I LEONI DI SICILIA (Stagione 1, episodi 1-4)
Nelle prime quattro puntate si sviluppa la storia della famiglia Florio che, arrivata a Palermo dalla Calabria, riesce presto a sviluppare un florido commercio che la porta alla fama e alla ricchezza, contrastata dai concorrenti locali e dalla nobiltà che disprezza questi nuovi ricchi. Un affresco appassionante di affari e di amori sotto forma di soap opera che però non si avvicina alla ricchezza del testo del best seller originale. Su Disney+
Nel 1799 la Calabria è scossa da un disastroso terremoto. Di fronte a una casa ridotta a un cumulo di macerie, Paolo Florio, un commerciante di spezie, prende la decisione di trasferirsi a Palermo e rilevare la romateria del cognato. Con lui parte anche il fratello Ignazio e la moglie Giuseppina, costretta ad obbedire al marito e il figlio Vincenzo di soli 8 anni. L’inizio della loro vita a Palermo è irto di difficoltà: c’è da mettere in piedi un negozio e una casa da tempo in stato di abbandono e il loro arrivo mette sull’avviso gli speziari concorrenti, decisi a ostacolarli in tutti i modi. Al contrario il successo non tarda ad arrivare. Il loro negozio è l’unico che può disporre di cortice in quantità a costi accessibili proprio quando si diffonde la malaria in città. I Florio comprano nuovi magazzini, diversificano i loro interessi acquisendo una tonnara. Quando Paolo muore, la gestione dell’azienda passa nelle mani del fratello Ignazio, perché il figlio Vincenzo è ancora minorenne. Nel 1815 Vincenzo è ormai maggiorenne e la ditta porta il nome di Ignazio e Vincenzo Florio. Il giovane guarda in avanti e dopo un viaggio in Inghilterra, acquista le prime macchine a vapore per tritare il cortice. Nel 1834, morto Ignazio, Vincenzo è ormai l’unico titolare della ditta: è entrato nel commercio dello zolfo, distribuisce in Europa il liquore Marsala e rilancia il consumo del tonno per il quale ha trovato il modo di conservarlo sott’olio. Ormai molto ricco, a Vincenzo manca ancora qualcosa: un titolo nobiliare per entrare negli ambienti più esclusivi. Chiede alla madre di proporgli una ragazza da sposare di nobile lignaggio ma poi lui continua a scartare le varie candidate che gli vengono proposte perché si è invaghito, ricambiato, di Giulia, figlia di un commerciante milanese che esercita a Palermo. Vincenzo si trova così a un bivio: non può sposarla perché si è impegnato a dare un titolo nobiliare alla sua famiglia ma non può neanche vivere senza di lei…
Valori Educativi
Famiglie e uomini sono chiusi nei loro rispettivi interessi (ambizione di guadagnare per alcuni, orgoglio nobiliare per gli altri). Amori solo passionali e la famiglia vista come opportunità per una crescita sociale
Pubblico
14+Alcune scene sensuali con nudità, situazioni morbose. Visita a un bordello del tempo
Giudizio Artistico
Eccezionale ricostruzione delle strade, delle piazze e dei porti di quel tempo. Ottima interpretazione di Miriam Leone e Donatella Finocchiaro. La complessità e la ricchezza del racconto presenti nel libro omonimo sono stati ridotti a violente passioni in contrasto fra loro
Cast & Crew
Michele Riondino
Miriam Leone
Donatella Finocchiaro
Vinicio Marchioni
Paolo Briguglia
Regia
Paolo Genovese
Our Review
La prima sensazione che si prova guardando le prime puntate di questo serial è di profonda ammirazione per le scenografie. Il profilo di Palermo visto dal mare, il porto con il via vai di navi a vela, le strade affollate di carrozze e passanti, i magnifici monumenti della città: molte sequenze sembrano ricavate da una pittura ad olio dell’800. A questo aspetto, che è un vero piacere per gli occhi, si aggiunge una trama avvincente che risulta fedele, nei suoi principali movimenti, al libro omonimo, il più grande fenomeno editoriale degli ultimi anni. La migliore dimostrazione empirica della sua fascinazione sta nel desiderio che lo spettatore prova nel voler iniziare subito a vedere la puntata successiva. Se possiamo facilmente ipotizzare il successo popolare di questa serie, non possiamo non notare la virata alla soap, che è stata data con la sceneggiatura, rispetto al libro. Con toni forti ci si è focalizzati sul contrasto fra la nobiltà che non lavora ma perde soldi e i borghesi che sono ricchi ma non son degni di rispetto; sulla sete di successo di Vincenzo che lo rende cinico, inflessibile e non si ferma davanti a niente e nessuno; sull’amore come passione sensuale che non può e non deve essere dominata; sulla stabilità e la crescita della famiglia come bene assoluto per la quale tutti devono fare la loro parte; sulla condizione della donna, sempre soggetta a ubbidire al volere di un uomo, sia esso il marito o il padre.
“Io sto costruendo un impero e un impero non può esistere senza un erede” esclama Vincenzo. “Potete avere tutti i soldi di questo mondo ma avranno sempre puzza di sudore”: esclama un nobile a Ignazio. Sono solo alcuni esempi del modo con cui la sceneggiatura avanza con brutali schematizzazioni. Se poco convincente risulta anche l’accompagnamento musicale, il serial può beneficiare di ottime interpretazioni, prime fra tutte le donne: Miriam Leone nella parte di Giulia, appassionata ma preziosa nel suo stile elegante e Donatella Finocchiaro nella parte della madre di Vincenzo, dal destino infelice ma almeno tenace difenditrice della sua famiglia mentre Michele Riondino resta bloccato nella parte di duro. Alla fine il film coinvolge proprio perché la movimentata componente romantica è quella prevalente, oltre al piacere di scoprire lo scoprire lo spirito imprenditoriale delle varie generazioni dei Florio, sempre pronti a trovare nuove fonti di business. Ciò che risulta mancante è la correlazione fra le vicende di questa insolita famiglia e gli sconvolgimenti storici che si agitano nel sottofondo: solo qualche breve accenno (nelle prime puntate si parla della rivolta del luglio del 1820) a ciò che sta accadendo. Importante, nello sviluppo della storia, sono i rapporti dei Florio con la famiglia inglese degli Ingham ma non c’è nessun cenno al cosiddetto “decennio inglese” (1806-1815). Ad appannaggio di questo serial (come del libro) va comunque il merito, verso chi a scuola ha appreso soprattutto l’avanzata trionfale di Garibaldi in un Meridione arretrato, la ricchezza culturale e imprenditoriale di cui beneficiavano quelle terre.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Paese | ITALIA |
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Pubblico | 14+ |
Tipologia | Serie TV |
Tematiche (generale) | Amore e Famiglia Lavoro e Societa' |
Tematiche-dettaglio | Spirito imprenditoriale |
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