BALLA COI LUPI
Kevin Costner ha ribaltato con questo film la mitologia western (i bianchi buoni contro i cattivi indiani) costruendo un’epica della natura, che privilegia l’amore per una vita che torna all’essenziale e osteggia tutto ciò che è progresso artificioso e violento. Una visione forse troppo utopistica ma efficace. Su Prime Video
Nel 1863, durante la Guerra di secessione, il tenente John, un ufficiale dell’Esercito Unionista, resta ferito a una gamba durante un combattimento e viene trasferito a nell’Ovest, al fort Sedgewick, dove riceve il compito di ripristinare un avamposto remoto. Nella completa solitudine inizia a scrivere un diario e ha, come unico amico un lupo con cui, giorno dopo giorno, prende confidenza e a cui dà il nome di Due Calzini per via delle zampe bianche. Entrato in contatto con la tribù dei Sioux Lakota, finisce per integrarsi con loro, apprendendo la loro lingua, le loro tradizioni e sposando una donna bianca rimasta orfana e da loro adottata. Ritornato a fort Sedgewick , nel frattempo occupato dai soldati nordisti. John viene fatto prigioniero e condannato a mote per tradimento. Il suo destino sembra segnato….
Kevin Costner
Michael Blake
Valori Educativi
Il protagonista ci fa partecipi del suo “sguardo” aperto e senza pregiudizi verso la natura, verso l’altro, verso il diverso
Pubblico
10+Una scena sensuale, riti tribali che possono impressionare e combattimenti violenti ma senza dettagli sanguinosi
Giudizio Artistico
Suggestive sequenze di una natura selvaggia e incontaminata si accompagnano a un’ottima interpretazione dei protagonisti e a una musica toccante. Sette premi Oscar
Cast & Crew
Regia
Kevin Costner
Sceneggiatura
Michael Blake
Our Review
La Frontiera Americana ha da sempre avuto un fascino irresistibile. Sin dal principio, è stata in grado di attrarre a sé esploratori e pionieri. Speranza e la volontà di cambiare vita hanno accompagnato grandi avventurieri che si sono lanciati nella cosiddetta conquista del West. Naturalmente, le grandi praterie americane oltre ad essere state attraversate dai frontiersmen (gli uomini di frontiera), sono state anche protagoniste di battaglie combattute da numerosi eserciti che hanno visto il Continente Americano prendere forma. In sostanza, la Frontiera Americana è un luogo ricco di storie, pronte ad essere tramandate, scritte da coloro che l’hanno attraversata e vissuta.
La storia di Frontiera proposta da Kevin Costner ha inizio nel 1863, in piena Guerra di Secessione. Il tenente nordista John Dunbar (interpretato dallo stesso Kevin Costner), dopo anni di battaglie e massacri, comprende di essere stanco di combattere e di vivere sulla propria pelle gli orrori della guerra, decidendo di farsi trasferire alla Frontiera “prima che scompaia”. Forse lì potrà trovare la serenità ormai perduta.
Assegnato ad un avamposto abbandonato da tempo, il giovane tenente inizierà a trovarsi a stretto contatto con una natura incontaminata e pura, a tratti ancestrale, che sarà in grado di alleviare in lui le sofferenze patite nel corso delle battaglie.
Oltre a questo rapporto uomo/natura, uno dei valori più importanti che emerge durante la visione del film, è sicuramente l’amicizia. Innanzitutto, quella stretta dal protagonista con un lupo, chiamato “Due calzini”, e poi, ancor più rilevante, l’amicizia che nascerà con la vicina tribù indiana dei Sioux. Nonostante il razzismo e l’avversione nei confronti dei Nativi americani, il tenente Dunbar è in grado di andare oltre i pregiudizi imposti dalla sua società e decide, coraggiosamente, di unirsi a loro, di studiarne la lingua e di fare proprie le tradizioni indiane, scoprendo che in realtà il vero nemico non è colui che è definito “estraneo”, bensì l’uomo bianco. Avendo capito finalmente chi in realtà sia nel giusto, John istruisce gli indiani in merito ai pericoli rappresentati dai propri simili, con lo scopo di permetterne la salvezza.
A proposito del rapporto tra John e gli Indiani, è vero che il film presenta una netta separazione tra bene e male, rappresentando i bianchi come dei barbari aggressori e i Nativi come un popolo ammantato di purezza (eccezion fatta per la tribù Pawnee che attacca i Sioux per poi essere sconfitta); la sceneggiatura in realtà si pone in una posizione di critica rispetto al grande problema delle guerre indiane e dello sterminio delle tribù. Tuttavia, la Storia ci ha sempre insegnato che non esiste e non esisterà mai una linea netta di demarcazione tra chi è buono e chi non lo è, ma non va dimenticato che quella che lo spettatore sta guardando, è una pura storia di fantasia.
