CLOSER
Alice, cameriera-spogliarellista americana, appena arrivata a Londra conosce Dan, aspirante scrittore e va a vivere con lui. Dan va nello studio fotografico di Anna per la foto di retro-copertina del suo libro ma dopo poco inizia a baciarla. I due continueranno a vedersi anche dopo che Anna avrà sposato Larry,...
Mike Nichols
Patric Marber
Valori Educativi
Quattro personaggi, tutti sesso-dipendenti, posti ad esempio della nostra cronica impossibilità di dominare le nostre pulsioni, di uscire da noi stessi. In una parola di poter amare.
Pubblico
Diseducativo Per il crudo linguaggio in stile telefono a luci rosse. Alcune nudità sullo sfondo di un locale per soli uominiGiudizio Artistico
Una ottima sceneggiatura, buona regia, tutti nella parte i personaggi tranne Julia Robetts
Cast & Crew
Regia
Mike Nichols
Sceneggiatura
Patric Marber
Our Review
L'origine teatrale del film è evidente (L'autore della pièce, Patric Marberha anche scritto la sceneggiatura). La storia è suddivisa in vari quadri, separati da intervalli temporali lunghi anche vari anni; non vediamo mai i protagonisti nella banalità della vita quotidiana ma nelle svolte cruciali del loro incontrarsi, piacersi, tradirsi, ritrovarsi.
Il film è fatto sopratutto di parole. Parole, non conversazioni. Le frasi sono secche, taglienti, fatte per colpire. Il tema preferito dai quattro protagonisti è il sesso. Non ci sono nudità in evidenza (solo qualche nudo sullo sfondo in un bar per soli uomini) né rapporti amorosi ma è come se ci fossero, tanto il linguaggio è diretto, esplicito, morbosamente colorito di anatomici dettagli.
La legge che regola i loro incontri è il caso. Per caso Dan soccorre Alice che è stata investita da un auto appena arrivata a Londra e l'accompagna al Pronto Soccorso. Per caso Larry incontra Anna all'acquario dove si era recato per incontrare la presunta partner di una sua chat erotica su Internet. Appena la vede, Larry l'apostrofa con epiteti degni dei postriboli pre-legge Merlin. Se il film fosse stato fatto appena trent'anni fa, avremmo assistito alla scena di lei che prende a borsellate in testa lo sfacciato sconosciuto; oggi invece gli sorride amabilmente e accetta di venire accompagnata a casa , forse attratta dal di lui così nobil sentire.
Una volta che la pallina è stata lanciata nel flipper dell'amore, questa andrà dritta o rimbalzerà in un'altra direzione in funzione dell'ostacolo che incontrerà nella sua traiettoria. , Quando Dan confessa il suo tradimento ad Alice (lo stesso farà Anna con Larry) , pur rammaricandosi di far soffrire la propria compagna, non pronuncia mai la parola perdono, perché lui non si sente responsabile delle forze che si agitano dentro di lui.
L'assunto di base è che ciò che pulsa nel nostro cuore va rispettato, come espressione autentica di noi stessi e la probabilità che due persone stiano assieme due anni o solo due mesi è semplicemente proporzionale alla probabilità che venga incontrato un altro "soggetto" (ma forse si tratta di "oggetto") con il quale poter soddisfare il proprio "io".
Lo sceneggiatore dà anche una risposta scientifica a tutto questo: viene citato il periodo in cui anche gli uomini erano dei pesci, una visione cioè darwiniana-scientista che dovrebbe giustificare l'impossibilità dell'uomo di esser padrone del proprio destino.
Nel 2004 è arrivato nelle sale un film francese molto simile nell'impostazione: Cinqueperdue. Qui i due protagonisti si sposano ma subito dopo tradiscono; divorziano ma nello stesso giorno vanno a letto. Il tutto a dimostrare l'inutilità di qualsiasi impegno formale e l'esistenza, come ci ha raccontato Francesco Arlanch nella sua recensione, di: "un’impersonale vita amorosa, una sorta di originaria forza vitale che prima combina e poi scompagina le effimere relazioni sessuali di cui i personaggi sono in completa balìa".
L'inglese Love actually (2003) ed il cinese 2046 (2004), costituiscono altrettante variazioni idello stesso modo di concepire cosa è l'uomo.
Forse l'unico personaggio di Closer fuori schema è Larry: innamorato di Anna, poi tradito, resta fedele al suo amore e decide di mettere la sua intelligenza e la sua tenacia al servizio dell'obiettivo che si è prefisso: sovvertire quello che sembra un destino ineluttabile per demolire il suo avversario e riportare Anna a sé.
Il film ha il pregio di un'ottima sceneggiatura, tutta basata su dialoghi serrati ed il mestiere del regista Mike Nichols, che sta addosso ai personaggi, non in modo ossessivo come fa Muccino con la camera a mano ma in modo classico, con il gusto della composizione dell'inquadratura. Gli attori sono tutti nella parte tranne Julia Roberts che ha sacrificato la sua naturale luminosità per un personaggio perennemente dubbioso, che si lascia trascinare dagli eventi.
Mike Nichols ha l'indubbio merito di aver realizzato film che hanno segnato un'epoca: se con Il laureato (1967) ha saputo esprimere il malessere dei negli anni '60, con Conoscenza carnale (1971) ha rappresentato lo sbandamento di una certa generazione di intellettuali che sono stati giovani nell'immediato dopoguerra. Ora con Closer non sembra aver fatto un film che resterà a lungo nella memoria collettiva; è troppo poco probabile l'attuale generazione dei 30-40enni possa identificarsi con i quatto personaggi di Closer: appartenenti alla borghesia intellettuale, sesso-dipendenti e in costante instabilità emotiva.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | CLOSER |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
Vincenzo
Bel film sulla fragilità dei sentimenti.
Bel film sulla fragilità dei sentimenti.
Cristian
Una roba brutta, che al massimo poteva essere interessante a fine ‘800
Una roba brutta, che al massimo poteva essere interessante a fine ‘800