NATALE A NEW YORK
Lillo è sposato con una miliardaria. In caso di tradimento, per contratto, verrebbe scaricato senza un soldo. Come senza un soldo, per contratto, in caso di tradimento, verrebbe scaricata Barbara, sposata, quando si dice il caso, con un miliardario. Ma l’amore, si fa per dire, è cieco, anzi no, ci vede benissimo e fra Barbara e Lillo scocca la passione. Tutti, tradendi e tradituri, si ritrovano a festeggiare la fine dell’anno a New York, mentre il giovane assistente di un famoso chirurgo manda a monte l’imminente matrimonio dopo un paio di giorni di vita bohemien nella Grande Mela.
Valori Educativi
Film inconsistente, pieno di grossolanità
Pubblico
18+Numerose scene di contenuto volgare e alcune immagini di nudo. Frequenti espressioni scurrili. Ammiccamento all’uso di droghe leggere e sostanze allucinogene.
Giudizio Artistico
Ciò che può constatare è che i grandi professionisti che vi hanno lavorato (attori e sceneggiatori) sanno sicuramente fare di meglio. Forse a frenarli è stata la paura di rovinare una ricetta collaudata
Cast & Crew
Produzione
FILMAURO
Regia
Neri Parenti
Sceneggiatura
Neri Parenti
Fausto Brizzi
Marco Martani
Domenico Saverni
Alessandro Bencivenni
Our Review
Dopo aver diligentemente dato conto di Natale in India (Scegliere un film 2004), di Christmas in love (Scegliere un film 2005) e di Natale a Miami (Scegliere un film 2006) il recensore è costretto ad ammettere che le parole iniziano a venirgli meno. È molto difficile avanzare perplessità a proposito di un film che nel periodo natalizio, cioè quando le sale cinematografiche si riempiono soprattutto di famiglie, ha incassato più di 20 milioni di euro, cioè più del triplo sia rispetto al più vicino concorrente italiano (Olè) che a quello statunitense (Eragon), in un mercato cinematografico italiano che considera già un successo toccare la quota del milione. Che dire? Il massimo risultato con il minimo sforzo? No. A pensarci bene lo sforzo non può essere stato minimo.
Fra gli autori riconosciamo persone che in altre occasioni hanno dimostrato di essere decisamente migliori, professionalmente e umanamente, di questa loro ultimo impresa. Di Fausto Brizzi abbiamo piuttosto apprezzato, lo scorso anno, Notte prima degli esami (Scegliere un film 2006). Alessandro Bencivenni e Domenico Saverni, oltre ad essere gli autori di alcuni episodi della saga dell’indimenticabile ragionier Fantozzi, sono fra i creatori della serie Don Matteo, che da anni ottiene grandi ascolti nel prime time di Rai Uno nonché, più di recente, dell’interessante Le rose del deserto.
Bencivenni si occupa anche di critica cinematografica (da segnalare i suoi saggi su Peter Greenaway, in collaborazione con Anna Samueli, e su Hayao Miyazachi e un interessante manuale di sceneggiatura, C’era una svolta). Fra gli interpreti, Claudio Bisio, perfetto capocomico di Zelig, e Fabio De Luigi, brillante cabarettista in Mai dire Gol o Mai dire Lunedì, ci avevano abituato a performance magari non sempre indimenticabili, ma comunque sempre lontane dal banale. Sarà davvero costato loro il minimo sforzo collaborare a questo film? Questo il recensore non può saperlo. Ciò che può constatare è che questi grandi professionisti sanno sicuramente fare di meglio.
Che hanno dimostrato di saper fare la cosa più difficile per un uomo di spettacolo: far ridere il proprio pubblico. Perché, in questo caso, la loro arte ha dato esiti tanto deludenti? Forse avrebbero potuto aiutare De Sica (confermatosi, dopo il divorzio artistico da Massimo Boldi, come l’autentico mattatore del cosiddetto cinepanettone) a fare un film migliore. Forse a frenarli è stata la paura di rovinare una ricetta collaudata, o quella di infastidire il pubblico già appesantito da pantagruelici banchetti natalizi. Chissà. Magari l’anno prossimo andrà meglio. Sembra che l’idea sia quella di rifare Amici miei. Il vostro diligente recensore non mancherà.
Autore: Francesco Arlanch
Details of Movie
Titolo Originale | NATALE A NEW YORK |
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Paese | Italia |
Etichetta | Non classificato |
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