Continuando a trascorrere le proprie giornate presso la tribù, il tenente Dunbar capisce di aver trovato la sua vera famiglia. Volendo diventare un nuovo membro dei Sioux e avendo trovato l’amore (un ulteriore valore che caratterizza il film), John decide di sposare la giovane “Alzata con Pugno” (non a caso anche lei una bianca salvata dai “selvaggi” indiani) con la quale vivrà sino alla fine dei suoi giorni.
Con questo lieto fine si conclude una meravigliosa storia di frontiera che un magistrale Kevin Costner è riuscito a regalarci. Una prospettiva diversa del vecchio West, filtrata attraverso gli occhi di un uomo che è riuscito a ritrovare la speranza e la gioia di vivere dopo essere stato sconvolto interiormente da una guerra sanguinosa e ingiusta. L’amicizia, l’amore, uno stretto contatto con la natura e l’apertura verso il diverso è ciò che lo ha salvato. Quello che è stato definito un western atipico, riesce a donare allo spettatore dei valori universali che non possono fare altro che affascinare e rendere pienamente partecipi del cambiamento vissuto dal protagonista. A questo aspetto emotivo e valoriale, si affianca una componente artistico-tecnica invidiabile. Le riprese della prateria americana, la caccia al bisonte, pianure vaste e sconfinate, i terreni indiani, risultano essere uno spaccato fedele di quella che doveva essere la Frontiera Americana agli occhi dei primi coloni lanciatisi alla conquista del West. Una regia fluida e un’ottima recitazione fanno sì che chiunque guardi questo film possa immergersi letteralmente nelle praterie e possa scoprire quanto diversa ma affascinante fosse la vita di un tempo, lasciandosi trasportare dall’aura di spiritualità e rispetto espressa dagli indiani. In riferimento alla spiritualità indiana, quest’ultima è ben espressa dai balli tribali attorno al fuoco, volti a propiziare gli dei oppure i lamenti funebri pronunciati da Alzata con Pugno per via della perdita del marito.
Risulta essere molto importante anche il rapporto quasi “intimo” tra uomo e natura che raggiunge il culmine quando John si avvicina a “Due Calzini” e quest’ultimo non scappa più, fidandosi dell’uomo e giocando con lui. Gli indiani non possono non ammirare e accettare tra loro l’uomo che “Balla coi lupi”.
Il successo planetario, i sette Oscar ricevuti (incluso miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura non originale), la capacità di riflettere in modo sensibile e mai banale su una tematica delicata quale il rapporto tra uomo bianco e nativo americano, l’eccezionalità del cast ed una musica toccante (citata da Papa Giovanni Paolo II come una delle sue musiche preferite) accompagnano lo spettatore in un viaggio affascinante e travolgente, che non potrà non segnare e lasciare indifferenti chiunque vorrà intraprenderlo.
Autore: Davide Amenta
Details of Movie
Etichetta | Non classificato |
---|---|
Paese | USA |
Tematiche-dettaglio | Western |
Tematiche (generale) | Amore per la natura |
Tipologia | Film |
Titolo Originale | Dances with Wolves |
Nicoló
Bellissimo il film, ottima ma la recensione che rispecchia perfettamente la sua bellezza
Bellissimo il film, ottima ma la recensione che rispecchia perfettamente la sua bellezza
Giuseppe Amenta
Interessante e incisiva recensione di un film capolavoro che è entrato a pieno titolo nella storia della cinematografia mondiale.
Dalla sceneggiatura saggiamente analizzata dal bravissimo critico cinematografico si evince, oltre a tutte le tematiche prettamente tecniche, quali fotografia, colori, recitazione e regia,
l’importanza del ruolo del protagonista che mette al centro della sua esistenza l’amore per un popolo ingiustamente perseguitato.
L’integrazione in quel mondo fatto di natura incontaminata e di usi e costumi attraggono il protagonista fino al punto di trovare l’amore della sua vita.
Grazie a Davide Amenta che mi ha ispirato questo commento.
Interessante e incisiva recensione di un film capolavoro che è entrato a pieno titolo nella storia della cinematografia mondiale.
Dalla sceneggiatura saggiamente analizzata dal bravissimo critico cinematografico si evince, oltre a tutte le tematiche prettamente tecniche, quali fotografia, colori, recitazione e regia,
l’importanza del ruolo del protagonista che mette al centro della sua esistenza l’amore per un popolo ingiustamente perseguitato.
L’integrazione in quel mondo fatto di natura incontaminata e di usi e costumi attraggono il protagonista fino al punto di trovare l’amore della sua vita.
Grazie a Davide Amenta che mi ha ispirato questo commento.
