A BIG BOLD BEAUTIFUL JOURNEY
Non adatto per tutti i gusti a causa del suo elevato simbolismo, il film va letto come una parabola sul viaggio interiore, è una riflessione sul modo di amare, sull’importanza di accogliere la storia dell’altro senza volerla cambiare
David deve recarsi a un matrimonio e decide di noleggiare un’auto con un navigatore un po’ particolare. Durante la festa incontra Sarah, una donna che lo colpisce per la sua naturalezza e il suo sguardo. Sulla via del ritorno, grazie al misterioso navigatore, la rincontra per caso in un fast food. Da quell’incontro fortuito inizia un viaggio insieme, un itinerario fatto di tappe inattese e luoghi simbolici.
Kogonada
Seth Reiss
Valori Educativi
Il film nasconde un messaggio importante: amare davvero significa imparare a raccontarsi, condividere il proprio passato e accettare che l’altro porti con sé luci e ombre, momenti di grazia e ferite ancora aperte
Pubblico
10+Presenza di espressioni volgari
Giudizio Artistico
Kogonada costruisce la storia con uno stile delicato e mai invadente. Non è certo un capolavoro e a tratti lascia un po’ di nostalgia per ciò che avrebbe potuto essere
Cast & Crew
Colin Farrell
Margot Robbie
Regia
Kogonada
Sceneggiatura
Seth Reiss
Our Review

Quante volte abbiamo sentito dire che la vita è un viaggio? Un cammino fatto di scelte, incontri, strade da percorrere insieme o in solitudine. Questa immagine diventa nel cinema una metafora potente: la strada come simbolo della crescita, della scoperta, della relazione. È proprio questo il cuore di A Big Bold Beautiful Journey, il nuovo film del regista Kogonada, che sceglie di raccontare non tanto “una storia d’amore”, quanto un percorso di conoscenza reciproca e personale, tra realtà e fantasia.
Con due protagonisti di grande carisma come Colin Farrell (nei panni di David) e Margot Robbie (Sarah), il film unisce leggerezza e poesia, portando sullo schermo una vicenda che mescola commedia romantica, introspezione e una leggera vena di fantastico.
David deve recarsi a un matrimonio e decide di noleggiare un’auto con un navigatore un po’ particolare. Durante la festa incontra Sarah, una donna che lo colpisce per la sua naturalezza e il suo sguardo. Sulla via del ritorno, grazie al misterioso navigatore, la rincontra per caso in un fast food. Da quell’incontro fortuito inizia un viaggio insieme, un itinerario fatto di tappe inattese e luoghi simbolici.
La strada li conduce a una serie di porte sospese nel nulla: varcarle significa entrare nei ricordi, affrontare momenti dolorosi o dimenticati, episodi del passato che ancora influenzano il presente. Ogni porta è una prova, un’occasione per capire chi si è davvero e cosa si può condividere con l’altro.
Come accade nella vita reale, ci sono momenti di sintonia e altri di crisi: non tutte le ferite possono essere guarite insieme, alcune vanno riconosciute e accolte individualmente. Ed è proprio in questo intreccio di memorie, dialoghi e silenzi che il film trova la sua profondità.
Kogonada costruisce la storia con uno stile delicato e mai invadente. A tratti, il film sembra sorridere di sé stesso: alcuni dialoghi ironici o surreali rompono la quarta parete e invitano lo spettatore a non prendersi troppo sul serio.
Dietro questa apparente leggerezza, però, si nasconde un messaggio importante: amare davvero significa imparare a raccontarsi, condividere il proprio passato e accettare che l’altro porti con sé luci e ombre, momenti di grazia e ferite ancora aperte.
Il film non contiene scene di nudo, vengono solo portati sullo schermo alcuni baci e gesti affettuosi tra i protagonisti. Va però segnalata la presenza di alcune espressioni volgari o ironiche nel dialogo — nulla di particolarmente offensivo o gratuito, ma può risultare inopportuno per i bambini più piccoli.
Nel complesso, la pellicola rimane sostenibile per un pubblico familiare o adulto, più adatta però a spettatori adolescenti e maturi, in grado di cogliere le sfumature psicologiche e simboliche.
Più che una commedia romantica, A Big Bold Beautiful Journey è una riflessione sul modo di amare, sull’importanza di accogliere la storia dell’altro senza volerla cambiare. È un road movie che invita alla compassione, al dialogo e al perdono, ricordando che ogni relazione autentica è anche un percorso di guarigione.
In questo senso, la pellicola può essere letta come una parabola sul viaggio interiore: quello che ci porta a riconciliarci con noi stessi e con chi cammina al nostro fianco. Con uno stile visivo curato e un ritmo contemplativo, il regista accompagna lo spettatore in un’esperienza emotiva più che narrativa, in cui ogni tappa è una domanda: “Cosa porto con me? Cosa lascio andare? Con chi scelgo di camminare?”.
A Big Bold Beautiful Journey è un film che non vuole insegnare, ma suggerire. Parla di amore, di perdono e di coraggio, con toni lievi ma sinceri. Forse non è un capolavoro e a tratti lascia un po’ di nostalgia per ciò che avrebbe potuto essere, ma riesce comunque a toccare corde profonde e universali.
Per genitori e educatori, può essere anche un’occasione di dialogo con i ragazzi su temi come la fiducia, la memoria, la libertà e la responsabilità nei rapporti affettivi.
Un piccolo film che invita a guardare avanti, senza dimenticare ciò che si è stati — perché il vero viaggio dell’amore non è quello che ci porta lontano, ma quello che ci fa tornare a casa con occhi nuovi.
Autore: Francesco Marini
Details of Movie
| Paese | USA |
|---|---|
| Tipologia | Film |

There are no reviews yet.