NONNO QUESTA VOLTA E’ GUERRA

“Se, nel corso infinito degli umani eventi, una persona ruba la camera da letto di un’altra persona, non c’è altra scelta se non la guerra”. E’ questo il bigliettino che Peter fa passare sotto la porta della camera del nonno, decisamente influenzato dai suoi recenti studi sulla Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti.  Si tratta sicuramente di un film familiare che cerca soprattutto di far ridere (e ci riesce), ponendo in serie gag e sketch sempre più catastrofici. Il nonno accetta questa insolita sfida, pur sapendo che la guerra vera (lui l’ha vissuta) è qualcosa di brutto dove soffrono sia vincitori che vinti (e non tarda a dirlo al nipotino), forse perché è un modo per interagire con lui e conoscerlo meglio. Gli altri componenti della famiglia fanno da simpatica cornice intorno a questa battaglia insolita: una dolce e comprensiva mamma; un padre che ha antichi rancori con il suocero perché lo incolpa di aver accettato un lavoro impiegatizio senza aver coltivato fino in fondo i suoi sogni; l’adolescente Mia, pizzicata spesso assieme al suo ragazzo, con il quale avrebbe dovuto invece studiare e la magnifica piccola Jennifer, tanto gentile con il nonno.

Ma il conflitto si allarga e se Peter è spalleggiato dai suoi compagni di scuola, anche Ed ha il sostegno di due amici di vecchia data, Jerry e Danny, anche se entrambi un po’ malconci.

Alla fine si arriverà immancabilmente al lieto fine nel più ovvio dei modi: il nonno cerca di farsi conoscere dal nipote, mostrandogli le case che lui, come architetto ha progettato e mostrandogli com’è piacevole starsene su una barca a pescare, un’ottima occasione per aprirsi e parlare fra loro in piena tranquillità.

Il film può esser considerato educativo? Sembra in effetti che il film voglia più intrattenere che educare. Appare comunque molto chiaro che la guerra non è mai una soluzione e fa solo del male a entrambi i contendenti. Molto bella una delle scene finali, quando Peter si pente amaramente di aver dato fastidio al nonno. Emerge inoltre in modo chiaro  l’importanza dell’esperienza dei nonni per l’educazione dei nipoti. Qualcosa di fastidioso resta comunque sottotraccia: il vedere un nonno e un nipote che si combattono fra loro e i frequenti casi di bullismo che avvengono a scuola da parte dei “grandi” nei confronti delle matricole. Alla fine, questo problema viene risolto all’americana: se tu usi la tua forza, qualcun altro userà la forza contro di te.