Gabriele
Balla coi lupi è un film senza tempo. Non importa quante volte lo si possa vedere perché la storia ed i protagonisti sono così ben scritti e ben rappresentati, al punto tale da affascinare e intrigare come se lo si stesse guardando per la prima volta. Un viaggio in un tempo (non molto) lontano che fa riflettere molto lo spettatore sui sentimenti umani ed il rapporto tra uomo e natura. Assolutamente consigliato e ben scritta la recensione
Balla coi lupi è un film senza tempo. Non importa quante volte lo si possa vedere perché la storia ed i protagonisti sono così ben scritti e ben rappresentati, al punto tale da affascinare e intrigare come se lo si stesse guardando per la prima volta. Un viaggio in un tempo (non molto) lontano che fa riflettere molto lo spettatore sui sentimenti umani ed il rapporto tra uomo e natura. Assolutamente consigliato e ben scritta la recensione
Daniele
Film bellissimo!
Complimenti per la recensione.
Film bellissimo!
Complimenti per la recensione.
Sofia
Questo film ha il pregio di farti emozionare ogni volta che lo vedi. Il personaggio portato sullo schermo da Kevin Costner è, a mio parere, uno dei più profondi e sensibili della cinematografia contemporanea. Il rapporto a tu per tu che l’uomo possiede nei confronti della natura, è spontaneo e sincero. Questo vero e proprio amore che il tenente Dumbar prova è l’elemento cardine che guida lo spettatore lungo il film e (come accade al protagonista stesso) gli permette di scoprire un mondo ormai perduto popolato da indiani e terre selvagge ed ammantato di valori ancestrali. Ottima la recensione, descrive in modo diretto ed efficace i valori espressi dal film, invogliando il lettore a guardarlo !
Questo film ha il pregio di farti emozionare ogni volta che lo vedi. Il personaggio portato sullo schermo da Kevin Costner è, a mio parere, uno dei più profondi e sensibili della cinematografia contemporanea. Il rapporto a tu per tu che l’uomo possiede nei confronti della natura, è spontaneo e sincero. Questo vero e proprio amore che il tenente Dumbar prova è l’elemento cardine che guida lo spettatore lungo il film e (come accade al protagonista stesso) gli permette di scoprire un mondo ormai perduto popolato da indiani e terre selvagge ed ammantato di valori ancestrali. Ottima la recensione, descrive in modo diretto ed efficace i valori espressi dal film, invogliando il lettore a guardarlo !
Francesco Bertagnolli
Un film da vedere sicuramente! Un western in piena regola che più che soffermarsi su fuorilegge e sceriffi ci riporta a quello che era l’uomo nella natura incontaminata e che alla fine ne riscopre la bellezza. Recensione ottima che coglie in pieno gli aspetti principali del film e invoglia alla visione.
Un film da vedere sicuramente! Un western in piena regola che più che soffermarsi su fuorilegge e sceriffi ci riporta a quello che era l’uomo nella natura incontaminata e che alla fine ne riscopre la bellezza. Recensione ottima che coglie in pieno gli aspetti principali del film e invoglia alla visione.
Pompeo Basile
Ottima descrizione del film! Grande recensione! Complimenti!
Ottima descrizione del film! Grande recensione! Complimenti!
Maria Claudia
Complimenti per la recensione! Descrive alla perfezione la bellezza di questo film.
Complimenti per la recensione! Descrive alla perfezione la bellezza di questo film.
Maria Grazia
Non sono un’amante del genere ma la lettura di questa recensione appassionante non può fare altro che incuriosirmi e spingermi a guardare il film, davvero illuminante!
Non sono un’amante del genere ma la lettura di questa recensione appassionante non può fare altro che incuriosirmi e spingermi a guardare il film, davvero illuminante!
Andrés Arciniegas
Ottima recensione! Mi ha spinto a raccomandare questo film agli amici.
Ottima recensione! Mi ha spinto a raccomandare questo film agli amici.
Matteo
Film che consiglio di vedere a tutti per l’alto contenuto educativo. Complimenti per la recensione scritta bene e pensata bene
Film che consiglio di vedere a tutti per l’alto contenuto educativo. Complimenti per la recensione scritta bene e pensata bene
Matteo
Un film che consiglio di vedere per l’alto contenuto educativo. Complimenti per la recensione, pensata bene e scritta bene.
Un film che consiglio di vedere per l’alto contenuto educativo. Complimenti per la recensione, pensata bene e scritta bene.
Paolo GERMANO
È la prima volta che leggo una recensione pulita senza fronzoli e inutili giri di parole, come a voler ingraziarsi il lettore.
Essenziale e nello stesso tempo completa ma senza il rischio di comprometterne, poi, la visione del film.
È la prima volta che leggo una recensione pulita senza fronzoli e inutili giri di parole, come a voler ingraziarsi il lettore.
Essenziale e nello stesso tempo completa ma senza il rischio di comprometterne, poi, la visione del film.
Giuseppe
Film con ambientazione e contenuto eccezionale!
Film con ambientazione e contenuto eccezionale!
Giuseppe
Film eccezionale!
Film eccezionale!
Maria Argentano
Film emozionante e dai contenuti significativi.
Film emozionante e dai contenuti significativi.