Stefano, suona senza molta convinzione in una band in localini off di Roma. Il successo che tanto attendeva non è arrivato, la sua ragazza lo ha tradito. Decide che è il momento di concedersi una pausa andando a trovare la sua famiglia, a Rimini. Ben presto si accorge però che invece di venir consolato, si dovrà preoccupare degli altri: suo fratello Alberto sta mandando in bancarotta l'azienda di famiglia, la sorella ha abbandonato l'università per lavorare con i delfini dell'acquario, la madre ha un terribile segreto da confessargli....
Le vite di Vittorio (industriale separato), Lele (marito e padre di due figli), Piero (universitario che si ritroverà di fronte alla gravidanza inattesa della fidanzata), Adam (figlio ribelle di Vittorio), Filippo (spregiudicato consulente finanziario), Venezia (operaio condannato alla panchina) e Mina (il diminutivo del personaggio interpretato da Giuseppe Battiston, anche voce narrante del film), sono molto diverse, ma unite e ritmate da un’unica passione, il calcetto, su cui riversano le energie (e le frustrazioni) di un quotidiano non proprio idilliaco, ognuno secondo il suo carattere
Agata è una libraia di mezza età che parla e sogna come i libri che legge e sognando si innamora di un ragazzo sposato più giovane di lui. Suo fratello Gustavo, sicuro ed affermato architetto, si scopre figlio abbandonato di una contadina del Comacchio. Ines, sua moglie, che conduce una trasmissione di cuori infranti, avrebbe tanto bisogno di qualcuno che rimettesse a posto il suo. Romeo gira per i paesi con un macchinone carico del suo campionario di vestiti e non può fare a meno di tradire continuamente sua moglie che è rimasta paralizzata in un incidente forse per colpa sua...
Il coriaceo Mario esce dopo sette anni di galera e si trova ad affrontare le minacce dei suoi ex complici che vogliono la loro parte della refurtiva per cui lui è andato in cella. Mario, però, li prende in contropiede e, grazie all’aiuto di Patrick, suo fratello sacerdote, si nasconde in un paesino tra le montagna dell’Alvernia. Qui, scambiato per il nuovo parroco, Mario applica i suoi metodi non certo ortodossi per risolvere i problemi dei parrocchiani, ma la resa dei conti con i delinquenti che lo cercano è dietro l’angolo.
Luca lavora come medico in un ospedale d'emergenza in una zona isolata del Kenya ed affronta ormai da anni con coraggio con pochi mezzi e un esiguo staff di infermieri, le tante emergenze della popolazione locale. Mario, suo amico dai tempi dell'università, affermato chirurgo romano, decide di raggiungerlo per trascorrere un po' di tempo con il vecchio amico. Dopo poche settimane li raggiunge anche Ginevra, moglie di Mario. Il suo arrivo risveglia in Luca la passione di un tempo verso la donna e la situazione si complica ulteriormente quando Mario viene informato che dopo la sua partenza gli sono stati notificati due avvisi di garanzia...
Subito dopo aver individuato i componenti di una banda di rapinatori tra i pescatori di tonni di un’isoletta del Sud Italia, un commissario di polizia registra l’inspiegabile sparizione del loro capobanda. S’insospettisce quando, andato a interrogare la giovane moglie Olivia di prima mattina, trova a farle compagnia Gilda, una nota prostituta del paese, e Crocetta, timida e scontrosa impiegata della tonnara. Mai queste tre donne erano state viste insieme. Come mai, proprio in concomitanza della sparizione del bandito, iniziano a fare sempre più spesso comunella? Ohibò, qui gatta ci cova.
Carlotta, detta Caro, nell'estate del suo tredicesimo anno, ha ricevuto il suo primo bacio. Ora che inizia l'anno scolastico e si ritrova con le sue inseparabili amiche, Clod e Alis, l'argomento ricorrente è: "come sarà la prima volta? Quando avverrà?". Nel dubbio va in giro per le librerie a documentarsi e proprio mentre sta ascoltando un disco vede un ragazzo molto carino, Massi, che la ricambia con un sorriso; potrebbe essere lui il ragazzo da mettere in testa alle sue classifiche...
