VANGELO SECONDO MARIA
Maria attende il Salvatore ma lei non è contenta: aveva per sé altri obiettivi. Un film che vuole sviluppare una polemica anticristiana e costruire l’elogio di un individualismo estremo ma le motivazioni appaiono rozze e gratuite. In sala
Maria vive in casa dei suoi genitori a Nazareth. E’ una ragazza ribelle, sogna di andare a vedere il mondo e accedere alla conoscenza della Bibbia così come della filosofia. Incontra Giuseppe, un falegname non più giovane, colto, che è ritornato a Nazareth dopo aver visitato molti paesi. Maria ha trovato una soluzione per le sue aspirazioni: sposerà il falegname con un patto di castità in modo che lui possa diventare il suo maestro, prima di intraprendere il viaggio da tempo desiderato. Tutto sembra procedere secondo i suoi desideri quando Maria riceve la visita dell’ angelo del Signore…
Valori Educativi
Il film ha l’intento di sviluppare una polemica anticristiana e di promuovere un soggettivismo estremo ma si tratta di un obiettivo perseguito in modo confuso che alla fine diventa un’arma spuntata
Pubblico
10+Occorre una buona preparazione culturale per analizzare criticamente questo film. Una breve sequenza di nudo femminile
Giudizio Artistico
Bravi i due protagonisti, Benedetta Porcaroli e Alessandro Gassmann, molto suggestive le riprese in esterni ma la sceneggiatura è priva di coerenza per i troppi capitoli aperti e fallisce il suo obiettivo provocatorio
Cast & Crew
Benedetta Porcaroli
Alessandro Gassmann
Regia
Paolo Zucca
Sceneggiatura
Paolo Zucca
Our Review
https://familycinematv.it/recensioni/terra-di-maria/Una Maria di Nazareth un po’ ribelle alle convenzioni del tempo e protofemminista. Perché no? Se è vero com’è vero che il messaggio evangelico è universale e senza tempo, è sicuramente in grado di affascinare anche le tipologie più moderne del modo di essere donna, che in questo film sono rappresentate nella stessa Maria, prossima madre di Gesù. Abbiamo una lunghissima sequela di film e serie tv che hanno tratteggiato il personaggio di Maria, da noi conosciuto attraverso poche, anche se significative, frasi presenti nel Vangelo. Solo per citarne alcuni: Maria di Nazareth, Viaggio a Betlemme, Terra di Maria, Piena di Grazia, Nativity, riproposti frequentemente su TV2000. Nessuna sorpresa quindi per l’arrivo di una nuova visitazione di questo personaggio, così baricentrico nella fede cristiana. In questo film Maria è una ragazza intelligente, desiderosa di imparare, di conoscere il mondo, tutte facoltà precluse alle donne di quel tempo; vorrebbe non sposarsi ma le viene imposto un marito di convenienza dai suoi genitori. Concentrata tutta in se stessa e in quello che desidera, questa Maria non risulta molto simpatica perché è ben poco rispettosa verso gli altri: bighellona per la campagna invece di aiutare la madre, non partecipa a un importante incontro organizzato dai suoi genitori. Nonostante questi aspetti, il film potrebbe ancora mantener desta l’attenzione dello spettatore (in fondo stiamo ancora attendendo l’evento fatidico dell’Annunciazione) ma il racconto cambia capitolo. Viene abbandonata la tematica femminista e il film vira più decisamente verso la polemica religiosa. Ecco che la descrizione del divieto, nel Paradiso Terrestre, di mangiare i frutti dell’albero del bene e del male, viene interpretato come espressione di una drammatica frattura fra fede e ragione. Ancor più drastico è il momento dell’Annunciazione: viene visto da Maria come espressione di una volontà Divina insensibile ai desideri e alle aspirazioni di Maria: “non potete decidere senza di me” è la sua risposta all’Angelo. Si tratta di un passaggio che scredita completamente la polemica anticristiana che è stata imbastita: per ottenere questo passaggio infatti è stato manomesso il testo del Vangelo, nel momento cruciale dove lei afferma: “sono la serva del Signore, sia fatto secondo la tua Parola” . E’ proprio in questo modo che Maria dà il suo libero assenso alla volontà divina. Se non lo avesse dato, Gesù non sarebbe nato. Se è stata fatta questa palese omissione vuol dire che non si sta costruendo una polemica arguta contro la fede cristiana ma si sta realizzando Il Vangelo secondo Maria, cioè un esercizio narrativo astratto, probabilmente un manifesto del soggettivismo più estremo.
La polemica prosegue ridicolizzando il progetto di Redenzione. Maria si pone su una roccia e parla con Dio: “Cos’hai da redimere? Eva ha fatto bene a mangiare il frutto del sapere : la conoscenza non è un peccato e se non c’è colpa non c’è nulla da redimere, quindi Maria è libera”. La presenza divina è un vero e proprio fastidio e Maria è lei stessa è l’unica arbitra del proprio destino.
Il film cambia ancora una volta registro: si sposta sul sarcastico, sul paradossale. Maria, che ora convive con il suo casto sposo, gli comunica che ha ricevuto la visita dell’angelo: “Diciamo la verità vecchio: tu sei invidioso di me. Ero la tua allieva ma adesso sono la benedetta fra le donne. Per oggi ti puoi sedere alla mia presenza ma da domani starai in piedi: ognuno al suo posto”.
Si tratta di un film incoerente, senza unità di racconto (c’è anche un colloquio fra Maria ed Erode, che appare fuori posto), che rischia di non conquistare il rispetto dello spettatore per la confusione dei messaggi trasmessi. Si potrebbe almeno concludere che è ben raccontata la crescita progressiva dell’amore fra Maria e Giuseppe. Ma si tratta di una costruzione che per svilupparsi si appoggia su piccoli espedienti come quella di due salvataggi dalle acque di torrenti vorticosi: lei che salva lui e lui che salva lei.
Sempre bravo Alessandro Gassman che sfodera la sua professionalità con un Giuseppe leale e onesto e anche Benedetta Porcaroli è brava nelle vesti difficili di una Maria volubile e irrequieta. Molto belle le riprese in esterno, che valorizzano tanti angoli suggestivi della Sardegna.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Paese | ITALIA |
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Tipologia | Film |
Valori Educativi | 3 |
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