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THE BEAUTIFUL GAME

2024125 minTutti   Sport

Film ispirato alla Homeless World Cup (Coppa del Mondo dei Senzatetto) in cui squadre composte da senzatetto di tutte le nazioni si sfidano nello sport più bello del mondo. Uno sport-drama nelle vesti di un cine-tour nella Città Eterna. Disponibile su Netflix.

Mal, ex talent scout in pensione, accompagna la nazionale inglese di calcio dei senzatetto ai campionati del mondo che si svolgono a Roma: la Homeless World Cup, la Coppa del Mondo dei Senzatetto. Decide, all’ultimo momento, di ingaggiare, a suo rischio, Vinny, un talentuoso ex giocatore della nazionale inglese che, però, non avendo ancora fatto i conti con un passato carico di fallimenti, si ritrova a scaricare tutta la sua rabbia sul gruppetto di compagni che, invece, vive il tutto come una grande possibilità. I problemi all’interno della squadra sono tanti e difficilmente gestibili a causa della mancanza di buona volontà di Vinny e del fatto che qualche altro membro della spedizione sportiva mal digerisce l’inserimento di questo ingestibile e orgoglioso calciatore…


Valori Educativi



La seconda possibilità offerta a tutti. Il calcio e la competizione non sono fini a sé stessi: servono ad unire (in caso di necessità ogni squadra può scegliere un giocatore di un’altra nazionalità).

Pubblico

10+

Riferimento ad uso di sostanza stupefacenti

Giudizio Artistico



Sceneggiatura lenta che cerca di compensare con gli scorci scenografici – forse troppi e inutili – della grande bellezza della Città Eterna. Pessimo il doppiaggio della Golino. Un plauso per Roma, nun fa’ la stupida stasera (nella colonna sonora) cantata dalla Vanoni.

Cast & Crew

Our Review

Il calcio dei senzatetto

The beautiful game

Il film è ispirato a storie vere inserite, però, in una non reale tappa (quella romana) della Coppa del Mondo di calcio dei Senzatetto: si tratta di un torneo internazionale di calcio istituto nel 2001 e riservato ai senzatetto che si affrontano in quello che è considerato il gioco più bello del mondo. In questo modo squarciano il velo di emarginazione che li rende invisibili e li coinvolge in una sfida che, oltre ad avere il sapore di una seconda possibilità, ridà speranza a chi non ha più nulla.

L’evento annuale è sostenuto da una rete di programmi sportivi in 420 città interessando (in più di vent’anni) un milione di senza fissa dimora di tutto il mondo. Solidarietà e fratellanza sono i cardini attorno a cui il calcio, quello che è considerato, per l’appunto, il “gioco più bello del mondo” può regalare emozione e gioia. Nel film ci sono storie in parte vere, innestate in una inventata tappa romana della competizione. Il film è, quindi, la riproposizione su schermo di un’occasione che punta a ridare speranza e desiderio di competizione a chi non possiede più nulla.

Un film abbastanza

Se dovessimo riassumere la storia in una sola parola, potremmo, senza difficoltà, scegliere l’avverbio “abbastanza”. Abbastanza (e anche di più) è quanto sono convinti di avere la maggior parte dei partecipanti al torneo: si rendono conto di aver avuto una seconda possibilità insieme ad altri che, come loro, vivono il dramma dell’essere dei senzatetto. Non abbastanza, invece, è quanto sente il protagonista (Vinny) incapace di gioire, come gli altri, di quanto gli è stato concesso (immeritatamente): inevitabile legge del contrappasso, si renderà conto di quanta bellezza e ricchezza abbia ricevuto solo nel momento in cui è costretto a fermarsi, a non poter partecipare e, quindi, a godere  della gioia altrui (che, poi, diventa anche sua).

Un film che non ha pretese particolari, senza dubbio carico di positività e che ha già un precedente, sempre su Netflix, nella commedia coreana Dream (del 2023).

Non brilla per sceneggiatura (lenta, non originale in dialoghi che sembrano sempre mancanti di qualcosa di conclusivo), si esagera nelle scene sportive (poche le dimostrazioni atletiche degne di nota) e negli spaccati romani famosi in tutto il mondo.

The beautiful game

Il film è malato di incompiutezza: sport e cinema, insieme, sono un mix solitamente vincente che, però, nel nostro caso, sembra non esser stato tale. Le storie dei singoli sembrano sempre avere un sapore di imperfezione, di blocco emotivo e, quindi, di manchevolezza.

Un film adatto a tutti (solo qualche riferimento al consumo di droga) , certamente, ma incapace di toccare chi lo guarda al di là della buona intenzione di cui trasuda la storia delle seconde possibilità: peccato anche per la presenza di alcuni attori degni di fama (Valeria Golino e Bill Nighy).

Nelle scene che accompagnano i titoli di coda si vede che sono stati coinvolti, nel film, dei veri senzatetto per la realizzazione del film e che hanno partecipato alla vera competizione: indossando la maglietta della propria nazione mostrano come si possano svestire dei panni dell’emarginazione rivestendosi dei panni di piccoli eroi impegnati per il trionfo della propria nazione.

Il film risulta lungo e con poche cose da raccontare al punto che la tentazione di chiedersi quando finisce inizia già verso la metà.

In definitiva – e questo di certo lo sottolineiamo – dal film risulta chiaro che nessuno si salva da solo.

Autore

Autore: Enzo Vitale

Details of Movie

Etichetta
Paese  USA
Tipologia
Titolo Originale The Beautiful Game
Tematiche (generale)
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