Per lavoro Enrico Giusti convince dirigenti incompetenti e irresponsabili a dimettersi prima che mandino in rovina le imprese che gestiscono. Un giorno si trova costretto ad ospitare e aiutare la ex-fidanzata straniera di suo fratello. Intanto gli viene affidato il compito di impedire che due adolescenti, orfani di una coppia di imprenditori di alto livello, diventino dirigenti di un gruppo industriale d’importanza nazionale
Il film appare all'inizio poco definibile, in bilico fra una melanconica analisi sociologica di giovani in perenne stato di precariato prefallimentare, una commedia sulle nuove dinamiche familiari o un'analisi sull'evoluzione politica ed economica del Nord padano. L'andamento della storia pare inoltre non avere una evoluzione, puntellata com'è di brevi sketch che si susseguono apparentemente senza una direzione. Alla fine del film il giudizio è diverso: si è trattato di un film divertente che con uno stile molto originale, allusivo e delicato ha una sua morale da comunicare.
Lo spaccato di vita romana che ci viene presentato all'incipit del film è alquanto triste. Stefano si esibisce senza convinzione in locali di second'ordine; la rovinosa e ridicola caduta del cantante del gruppo che si è lanciato sul pubblico senza che nessuno lo sorreggesse, la scoperta del tradimento della sua ragazza e una notte passata a dormire in macchina segnano il livello più basso a cui ormai è giunto: non gli resta che rifugiarsi Rimini, a casa dei suoi a per cercare di ritrovare se stesso partendo
dalle radici. In un primo momento si atteggia a colui che viene dalla grande città, colui che si confronta con chi non si è mai affrancato da una realtà di provincia. "Non vi va di andare via? chiede inutilmente e ai tranquilli nipotini, ricordando le sue irrequietezze e la sua fuga giovanile. Ipotizza perfino, lui che é un uomo di mondo e sa vedere quello che quei provinciali non vedono o non osano dire, che sua sorella sia lesbica (ipotesi che si rivelerà senza fondamento). Stefano avrà rapidamente modo di cambiare atteggiamento: i suoi fratelli stanno passando momenti di incertezza esattamente come lui (Alberto, che ha sostituito il padre nella conduzione della fabbrica, ha finito per portarla sull'orlo del fallimento e inoltre sta per separarsi dalla moglie). Anche la madre trattiene un peccato di gioventù che vorrebbe ormai confessare . "Non era meglio quando ci dicevamo delle bugie?" esclama Stefano al momento della rivelazione, in una delle sequenze più spassose del film.
I tre fratelli sapranno gradualmente trovare un sostegno reciproco e un affiatamento quale non avevano conosciuto dal tempo in cui erano
ragazzi. Il pregio del film è proprio questo: far emergere valori morali senza nè essere moralista nè ingenuo, raccontandoci una storia quasi in punta di piedi, attraverso la forma di una comicità leggera e salutare. I problemi aziendali stanno per risolversi, la moglie di Alberto sta facendo gesti chiari di avvicinamento e Stefano riprende la chitarra con maggior convinzione e determinazione. La figura forse più affascinante è quella del padre: abbandonato il lavoro per motivi di salute, passa le giornate giocando a golf e pare essere colui al quale è meglio non raccontare niente per non venire impressionato. Sarà invece proprio lui che riprendendo contatti con le persone giuste saprà con discrezione rimettere le cose a posto, senza far pesare sui figli alcun giudizio negativo. In un incontro con Stefano gli consiglia, ora che le cose si stanno mettendo a posto, di tornare a fare quello per cui si sente portato: suonare. Stefano, gli dice "grazie!" e quando il padre gli chiede "per che cosa?" lui risponde "niente" E' difficile in effetti spiegare come quel padre con il solo esempio ha saputo essere la guida forte ma discreta della famiglia (ma anche per aver mantenuto per tanti anni un segreto che avrebbe turbato Stefano). Il salto che Stefano, nella sequenza finale simmetrica a quella iniziale, ritenterà sul pubblico venuto ad ascoltarlo, sarà il simbolo della fiducia che suo padre è riuscito a ridargli. Tutti bravi gli attori ma la comicità rarefatta della storia sembra ritagliata esattamente sulla mimica mobilissima di Mastrandrea.
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