MOTHER CABRINI
I primi, difficili, anni della missione di santa Madre Cabrini negli Stati Uniti alla fine dell’’800, impegnata nel sostegno materiale e spirituale degli immigrati italiani, con pochi mezzi ma con una fede salda. SuPrime Video
Francesca Saverio Cabrini aveva da poco fondato, nel 1888 la congregazione delle missionarie del Sacro Cuore di Gesù con l’obiettivo di recarsi in Estremo Oriente. Mons Giovanni Battista Scalabrini, con il pieno appoggio di papa Leone XIII, la convince a recarsi negli Sati Uniti, dove c’erano tanti italiani che vivevano una situazione difficile, senza il conforto della fede. Madre Cabrini e sei suore sbarcano a New York e iniziano ad aprire una scuola femminile usando un appartamento offerto dalla contessa de Cesnola, una ricca benefattrice di origine italiana ma ben presto il loro impegno si estende anche alla gestione di un grande ospedale che rischia di andare in fallimento…
Valori Educativi
“Iniziamo con quello che c’è; il Sacro Cuore penserà al resto” Francesca Cabrini esprime la tranquilla forza di chi sa che non sta agendo per se stessa ma per realizzare ciò che è gradito al Cuore di Gesù
Pubblico
TuttiGiudizio Artistico
Molto brava la protagonista Cristina Odasso nel presentarci una donna minuta ma forte nella fede e nella speranza, con la quale riesce ad affrontare qualsiasi difficoltà
Cast & Crew
Produzione
CRISTIANA VIDEO
Regia
Daniela Gurrieri
Sceneggiatura
Daniela Gurrieri
Our Review
Quando si visita il museo dell’immigrazione a Ellis Island un cartello ricorda, senza reticenze, che gli immigrati da paesi a maggioranza cattolica (italiani, irlandesi) avevano una vita particolarmente difficile perché molti ritenevano che gli Stati Uniti dovesse restare una nazione rigorosamente protestante.
Questo film, correttamente, non inizia da subito a presentarci madre Cabrini ma cerca, attraverso immagini e dialoghi, di riportarci a quel fine ottocento dove migliaia di italiani partirono da un paese in profonda crisi economica (furono nove milioni fra i 1880 e il 1915) e una volta sbarcati, oltre alle difficoltà che dovevano affrontare per trovare un lavoro, si aggiungeva l’ostilità di molti verso chi era cattolico. La cultura positivista allora dominante, l’influenza che i massoni esercitavano sugli immigrati, rendeva ancora più drammatica la condizione degli italiani sbarcati nel Nuovo Mondo, che non avevano chi potesse confortarli nella fede. Forse la scena più efficace, nella sua capacità di sintesi, è quella in cui si vede madre Cabrini percorrere un povero cortile pieno di bambine italiane che cercano qualcosa con cui giocare non avendo nulla da fare. Con i genitori impegnati in lavori precari, senza una scuola che le accogliesse, erano abbandonate a loro stesse, come animaletti selvaggi.
Per una santa così vicina ai nostri tempi, non c’è nessun tono apologetico nella narrazione ma la cruda realtà delle tante difficoltà che madre Cabrini dovette affrontare appena arrivata a New York e come le seppe superare con la forza della fede. Lo stesso arcivescovo Corrigan, nel vedere queste suore appena sbarcate, disse loro che era meglio per loro tornare indietro, perché non c’erano i soldi necessari per la scuola e l’orfanatrofio che volevano avviare. Anche quando finalmente, la contessa Cesnola offrì loro un appartamento in affitto per un anno per alloggiare le orfanelle, si scoprì che si trattava di un’iniziativa interessata, per dotarsi di domestiche a buon mercato. Ancora dopo, quando ogni problema materiale sembrò risolto, fu difficile convincere i genitori italiani a mandare a scuola i loro figli, perché più utili in casa o a svolgere lavori manuali. Difficoltà dopo difficoltà, emerge bene la personalità della santa. Quando il vescovo la invita a fermarsi per la mancanza di mezzi, lei è pronta a rispondere che “la nostra arma più potente non è il denaro ma la fiducia illimitata nel Cuore di Gesù”. Nei momenti più difficili, la vediamo spesso in preghiera e poi invitare le sue consorelle ad avere fiducia in Dio, perché sicuramente avrebbe fornito loro tutti i mezzi necessari per la loro missione. Una fede che incanalava nella giusta direzione le sue innumerevoli doti umane: fu una donna imprenditrice, in grado di risollevare le sorti di un intero ospedale che stava andando in fallimento; una suora obbediente sempre ai suoi superiori (sono belli gli incontri con Leone XIII che la incoraggiò nella sua missione) ed anche influente, in questa giovane nazione che stava consolidandosi con una sua propria cultura.
Cristina Odasso impersona molto bene questa donna fragile nell’aspetto ma di indomito coraggio, grazie alla sua fede incrollabile. Particolarmente curate sono anche le ambientazioni d’epoca.
Madre Francesca è stata la prima a fondare una organizzazione religiosa esclusivamente femminile (Missionarie del Sacro Cuore di Gesù) non dipendente da un ramo maschile, la prima santa americana (prese la cittadinanza americana nel 1909) , e i frutti del suo impegno si vedono ancora oggi nelle missioni presenti in 17 paesi di tutto il mondo. Un bell’esempio del potere trasformante della fede.
Il film viene trasmesso dalla rete televisiva EWTN, la più grande rete cattolica del mondo
In Italia, la programmazione del film nelle varie città può essere consultata sul sito:
http://mothercabrini.cristianavideo.com/cinema/
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Mother Cabrini |
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Paese | ITALIA |
Etichetta | FamilyOro |
Maria
Molto interessante la recensione dell’autore che incuriosisce chi legge a guardare il film.
Molto interessante la recensione dell’autore che incuriosisce chi legge a guardare il film.