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VOICES

2012112 min18+  

Beca è una matricola della Bardem University con un'idea ben precisa: frequentare il primo anno per non mancare a una promessa fatta al padre per poi trasferirsi a Los Angeles e iniziare una carriera come DJ. Fra i tanti club studenteschi si iscrive a Bellas, un coro di cantanti da cappella tutto al femminile. L’attività da corista presenta molti problemi sia perché è guidato da una ferrea Aubrey, desiderosa di vincere a tutti icosti, sia perché alle ragazze è stato proibito di familiarizzare con i Tremblemakers, i loro più temibili avversari, un gruppo tutto maschile…

Alcune ragazze di un campus universitario decidono di costituire un gruppo di coro da cappella, per partecipare alle gare nazionali. La concorrenza  è agguerrita e molti sono i problemi personali. Buone solo le sequenze canore, modesto lo sviluppo della storia


Valori Educativi



Il tema della vita degli studenti nel campus universitario è trattato secondo i più diffusi luoghi comuni, dando per assunto lo sviluppo di tanto sesso e poco o niente amore

Pubblico

18+

Non ci sono immagini da segnalare ma l’impiego di un linguaggio con riferimenti sessuali espliciti

Giudizio Artistico



Il film risulta gradevole per le molte sequenze di canto e ballo ma viene lasciato poco spazio per lo sviluppo di storie private dei protagonisti

Cast & Crew

Our Review

E’ sempre difficile recensire un film di genere. E’ prevedibile che la storia funga da semplice collante per un insieme di scene che realizzano quel tipo di film che il pubblico si attende. In questo caso si tratta di un teen-musical e il pubblico che lioapprezza potrà  dichiararsi soddisfatto, perché le canzoni e le coreografie sono belle (ma non eccezionali) e il regista Jason Moore, al suo esordio cinematografico, ha esperienza di teencomedy  nel suo passato televisivo, avendo lavorato alla serie  Dawson's Creek.

I passaggi musicali del film sono già tutti su youtube, in particolare l’ormai famoso canto di Anna Kendrik che si accompagna  tamburellando ritmicamente su un bicchiere di cartone (cup song), che ha ripetuto al David Letterman show e che ha innescato da parte dei fan una corsa all’imitazione, sempre su Youtube.

E’ molto forte il riferimento a Glee  non solo per la tensione continua di doversi preparare  per le prossime selezioni  ma perché  tutte le ragazze hanno qualche ansia, qualcosa di eccentrico da controllare con la disciplina del canto ma soprattutto  grazie al sostegno delle altre colleghe ed ora  amiche.

Se la protagonista è fredda ed anaffettiva per esser rimasta a lungo da sola dopo  la separazione dei  genitori,  se la leader delle Bellas ha ereditato dal padre autorevole il complesso di avere sempre successo, un’altra del gruppo confessa di essere sesso-dipendente mentre un’altra esterna le sue inclinazioni lesbiche. Sono comunque situazioni trattate con pennellate veloci, quasi a definire delle caratterizzazioni che aiutano a colorire il gruppo, più che a sviluppare dei  protagonisti della storia.

Se il plot  è secondario, a maggior ragione il finale è assolutamente prevedibile: inevitabile sarà il successo canoro del gruppo e  la sistemazione degli affari privati delle ragazze.  Per fortuna fa da  spalla comica l’australiana Rebel Wilson già vista in Le amiche della sposa e in Che cosa aspettarsi quando si aspetta, che inserisce qualche  divertente distrazione su questo treno avviato inesorabilmente verso il lieto fine.

Il  mondo dei campus universitari è ben poco esplorato: sembra che le ragazze non abbiano altro da fare che prepararsi alle gare sonore, più che studiare o almeno mangiare alla mensa universitaria.

Secondo i clichè più tradizionali, sesso e campus sono sinonimi. Non ci sono scene particolari da segnalare ma l’uso di un linguaggio che non allude, ma anzi si esprime in modo diretto e crudo. Le storie d’amore che si sviluppano sono modeste e appena tratteggiate, pare che ciò che interessi  maggiormente  sia un adeguato “allenamento fisico” .

Una certa delusione proviene dalla performance di Anna Kendrik: il suo personaggio era complesso nella sua ricerca di autonomia  nei confronti del padre ma anche di indipendenza verso i  ragazzi. Il tema  non  viene adeguatamente sviluppato nella sua evoluzione; si tratta però di un difetto nella  direzione  degli attori,  più che per sue carenze professionali.

Resta un mistero la presenza di Elizabeth  Banks, ormai attrice affermata, relegata nella particina di radiocronista delle gare canore.

Autore

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale Pitch Perfect
Paese USA
Etichetta
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