ANNI FELICI
Roma 1974. Guido è un artista d’avanguardia che vive come imperativo l’idea di essere provocatorio e anticonvenzionale, nella vita e nell’arte. Ama sua moglie Serena e i due figli, Dario e Paolo, di 10 e 5 anni, ma non evita di tradire la prima con le belle modelle con cui lavora, e di tenere i secondi al riparo solo il minimo indispensabile dai disordini di una vita sregolata. All’indomani di una mostra d’arte contemporanea milanese, dove Guido ottiene cattive recensioni per una sua performance che vorrebbe essere provocatoria ma che risulta solo ridicola, la coppia va in crisi. Guido incolpa Serena di averla voluta seguire a tutti i costi, deconcentrandolo. Serena, intanto, si lascia affascinare dagli umori femministi che circolano nel mondo dell’arte e accetta di seguire la gallerista Elke, con i bambini, in una vacanza in Provenza per sole donne. Quando Serena torna in Italia, è cambiata. La famiglia esplode, poi si ricompone, tra gioie e dolori, tutto sotto gli occhi dei due bambini, incolpevoli testimoni di uno stravolgimento dei costumi in un Paese che sta cambiando.
Guido, un artista d’avanguardia che cerca sempre di essere provocatorio e anticonvenzionale, è accompagnato dalla moglie e dai due figli. Ma il caos emotivo in cui vivono non arriva mai a spezzare la famiglia
Valori Educativi
La famiglia non come un luogo stabile ma almeno come un porto a cui continuamente tornare; i figli sono costretti ad essere testimoni della vita disordinnata dei genitori
Pubblico
18+ Scene sensuali a contenuto lesbico, scene di nudoGiudizio Artistico
Ottima fattura del film da un punto di vista tecnico; Kim Rossi Stuart è forse il miglior attore italiano della sua generazione; Micaela Ramazzotti non è mai stata così brava
Cast & Crew
Regia
Daniele Luchetti
Sceneggiatura
Sandro Petraglia
Stefano Rulli
Caterina Venturini
Daniele Luchetti
Our Review
Il risultato è un film confusionario ma sincero, che affronta argomenti importanti senza la pretesa di venirne a capo con risposte definitive. Quanto vale l’unità della famiglia quando i sentimenti sono ballerini? Cos’è davvero l’amore tra un uomo e una donna e come lo si nutre? Quanta libertà deve esserci tra un marito e una moglie nel confessarsi i propri pensieri? Sono, queste, solo alcune delle domande a cui il film tenta di dare una risposta, non costruendo un giudizio attraverso un discorso narrativo (benché scrivano la sceneggiatura insieme al regista i fidati e solidissimi Rulli & Petraglia) ma affidandosi a un racconto per certi versi magmatico, ad alta temperatura emotiva. La prima parte procede bene, descrivendo bene lo scontro della spinta del proprio desiderio con l’esperienza del proprio limite. Poi il film s’impantana in una storia di amore lesbico che non aggiunge nulla a ciò che la storia voleva raccontare (e che Luchetti giura di aver inventato, lasciando – e ci mancherebbe altro – sgomenta sua madre, che ha visto nel film la sua alter-ego cinematografica baciare un’altra donna…) e che sembra contemporaneamente un omaggio agli umori degli anni Settanta e un omaggio a quelli odierni.
Al soldo dei fatti raccontati dalla trama, però, fatta salva l’ottima fattura del film da un punto di vista tecnico, i conti non tornano: può creare un certo disagio, infatti, vedere scene in cui i due bambini piccoli coprono le scappatelle del padre su sua richiesta; assistono a una performance artistica in cui il loro padre posa nudo circondato da modelle nude; documentano con una cinepresa il flirtare della loro madre con un’altra donna; ascoltano le confessioni dei loro genitori sui rispettivi tradimenti. È lecito avanzare qualche dubbio sul fatto, come sentiamo dire dal più grande dei due, diventato adulto (che poi sarebbe il regista stesso), che quelli siano stati gli anni migliori e più felici della sua vita, senza che questo caos emotivo e affettivo non abbia avuto ripercussione alcuna sul proprio equilibrio. Siamo contenti per quelle persone che, con trascorsi infantili simili, siano state poi capaci di conciliarsi con il loro passato e trovare serenità (e forse Luchetti è tra questi), tale da poterlo raccontare come se niente fosse. Però, far passare tutto questo come una possibilità tra le tante, da rievocare solo con dolce nostalgia, lascia più di una perplessità.
Con che emozione lascia il film? Ammettiamolo, positiva. Prevale più il sollievo di vedere due sposi che superano la burrasca e si abbracciano con tenerezza che il mal di mare provocato dalla burrasca stessa. il merito è senz’altro anche dei due interpreti principali: Kim Rossi Stuart è forse il miglior attore italiano della sua generazione; Micaela Ramazzotti, nei film diretti da suo marito Paolo Virzì, non è mai stata così brava, né mai così bella.
Autore: Raffaele Chiarulli
Details of Movie
Titolo Originale | Anni Felici |
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Paese | ITALIA |
Etichetta | Non classificato |
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