PINOCCHIO DI GUILLERMO DEL TORO
Uno spirito del bosco dà vita al burattino Pinocchio e lui si trova a scoprire le belle e le brutte cose del nostro mondo: il rapporto con il babbo, l’autorità fascista che lo vuole preparare alla guerra, la vita breve e l’immortalità. Un racconto per ragazzi con molti, profondi messaggi. Su Netflix
Ai tempi della Grande Guerra, in un piccolo paese italiano, Geppetto è un falegname che vive con il suo amato figlio, Carlo, di dieci anni, dopo che la moglie è morta. Geppetto vive del figlio e per il figlio ma un giorno il piccolo muore a causa di una bomba lanciata da un aereo nemico. Geppetto non sa darsi pace, si reca continuamente a piangere sulla sua tomba. Passano gli anni e una sera, disperato e ubriaco, abbatte il pino che lui stesso aveva piantato accanto alla tomba e con quel legno costruisce un pupazzo di legno. Mentre Geppetto dorme ancora, appare lo spirito del bosco che ha ascoltato le invocazioni del padre disperato e dà la vita al pupazzo, imponendogli il nome di Pinocchio. Sebastian, il grillo parlante che è presente alla scena, riceve anch’egli una promessa: potrà ottenere dallo spirito tutto quello che vorrà se riuscirà a far diventare Pinocchio un bravo bambino. Quando Geppetto si sveglia dopo la sbornia, non riesce a credere che il burattino si sia animato e che lo chiami babbo e desidera solo mandarlo via…
Valori Educativi
L’amore filiale, l’amicizia, vengono costruiti giorno per giorno, cercando di fare il bene dell’altro. I comportamenti di un giovane non debbono venir imposti con autorità ma la formazione si realizza lasciando che emerga liberamente la sua personalità
Pubblico
10+Qualche scena minacciosa e la morte di Pinocchio potrebbero impressionare i più piccoli
Giudizio Artistico
Ottimo impiego della tecnica della stop-motion, sceneggiatura ben costruita; qualche incompletezza nella definizione della personalità del grillo parlante
Cast & Crew
Our Review
Nel recensire il Pinocchio (2022) realizzato in live motion della Disney+, con Tom Hanks come Geppetto e Robert Zemeckis come regista, ci eravamo meravigliati dell’affollamento che si è formato, sulle piattaforme in streaming, per le diverse versioni che sono state realizzate di questo classico dell’’800. Diciamo subito che il Pinocchio di Guillermo del Toro si pone a un palmo di altezza sopra a quello di Disney+. Non certo per l’adesione all’originale ma perché il prodotto Disney+ copia (male) la bella versione del ’40 in cartoni animati della stessa casa con un principale, modesto, obiettivo: far diventare Pinocchio (anche lui!) un inno all’ inclusione del “diverso” mentre il lavoro di Guillermo del Toro tratta temi profondi come la morte e l’eternità, il senso da dare alla vita, l’oppressione autoritaria, l’amicizia, il sacrificio per amore, l’essere se stessi a dispetto di tutti i modelli che ci vengono proposti.
Pinocchio, appena è stato animato, scopre le tante meraviglie di un mondo a lui totalmente sconosciute ma è sempre allegro: balla, canta e assilla il babbo Geppetto con mille domande. Veniamo così a scoprire, assieme a lui, come si svolgeva la vita di questo piccolo paese e scopriamo che è gestito da due autorità alle quali tutti gli abitanti fanno riferimento: il parroco e il potestà (il fascismo si è ormai consolidato in tutta Italia). Geppetto è proprio l’uomo di quel tempo, e se ogni domenica si reca in chiesa per la Messa, è anche pronto a confermare a Pinocchio: “Tutti noi dobbiamo rispettare la legge, che ci piaccia o no”. Sono proprio le due autorità del paese che, allarmate dall’ingenuità pericolosa di questo insolito legno parlante, invitano Geppetto a mandarlo a scuola. Come prevedibile, Pinocchio non andrà mai a scuola e da questo punto in poi iniziano le sue avventure, conteso dal conte Volpe, che gestisce un circo ambulante e lo ingaggia come burattino parlante ottenendo lauti guadagni e dal potestà stesso che una volta accortosi che Pinocchio non può morire, decide di impiegarlo come soldato modello nella guerra che è appena iniziata. Il racconto sviluppa ad alcune tematiche portanti. La prima è che non c’è nessuna amicizia, affetto, che possa considerarsi preconfezionato ma va costruito giorno dopo giorno quando si riconosce l’altro per quello che è veramente. Geppetto non ha nessun affetto per quella marionetta animata, perché lui voleva rivedere in lui suo figlio Carlo, ma questo è impossibile; solo quando conoscerà quanto sia diventato buono e maturo Pinocchio, inizierà ad amarlo per quello che è e non per quello che avrebbe desiderato. Anche riguardo al rapporto fra Pinocchio e Lucignolo, il figlio del podestà, i due si scopriranno amici solo quando Lucignolo inizierà a riconoscersi per quello che è veramente e non secondo il modello che gli impone il padre. Perfino la scimmia spazzatura, umile e ubbidiente servitore del conte Volpe, avrà il suo momento di ribellione per difendere quel Pinocchio che aveva cominciato ad ammirare.
Un altro tema portante è quello della vita e della morte. Pinocchio muore più volte ma per lui vuol dire solo trovarsi di fronte a un altro spirito, sorella dello spirito del bosco, che lo tiene nello spazio dell’eternità solo per il tempo necessario a una clessidra della vita di svuotarsi e tornare così nel mondo dei vivi. E’ questa l’occasione, per Guillermo del Toro, per esternare alcune sue riflessioni. L’eternità, ci dice il regista, non ha nessun particolare valore ma viene semplicemente vista come la nostra vita terrena che non si estingue mai: “Tu hai un terribile fardello -dice lo spirito a Pinocchio – perché la vita può recare grande sofferenza e la vita eterna può recare eterna sofferenza”. “L’unica cosa che rende la vita umana preziosa è la sua brevità”. E infine il motivo che deve rende prezioso ogni istante della vita di Pinocchio: “Tuo padre morirà: ogni momento condiviso con lui potrebbe essere l’ultimo”.
Ma allora possiamo dire che Guillermo del Toro è stato fedele all’opera originale? Alla trama sicuramente no ma possiamo affermare che ha mantenuto lo stesso fine, aggiornandolo , cioè quello di un racconto di formazione secondo un concetto di bene che è stato aggiornato al tempo dell’oggi. Per il testo di Collodi la lettura più accreditata è quella di un Pinocchio che matura sbagliando, seguendo la figura di un padre lavoratore onesto (Geppetto) e di una mamma amorevole pronta a curarlo (la Fata Turchina) con l’aiuto della voce della coscienza Il grillo) e sotto il controllo costante della legge (i carabinieri), in linea con la morale della società borghese e industriale di fine Ottocento. In questa versione del 2022 ciò che veramente conta è seguire un percorso di crescita che metta in luce, in piena libertà, ciò che si è veramente, opponendosi alle tante strutture autoritarie che vogliono costringerti a seguire modelli pre-confezionati. Ma viene anche confermata una verità senza tempo: quella secondo la quale il vero amore e l’amicizia si possono manifestare attraverso il sacrificio personale a favore dell’altro.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Etichetta | FamilyVerde |
---|---|
Paese | USA FRANCIA MESSICO |
Tipologia | Film |
Titolo Originale | Guillermo del Toro's Pinocchio |
There are no reviews yet.