MOLOKAI – L’ISOLA MALEDETTA

1959104 minTutti Ispirazione CristianaMissione, Uomini e Donne di Chiesa

La storia e la missione di Joseph de Veuster, da tutti conosciuto come San Damiano de Veuster, missionario volontario sull’isola di Molokai dove erano segregati i cittadini hawaiani malati di lebbra. Il film è disponibile su Youtube.

Molokai è un’isola dell’arcipelago hawaiano, nel pacifico, in cui sono esiliati i malati di lebbra alla fine del 1800. È lì che un giovane e volenteroso missionario, spinto da un grandissimo amore verso chi è solo, malato e abbandonato decide di trasferirsi per annunciare il Vangelo. Padre Damiano, pur trovandosi solo senza alcun mezzo e senza nessun aiuto, grazie al suo temperamento dolce e carico di buon umore, riesce a vincere la diffidenza di chi, abbandonato, crede che non vi possa essere nessuna speranza. La sua opera permette, a chi è in attesa della dolorosa morte causata dalla lebbra, di riscoprire, in quello che era considerato “l’inferno sulla terra”, un angolo di paradiso dove poter vivere e costruire rapporti di amicizia veri e pieni di umanità.


Valori Educativi



Carità, speranza, un invito alla donazione agli altri e all’attenzione verso ogni essere umano soprattutto se solo, abbandonato e malato. Coraggio e tenacia. Dedizione. Sacrificio. Amicizia. Malattia.

Pubblico

- Nessuno -

Utilizzabile in occasione di cineforum per discutere e comprendere il senso della carità e della speranza. Film è adatto a tutti.

Giudizio Artistico



Film del 1959, in bianco e nero, genere biografico, diretto da Luis Lucia, con Roberto
Camardiel e Javier Escrivá. È uno dei primi film entrati a far parte della Filmoteca
Vaticana. L’interpretazione del protagonista è ottima, il film ha un ritmo serrato, una
fotografia notevole per il tempo, con una colonna sonora di grande efficacia non ha
momenti di stanchezza ma la voice over risente dello stile retorico del tempo. Il film porta
alla ribalta un tema sottaciuto per i tempi, quello dei missionari che si immolavano per
aiutare il prossimo fino alla morte, raccontando una storia vera anche se poco nota.

Cast & Crew

Javier Escrivà

Padre Damiano

Regia

Sceneggiatura

Our Review

«Scendere su quell’isola è condannarsi per tutta la vita» dice il capitano della nave a padre Damiano che sta per approdare sull’isola dei malati di lebbra: «oppure è salvarsi per un periodo ancora più lungo» è la risposta del giovane missionario.

Molokai, l’isola maledetta è la storia di Joseph de Veuster, definito il più grande belga di tutti i tempi. Un uomo che per volontà di servire il Dio presente in ogni uomo decide di portare avanti la sua missione su un’isola considerata da tutti “l’inferno sulla terra”.

Il solo pensiero di Molokai spinge alla disperazione e al suicidio preferito all’esilio su un’isola dove sembra impossibile poter vivere.

Pensare ad una esistenza in un luogo dove la speranza, unica ragione che tiene in vita ogni essere umano, è del tutto assente, può portare alla disperazione più nera.

Nessuno che abbia contratto il morbo è escluso dall’esilio forzato: uomini, madri, mogli, bambini, malati mentali incapaci di badare a sé stessi e considerati mine vaganti per la loro malattia. E, come succede nelle situazioni in cui la paura è cattiva consigliera, si arriva al punto di commettere l’errore di portare a Molokai anche chi non ha contratto la malattia.

I malati sono trascinati su una zattera che ricorda solo in parte i viaggi della speranza di chi proviene dall’altra sponda del Mediterraneo: in questo caso, però, è un viaggio di disperazione. Una disperazione che genera cattiveria e spinge a maledire chi ha il triste compito di traghettare i contagiati a Molokai.

Il film aiuta a ricordare che ogni malato è sempre e comunque, innanzitutto, un essere umano che, nel momento della prova, avverte tutto il peso della solitudine e dell’abbandono, forma peculiare della povertà.

Non a caso, il comandante della nave, rivolgendosi al militare addetto alla sorveglianza, gli ricorda che «sono esseri umani». E questi risponde: «Sono carogne». E si sente replicare: «Se fosse come dice lei non varrebbe la pena che qualcuno sacrificasse tutto per loro» …e padre Damiano fa proprio questo. Sacrifica tutto per loro.

Per questo il suo sacrificio, consumato nella sovrabbondanza della carità, è capace di mettere un argine all’odio.

