MAMELI – IL RAGAZZO CHE SOGNO’ L’ITALIA

20244 episodi di 48 min10+   Storia d'ItaliaRisorgimento

Il giovane poeta Goffredo Mameli scrive il canto degli italiani, conosce Mazzini, Garibaldi, partecipa ai moti rivoluzionari del 1948 ha due amori infelici e la sua vita termina troppo presto. Una buona introduzione del Risorgimento per chi non lo conosce, più nello spirito che nel rigore storico. Su Raiplay

Genova, 1847. Goffredo Mameli, figlio di Giorgio, contrammiraglio della marina sarda, ha venti anni, ama comporre poesie e una sera a un ballo incontra la marchesina Geronima Ferretti. Condividono le idee libertarie di Giuseppe Mazzini, leggono insieme il Patto di Alleanza della Giovine Europa, si innamorano perdutamente e decidono di sposarsi. I loro sogni non si avverano perché il tutore di lei, padre Sinaldi, ha programmato un altro matrimonio. Affranto dal dolore, Goffredo diventa amico di Nino Bixio e ritrova, insieme con lui, l’entusiasmo per costituire un’Italia libera e di eguali e si associa alla Società Entelema che raccoglie giovani liguri pronti a combattere. Compone il Canto degli italiani che diventa subito popolare, cantato da tutti durante una manifestazione spacciata per processione al santuario di Oregina. Si reca con altri genovesi della Entelema a Milano, grazie al sostregno finanziario di Raffaele Rubattino. Dopo la delusione per l’armistizio di Salasco torna a Genova ma poi accetta l’invito di Giuseppe Garibaldi di raggiungere Roma dove è scoppiata la rivoluzione dopo che  papa PIO IX aveva lasciato la città. Nel breve tempo nel quale viene istituita la Repubblica Romana, Goffredo conosce Adele Baroffio, una giovane signora sposata che ha deciso di diventare parte attiva della causa repubblicana. Fra i due nasce una forte attrazione ma i francesi e i Borboni sono ormai alle porte di Roma…


Valori Educativi



Il serial ha il valore di un primo avvicinamento, non certo rigoroso, per chi è giovane, al Risorgimento. Non nel dettaglio dei fatti ma almeno nello spirito che animò i giovani di quel tempo. Disturba una certa disinvoltura (oltretutto antistorica) nei rapporti sessuali.

Pubblico

10+

Alcuni rapporti amorosi con nudità parziali

Giudizio Artistico



Il serial racconta con efficacia ciò che si propone: la storia di un giovane poeta che aderisce agli ideali mazziniani: i suoi amori, le sue amicizie, i combattimenti

Cast & Crew

Our Review

Mameli

Un romanzo più su una persona se se un tempo storico

Nelle prime sequenze della serie ascoltiamo la voce di sottofondo di Mameli che cerca di spiegarci la Situazione dell’Europa e dell’Italia del 1847: “dietro una pace apparente due forze sotterranee si combattevano – una per liberare i popoli e l’altra, raccolta intorno a circoli segreti nelle capitali d’Europa, disposta a ogni infamia perché tutto rimanesse com’era”. Impostare in un modo così platealmente manicheo la storia del Risorgimento Italiano, di un periodo così complesso e sfaccettato, vuol dire orientarsi decisamente verso un feuilleton di grandi passioni e con pochi riferimenti alla realtà. Anche Pio IX viene sbrigativamente giudicato come “colui che promette e poi non mantiene” e in questo modo viene saltata a piè pari l’altra idea dell’Italia che si stava formando, quella di una federazione di stati e dell’impossibilità, per un papa universale, di andare contro nazioni cattoliche. Il baricentro della storia sta tutto nella breve vita del giovane Goffredo.
La passione travolgente per Geronima (“insieme fino alla morte”) conclusasi tragicamente nel serial (in un modo non corrispondente a quanto avvenne in realtà) è funzionale ad alzare il livello del romanticismo che coltiva il giovane e che poi trasferirà nel suo celebre inno (“siamo pronti alla morte, l’Italia chiamò”). Partecipiamo assieme a lui alle sue prime esperienze di guerra, addolorato per la morte dei compagni e spaventato per  la rabbia che sale in lui e la voglia di vendicarsi  (in realtà durante l’avventura romana, Mameli aveva già raggiunto il grado di capitano).

Geronima

A ciò occorre aggiungere la piena adesione degli autori alla regola che tutti i romanzieri e gli sceneggiatori conoscono: per raccontare una storia ambientata nel passato, bisogna essere rigorosi riguardo agli avvenimenti salienti della storia ma i protagonisti devono risultare dei giovani con sensibilità contemporanea, pena l’impossibilità di avere successo. È una tecnica che ha sempre adottato Ridley Scott: basterebbe rricordarsi Le crociate e The last Duel dove è presente uno stupro che  viene trattato in logica “Mee too”).

Uno sviluppo “moderno”

Nella nostra miniserie, nel racconto dei due amori che vive Goffredo, è sufficiente l’intesa del primo bacio per passare direttamente in camera da letto: un approccio che possiamo definire “moderno”.  Anche l’accento dato all’importanza del voto alle donne appare sproporzionato ma adatto alla sensibilità di oggi. Appare inoltre superficiale il modo sbrigativo con cui Goffredo e Adele cercano di risolvere il loro problema (lei è già sposata): “introduciamo il divorzio nella costituzione della Repubblica Romana”.

Un racconto “storico” perché romantico

Nonostante tutti questi “se” e “ma” il racconto si può definire “storico”. Lo è in modo non canonico: traspare molto bene  dal racconto lo spirito  di una generazione d’élite (con ci sono istanze popolari) di quel tempo che si nutre degli ideali di Giuseppe Mazzini pronta romanticamente a combattere, anche fino alla morte per essi ma che è anche molto giovane, che ama e che condivide momenti allegri con i suoi compagni.  Il serial ha avuto un buon successo (in prima serata ha oscillato fra il 23% e il 19% di share) ed è piaciuto in particolare ai giovani.

Se vi interessa il tema dell’aderenza ai fatti realmente accaduti potete vedere quanto ha scritto l’Associazione di Storia contemporanea:

L’Associazione di Storia Contemporanea: “Povero Mameli, povera Storia” (vivere.it) L’Associazione di Storia Contemporanea: “Povero Mameli, povera Storia” (vivere.it)

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Paese ITALIA
Tematiche (generale)
Tematiche-dettaglio
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