UN EROE SCONOSCIUTO
Un promoter musicale australiano ha un rovescio in patria e decide, con la moglie e i sei figli, di trasferirsi in America. Un Christian film che esalta la forza di una famiglia che sa restare unita di fronte alle avversità e un bell’esempio di solidarietà fra parrocchiani. Su PrimeVideo, Tim Vision, Youtube, Google Play
Australia, 1991. David Smallbone è un promoter australiano di concerti cristiani. Ha successo nel suo mestiere e lui con sua moglie Helen e i loro sei figli (un settimo in arrivo) vivono agiatamente in una lussuosa villa. Il suo ultimo impegno è quello di promuovere un tour della cantante Amy Grant ma un periodo di pesante recensione in Australia porta al fallimento dell’iniziativa. Decide quindi di tentare la fortuna negli Stati Uniti e trasferisce tutta la sua famiglia a Nashville, nonostante la riluttanza di Helen che vede i suoi figli sradicati dal loro ambiente naturale e accetta a condizione che il trasferimento duri al massimo due anni. Anche l’opportunità tanto sperata in USA svanisce e a tutta la famiglia non resta che tirare avanti, giorno per giorno con lavori umili. come pulire case e giardini, sempre sorretti dalla speranza che la Provvidenza donerà loro nuove opportunità. I fedeli della parrocchia che frequentano si prodigano per aiutarli. Alla fine l’opportunità tanto sperata arriva..
Valori Educativi
Bellissimo esempio di famiglia numerosa unita dalla fede. Generosi parrocchiani pronti ad aiutarla. Un bell’esempio di riconoscimento dei propri errori e richiesta di perdono
Pubblico
TuttiGiudizio Artistico
La forza che trascina tutto il film proviene direttamente dai fatti realmente accaduti. Sufficiente la recitazione dei protagonisti. Presenza di commoventi canzoni cristiane. Alcune discontinuità nello sviluppo della storia
Our Review
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Questo film costruisce un poderoso elogio alla ricchezza umana e spirituale di una famiglia numerosa e compatta di fede cristiana e al contempo un bellissimo esempio di solidarietà fra i componenti di una stessa parrocchia. La storia è assolutamente vera ed è impressionante assistere alla caduta di questa famiglia che da una condizione di benessere precipita in una situazione dove devono vivere alla giornata, mettendo in un cesto i contanti che di volta in volta ricevono per i loro lavori di pulizia nei giardini o in casa. Ma proprio in queste drammatiche contingenze la famiglia fa blocco unico e tutti, anche i figli più piccoli, fanno la loro parte. Questa famiglia è tutt’uno anche nella preghiera. Per il Thanks Giving Day adulti e bambini, a turno intorno alla tavola imbandita, esprimono le loro preghiere. È un bell’esempio di formazione religiosa quella che i genitori danno ai loro figli quando li invitano a scrivere su un foglietto le loro richieste a Dio e se l’auspicio si realizza, mettono il foglietto sotto uno sticker con la scritta “grazie”.
Dispiace solo che questa famiglia, venga definita, nella versione italiana, come “cattolica”. In realtà si tratta di una famiglia di fede evangelica e di certo non era necessario questo “trucchetto” per accattivarsi il pubblico italiano.
Tutto è bene quel che finisce bene perché il lieto fine è arrivato anche nella realtà ma resta problematica la figura del padre David. Ha un tour canoro importante da finanziare ma non si è costruito delle riserve nel caso di fallimento dell’iniziativa, proprio lui che ha una famiglia di sei figli? Si crea una opportunità negli Stati Uniti e decide (con costi elevati) di trasferire tutta la famiglia in USA ma non si è accertato che l’opportunità fosse concreta? Perché non è andato prima lui solo in USA e poi con un contratto firmato in mano ha fatto venire il resto della famiglia? La moglie, al settimo parto, ha dei seri problemi di salute ma poi tutto si svolge al meglio. Di fronte a una moglie che ha già avuto sei figli, non era opportuno che i due coniugi controllassero di comune accordo se c’erano le condizioni per un settimo parto? Forse è stato fatto ma noi non lo sappiamo. Forse la bellezza di questo film sta proprio nella sua completa onestà che mostra un uomo di fede sì, ma con molti limiti umani. In una commovente scena David chiede perdono alla moglie e ai suoi figli. È indubbio che il personaggio trainante sia proprio Helen. È lei che alimenta spiritualmente tutti i componenti della famiglia invitandoli a lottare compatti per vivere serenamente l’oggi e aspettare un domani migliore.
Questo film può essere definito come “fatto in casa”: il protagonista David è uno dei suoi figli ed è anche il regista mentre una sua figlia interpreta il ruolo di Helen. Il vero David interpreta suo padre. Un altro figlio è presente nella produzione.
Il film mostra alcuni limiti soprattutto nella recitazione dei protagonisti: David ed Helen appaiono entrambi poco espressivi. Lo sviluppo appare discontinuo: lento al’inizio, prende il ritmo giusto nella seconda parte. Molto belle le canzoni che vengono cantate.
Resta un unico grande rammarico. Perché i Christian film dove i protagonisti sono dei fedeli laici vengono prodotti solo in USA e sono inesistenti in Europa? Perché si realizzano grandiosi concerti cristiani oltreoceano mentre non ce ne sono in Europa?
Autore: Franco Olearo
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