Il film trasmette la grandezza di questo santo e, allo stesso tempo, pur raccontando una vita straordinaria, non si esime dal mettere a nudo le difficoltà umane che affiorano dal cuore dell’uomo-Damiano: la profonda delusione sperimentata dinanzi al rifiuto della commissione di igiene di ascoltarlo e aiutarlo nell’assistenza dei malati, oppure la paura della solitudine nel caso in cui anche lui avesse contratto la malattia: «i miei malati hanno me, io non ho nessuno…» confida il sacerdote al suo superiore.

Molokai è anche un invito all’ascolto della coscienza personale. Quando padre Damiano chiede a Daniele, uno dei primi compagni sull’isola, di accompagnarlo alle caverne lui gli fa capire che per fare il bene bisogna seguire, obbedendo, la voce della propria coscienza che spinge sempre ad andare incontro all’altro, in soccorso dell’altro, a costo della propria esistenza.

Non sono poche le scene toccanti del film: quando prende in braccio il bambino di una donna morente, ad esempio, oppure il momento in cui confessa i suoi peccati dalla barca adiacente al battello per evitare di contagiare il confessore: scene di una straordinarietà unica.

Il senso della santità sta nella capacità di conquistare l’immortalità dinanzi al mondo intero e padre Damiano ne è uno straordinario esempio. Come straordinaria la capacità di conquistare alla sua opera anche chi, sin dall’inizio, si mostra ostile alla sua opera caritativa.

Il film, famoso tra gli esperti di cinema religioso, tocca attualissime tematiche di bioetica (malattia, sofferenza, cura, dignità del malato) e mostra come il riconoscimento della dignità dell’essere umano sia la chiave per ottenere e far gustare quella “qualità della vita” di cui oggi tanto si dibatte.

Autore: Enzo Vitale

Details of Movie

Etichetta
Paese Spagna
Pubblico
Tematiche (generale)
Tematiche-dettaglio
Tipologia
Titolo Originale Molokai, la isla maldita
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Users Reviews

  1. Gege

    Un film dai grandi contenuti che l’autore è riuscito ampliamente a descrivere invogliando alla visione. Andare incontro a chi soffre è indubbiamente un grande atto di Carità. In san Damiano questa virtù raggiunge livelli così straordinari da portarlo a dimenticare completamente se stesso per il bene altrui. Bella la sottolineatura dell’autore riguardo alla fragilità umana che emerge in Damiano di fronte alla possibilità di sperimentare la solitudine in caso di contagio. Anche il più santo resta comunque un uomo con le sue debolezze.

    10.0 rating

    Un film dai grandi contenuti che l’autore è riuscito ampliamente a descrivere invogliando alla visione. Andare incontro a chi soffre è indubbiamente un grande atto di Carità. In san Damiano questa virtù raggiunge livelli così straordinari da portarlo a dimenticare completamente se stesso per il bene altrui. Bella la sottolineatura dell’autore riguardo alla fragilità umana che emerge in Damiano di fronte alla possibilità di sperimentare la solitudine in caso di contagio. Anche il più santo resta comunque un uomo con le sue debolezze.

  2. Rosaria

    Dopo aver letto la recensione del film Molokai ho voluto immergermi nella pellicola per cogliere tutti gli insegnamenti di un uomo come S. Damiano di Veuster, il quale ha saputo vivere concretamente l’Amore per il prossimo testimoniando la credibilità della Chiamata ad essere un Alter Christus.
    Vedere un film del genere dà valore al Tempo che ci viene gratuitamente donato…
    Grazie!

    10.0 rating

    Dopo aver letto la recensione del film Molokai ho voluto immergermi nella pellicola per cogliere tutti gli insegnamenti di un uomo come S. Damiano di Veuster, il quale ha saputo vivere concretamente l’Amore per il prossimo testimoniando la credibilità della Chiamata ad essere un Alter Christus.
    Vedere un film del genere dà valore al Tempo che ci viene gratuitamente donato…
    Grazie!

  3. ROSSELLA

    Da appassionata di film e cinema, ho conosciuto questo sito, dove mi piace leggere le trame e le recensioni . Mi piace approfondire e spesso sono incuriosita da una buona recensione, l’autore Enzo Vitale riesce sempre a stuzzicare la mia curiosità. E anche con questa recensione ci è riuscito. Questo film non l’ ho visto ancora , ma sarà mia cura farlo subito

    8.0 rating

    Da appassionata di film e cinema, ho conosciuto questo sito, dove mi piace leggere le trame e le recensioni . Mi piace approfondire e spesso sono incuriosita da una buona recensione, l’autore Enzo Vitale riesce sempre a stuzzicare la mia curiosità. E anche con questa recensione ci è riuscito. Questo film non l’ ho visto ancora , ma sarà mia cura farlo subito

  4. VINCENZO

    Il film è un po datato e siamo in pochi ad averlo visto. Ma la recensione dell’autore Vitale ci consente di apprezzare ancora di più la visione del film, e l’importanza di certi valori .Belle le parole ” Pensare ad una esistenza in un luogo dove la speranza, unica ragione che tiene in vita ogni essere umano, è del tutto assente, può portare alla disperazione più nera.” Mi fanno riflettere e credo che il luogo più che fisico dovrebbe essere interiore .

