in questo After the sunset ogni cosa sembra frutto di una forzatura, e in ciò pesa probabilmente la scarsa convinzione da parte di tutti: sceneggiatore, regista, attori. È difficile ipotizzare, insomma, che il film aggiunga un qualche tassello all’immaginario del genere, o che lo troveremo citato nei prossimi action movies di ispirazione bondiana.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale After the Sunset
Paese USA
Etichetta
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