LA VITA VA COSI’
Un pastore si rifiuta di vendere la propria casa a un’azienda immobiliare che vuole realizzare un polo turistico in una zona incontaminata della Sardegna. Un appassionante dilemma etico per un film sviluppato al rallentatore. In sala
In una incantevole località nel sud della Sardegna, vicino a un mare incontaminato, vive l’anziano pastore Efisio Mulas che ogni mattina porta sulla spiaggia le sue mucche al pascolo. Viene a passare la serata con lui sua figlia Francesca (Virginia Raffaele) e suo figlio con la moglie e i due graziosi nipotini: hanno intenzione di trascorrere con Efisio la notte del capodanno 2000. Intanto a Milano un colosso immobiliare diretto da Giacomo (Diego Abbatantuono) , ha ottenuto la licenza per realizzare un complesso turistico di lusso proprio dove si trova la casa di Efisio, dando per scontato che il pastore, con un generoso risarcimento, finirà per vendere la sua abitazione. Ma così non accade. Efisio vuole restare legato alla terra dei suoi avi e a nulla valgono le offerte sempre più generose né le suppliche, prima cortesi e poi minacciose dei suoi compaesani che per causa sua rischiano di perdere ottime opportunità di lavoro. Solo sua figlia Francesca continua a sostenerlo..
Valori Educativi
Il dilemma etico proposto è sicuramente appassionante ma non prende a nostro avviso, la giusta direzione
Pubblico
TuttiGiudizio Artistico
Il regista Riccardo Milani ci racconta una piccola storia con troppa lentezza ma alla fine, grazie alla singolarità del personaggio del vecchio pastore (un pastore vero) e alla bravura di Virginia Raffaele nella parte di Francesca, il dilemma etico proposto finisce per appassionarci
Cast & Crew
Regia
Riccardo Milani
Our Review

Tutto il film (quasi due ora di durata) ruota intorno a un piccolo episodio: un anziano pastore sardo si rifiuta di vendere la sua casa a un’azienda immobiliare che vuole realizzare sulla collina dove lui abita un lussuoso resort turistico. Ci sono molte scene noiosamente ripetute: vari abitanti del suo villaggio si avvicinano a turno al pastore per chiedergli di accettare l’offerta in denaro che ha ricevuto dall’azienza (sempre più alta con il passare del tempo) ma lui risponde in un modo solo: “no”.
Non ci sono risvolti significativi lungo tutto il film: per tutta la sua durata ci spostiamo alternativamente fra Milano dove partecipiamo alle riunioni di consiglio della ditta immobiliare che decide più volte di aumentare l’offerta da fare al pastore e la casa di Efisio dove continua imperterrito a dire di no alle nuove offerte, ai suoi compaesani, al vescovo della sua diocesi e perfino a suo figlio che avrebbe tanto bisogno di un sostegno finanziario.
Fra i personaggi del film c’è anche Aldo Baglio. Ricordiamolo nei film del trio Aldo, Giovanni e Giacomo( Il cosmo sul comò, Il grande giorno, la banda dei babbi Natale) e qui si scatena in scenette (soffre il mal d’auto) che non fanno ridere per niente.
Nonostante tanti pesanti difetti, questo film di Riccardo Milani (Grazie ragazzi, Benvenuto presidente, un mondo a parte, corro da te) alla fine riesce a interessare lo spettatore ma in un modo insolito: ci fa appassionare a un tema squisitamente etico.
E’ giusto investire per sviluppare il turismo intorno ad alcuni stupendi angoli dell’Italia per portare occasioni di lavoro in aree depresse, anche se questo vuol dire lasciare che siano potenti organizzazioni turistiche a ricavarne i maggiori profitti o è meglio preservare la bellezza di una natura incontaminata e salvare la casa di famiglia dove si sono succedute le generazioni che ci hanno preceduto?
Il film oscilla fra queste due ipotesi e comunque, nella finzione come nella realtà, il pastore Efisio non mette in vendita la propria casa. Resta pertanto solo allo spettatore pronunciare la sentenza finale .
A mio giudizio personale , il pastore Efisio avrebbe dovuto compiere un gesto generoso verso i suoi figli e i suoi compaesani vendendo la casa e comperandone una nuova in un’altra località. A voi l’ardua sentenza.
Efisio è un padre e la sua priorità è fare ciò che è buono e giusto per i propri figli. Non vendendo dà a noi e loro un’ottima lezione sull’importanza di preservare la natura e conservare la memoria della propria famiglia ma è ugualmente giusto dar loro quel sostegno economico di cui hanno bisogno?
Il comportamento di Efisio (il suo nome nella realtà è: Giuseppe Ignazio Loi che ora ha 84 anni) può essere meglio compreso leggendo una intervista che ha rilasciato al Corriere della sera del 1 novembre 2025. E’ stato da giovane un servo-pastore per 15 anni: veniva pagato con cinque pecore all’anno. In quel periodo ha sempre dormito all’aperto, d’estate come d’inverno accanto alle pecore che doveva accudire. Ha vissuto quindi una vita quasi primordiale dove il denaro ha avuto una importanza relativa. Ma c’è una differenza sostanziale: Giuseppe non ha né moglie né figli, mentre l’Efisio del film ha due figli di cui si deve sentire responsabile.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
| Etichetta | FamilyVerde |
|---|---|
| Paese | ITALIA |
| Pubblico | Tutti |
| Tipologia | Film |
| Tematiche (generale) | Amore per la natura |

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