    8.0 rating

    Il film è un po datato e siamo in pochi ad averlo visto. Ma la recensione dell’autore Vitale ci consente di apprezzare ancora di più la visione del film, e l’importanza di certi valori .Belle le parole ” Pensare ad una esistenza in un luogo dove la speranza, unica ragione che tiene in vita ogni essere umano, è del tutto assente, può portare alla disperazione più nera.” Mi fanno riflettere e credo che il luogo più che fisico dovrebbe essere interiore .

  5. Franco

    Complimenti all’autore Enzo Vitale per il contenuto della recensione. Un film, se pur “datato” è ricco di valori da cui trarne spunti di riflessioni.

    10.0 rating

    Complimenti all’autore Enzo Vitale per il contenuto della recensione. Un film, se pur “datato” è ricco di valori da cui trarne spunti di riflessioni.

  6. Piera

    Un’esempio eroico di Carità e di dono di sé quello che emerge dalla vita di questo giovane missionario che pone al centro dei suoi interessi i più deboli, i più fragili, chi ha smesso di vivere ancora prima di morire. E torna la vita, la Speranza in quell’isola che da luogo di dolore, di solitudine, di morte si trasforma in un Paradiso dove si respirano i sentimenti più belli quali l’Amicizia, la condivisione, la gioia nel servire i bisognosi.
    La capacità dell’autore di evidenziare ogni aspetto del film sia dal punto di vista umano che spirituale, dà una visione chiara e completa del messaggio in esso contenuto.
    Ottima recensione! Grazie.

    10.0 rating

    Un’esempio eroico di Carità e di dono di sé quello che emerge dalla vita di questo giovane missionario che pone al centro dei suoi interessi i più deboli, i più fragili, chi ha smesso di vivere ancora prima di morire. E torna la vita, la Speranza in quell’isola che da luogo di dolore, di solitudine, di morte si trasforma in un Paradiso dove si respirano i sentimenti più belli quali l’Amicizia, la condivisione, la gioia nel servire i bisognosi.
    La capacità dell’autore di evidenziare ogni aspetto del film sia dal punto di vista umano che spirituale, dà una visione chiara e completa del messaggio in esso contenuto.
    Ottima recensione! Grazie.

  7. Mariastella

    Lo scopo di una buona recensione è, come tutti sappiamo, quello di far capire, a chi la legge, se il film potrebbe piacere o meno dando un’opinione originale e senza svelare troppo del film, creando una certa curiosità invogliando il lettore a guardare il film. In questo preciso caso, il creatore della recensione, Enzo Vitale, riesce ad instillare questa sana curiosità per il film perché riesce a mettere in evidenza alcune virtù come la carità, l’ascolto della coscienza, la generosità del donarsi all’altro, la capacità di fare il Bene, il farsi Santi. Questa recensione mi ha convinta a guardare il film. Ringrazio per questo l’autore della stessa

    10.0 rating

    Lo scopo di una buona recensione è, come tutti sappiamo, quello di far capire, a chi la legge, se il film potrebbe piacere o meno dando un’opinione originale e senza svelare troppo del film, creando una certa curiosità invogliando il lettore a guardare il film. In questo preciso caso, il creatore della recensione, Enzo Vitale, riesce ad instillare questa sana curiosità per il film perché riesce a mettere in evidenza alcune virtù come la carità, l’ascolto della coscienza, la generosità del donarsi all’altro, la capacità di fare il Bene, il farsi Santi. Questa recensione mi ha convinta a guardare il film. Ringrazio per questo l’autore della stessa

  8. Giada Maria Montalto

    A volte si pensa che qualcosa perché è “antica” è da considerarsi noiosa. Questa cosa può accadere spesso anche con i film in bianco e nero.
    Non conoscevo la storia di san Damiano da Vesteur eppure in questo film è spiegata molto bene. È un film, per l’appunto, in bianco e nero. Eppure molto attuale! Richiama al coraggio e al desiderio di salvare il prossimo.
    Emerge in particolar modo la virtù della generosità di padre Damiano, del metter al primo posto il prossimo a costo di sacrifici e difficoltà.
    La figura San Damiano mi ha fatto tornare alla mente il vero e principale ruolo del Sacerdote e cioè quello di PORTARE CRISTO non solo a quelli che ce l’hanno (cosa che può risultare semplice!), ma soprattutto a chi non lo ha mai conosciuto, a chi non è ha mai sentito parlare, a chi appartiene a un’altra religione.
    San Damiano di Vesteur, pur in un’isola vista dal mondo come “maledetta” (poiché luogo in cui venivano portati a morire i malati di lebbra), ha vissuto appieno la sua vocazione. Ha fatto si che quell’isola diventasse un piccolo Paradiso, perché come può non essere considerato tale un luogo in cui la gente -nonostante sia moribonda e si trovi di fin di vita- chiede continuamente i Santi Sacramenti?

    Che i sacerdoti possano avere come guida san Damiano di Vesteur, il quale non ha avuto paura di restare nascosto, ma fortificandosi con la Grazia di Dio, e toccando con mano la malattia, a costo di essere disposto a morire, ha PORTATO CRISTO fino alla fine della sua vita.
    San Damiano di Vesteur rinfranca gli animi dei cattolici vacillanti e timorosi; in particolar modo quelli dei sacerdoti!

    10.0 rating

    A volte si pensa che qualcosa perché è “antica” è da considerarsi noiosa. Questa cosa può accadere spesso anche con i film in bianco e nero.
    Non conoscevo la storia di san Damiano da Vesteur eppure in questo film è spiegata molto bene. È un film, per l’appunto, in bianco e nero. Eppure molto attuale! Richiama al coraggio e al desiderio di salvare il prossimo.
    Emerge in particolar modo la virtù della generosità di padre Damiano, del metter al primo posto il prossimo a costo di sacrifici e difficoltà.
    La figura San Damiano mi ha fatto tornare alla mente il vero e principale ruolo del Sacerdote e cioè quello di PORTARE CRISTO non solo a quelli che ce l’hanno (cosa che può risultare semplice!), ma soprattutto a chi non lo ha mai conosciuto, a chi non è ha mai sentito parlare, a chi appartiene a un’altra religione.
    San Damiano di Vesteur, pur in un’isola vista dal mondo come “maledetta” (poiché luogo in cui venivano portati a morire i malati di lebbra), ha vissuto appieno la sua vocazione. Ha fatto si che quell’isola diventasse un piccolo Paradiso, perché come può non essere considerato tale un luogo in cui la gente -nonostante sia moribonda e si trovi di fin di vita- chiede continuamente i Santi Sacramenti?

    Che i sacerdoti possano avere come guida san Damiano di Vesteur, il quale non ha avuto paura di restare nascosto, ma fortificandosi con la Grazia di Dio, e toccando con mano la malattia, a costo di essere disposto a morire, ha PORTATO CRISTO fino alla fine della sua vita.
    San Damiano di Vesteur rinfranca gli animi dei cattolici vacillanti e timorosi; in particolar modo quelli dei sacerdoti!

  9. Marco

    Ho rivisto questo film un po’ di anni fa e l’ho rivisto con piacere.
    Grazie anche per questa segnalazione… a molti i film in bianco e nero non attirano tanto, anzi, c’è una vera e propria repulsione.
    Alcuni però sono veri e propri capolavori come la vita di quest’uomo di Dio.
    Grazie!

    10.0 rating

    Ho rivisto questo film un po’ di anni fa e l’ho rivisto con piacere.
    Grazie anche per questa segnalazione… a molti i film in bianco e nero non attirano tanto, anzi, c’è una vera e propria repulsione.
    Alcuni però sono veri e propri capolavori come la vita di quest’uomo di Dio.
    Grazie!

  10. Terry

    Quando si è indecisi sulla scelta di un film da guardare, risulta importante leggerne le recensioni perché aiutano a comprendere ed apprezzare meglio il film. È ciò che è accaduto a me per quanto riguarda il film:” Molokai”. Ne avevo sentito parlare, ma non mi ero ancora decisa a guardarlo.
    È grazie alla lettura della recensione altamente curata dell’autore Enzo Vitale che mi ha convinta a guardarlo. Con grande precisione, l’autore non tralascia nessun dettaglio. Descrive un aspetto fondamentale, e cioè “l’amore per il prossimo” incarnata da padre Damiano.
    Invito tutti a guardare questo meraviglioso film.

    10.0 rating

    Quando si è indecisi sulla scelta di un film da guardare, risulta importante leggerne le recensioni perché aiutano a comprendere ed apprezzare meglio il film. È ciò che è accaduto a me per quanto riguarda il film:” Molokai”. Ne avevo sentito parlare, ma non mi ero ancora decisa a guardarlo.
    È grazie alla lettura della recensione altamente curata dell’autore Enzo Vitale che mi ha convinta a guardarlo. Con grande precisione, l’autore non tralascia nessun dettaglio. Descrive un aspetto fondamentale, e cioè “l’amore per il prossimo” incarnata da padre Damiano.
    Invito tutti a guardare questo meraviglioso film.