Thor viene mandato sulla Terra a vivere tra gli esseri umani e a imparare il vero significato dell'eroismo. Nel frattempo, il fratellastro Loki, suo acerrimo nemico, invierà le oscure forze di Asgard ad invadere la Terra e Thor sarà chiamato a combattere.
La mitologia nordica, un mondo magico, oscuro, gravido di sangue (spesso fratricida), popolato di mostri famelici e guerrieri possenti, non ha mai smesso di ispirare l’arte di narrare. In questa sfavillante favola visiva Il guerriero Thor, ricavato dai fumetti Marvel, imparerà ad essere generoso e a sacrificarsi per gli altri. imparerà ad essere generoso e a sacrificarsi per gli altri. Il guerriroIl
Vers è uno dei guerrieri della Starforce dei Kree, in lotta con gli alieni mutaforme Skrull. Quando viene presa prigioniera e giunge sulla terra, però, scopre che i suoi pochi ricordi vengono proprio da lì. Solo unendo le forze con Nick Fury e il neonato Shield potrà forse trovare la spiegazione di chi è veramente…
La trama segue abbastanza fedelmente il film originale del '33: New York vive ancora in pieno gli effetti della Grande Depressione e Ann Darrow (Naomi Watts), interprete di vaudeville, si trova da un giorno all'altro senza una scrittura. Incontra casualmente Carl Denham (Jack Black), regista visionario e non può non accettare il progetto un po' folle di salire sulla nave da lui noleggiata per raggiungere il sud di Sumatra dove ritiene esista un'isola abitata da animali preistorici. Durante il viaggio Ann conosce lo sceneggiatore Jack Driscoll (Adrien Brody) di cui è grande ammiratrice e i due non tardano ad innamorarsi, quando all'orizzonte compare fra le nebbie un'isola non segnata dalle carte....
1926, lo zoologo del mondo magico Newt Scamander ha appena terminato un viaggio in giro per il mondo alla ricerca di rare creature magiche da studiare e salvare. Arrivato a New York incrocia per caso un No-Mag (termine americano per indicare un ‘Babbano’) di nome Jacob. I due per errore si scambiano le valigie e inconsapevolmente Jacob libera alcune delle creature magiche che Newt custodiva nel suo bagaglio incantato. Con l’aiuto di altre due streghe, Tina e Queenie, si mettono alla ricerca delle creature magiche fuggite prima che queste possano causare problemi sia nel mondo magico che in quello dei No-Mag. Ma un pericolo più terribile e oscuro minaccia i due mondi.
1927. Grindelwald evade durante il suo trasferimento da New York a Londra. I suoi sostenitori sono chiamati a raccolta per mettere in pratica la loro ideologia: sottomettere i non maghi per l’affermazione definitiva dei maghi. Il primo obiettivo è trovare Credence, il ragazzo orfano dotato di un incontrollabile potere oscuro, che è ora alla ricerca delle sue origini. Sulle sue tracce ci sono anche diversi esponenti dei ministeri della magia e persino Albus Silente, della scuola di Hogwarts, che invia uno dei suoi ex-studenti, Newt Scamander, il noto magizoologo, alla ricerca del ragazzo, il cui misterioso passato potrebbe essere determinante per il destino del mondo magico.
Dopo la morte prematura della madre oceanografa la piccola Nim vive su una bellissima isola del Sud Pacifico insieme al padre Jack, biologo marino, immersa nella natura e nella lettura delle avventure del suo eroe preferito, il coraggioso Alex Rover. Tutto l’opposto di quanto accade alla scrittrice Alexandra Rover, che quelle avventure si limita a inventarle, mentre se ne sta rinchiusa nel suo appartamento preda di mille paure. Poi però Jack scompare in mare e spregiudicati “pirati” minacciano l’isola di Nim così la ragazzina non trova di meglio che chiedere aiuto a quello che crede essere il suo eroe in carne ed ossa. Dopo molte esitazioni Alexandra comincia un tragicomico viaggio, mentre Nim usa tutto quello che ha imparato in anni di vita all’aria aperta per difendere il suo paradiso…
per Harry Potter ed i suoi amici il sesto anno alla scuola per maghi di Hogwarts. Il partecipare alle lezioni, alle partite di Quiddich, la nascita dei primi amori sono solo un diversivo rispetto a l'obiettivo principale: sventare le nuove trame di Lord Voldermort. Occorre anche difendersi da Drago Malfoy, che sembra passato dalla parte dei Mangiamorte. Unico suo alleato è il professor Silente che gli affida un incarico delicato: riuscire a convincere il prof. Horace Lumacorno, titolare della cattedra di pozioni, a confidagli alcuni segreti riguardo alla giovinezza di Tom Riddle/Lord Voldermort e di quando frequentava la scuola per maghi...
Peter Parker è un liceale emarginato che, abbandonato dai suoi genitori, è stato allevato dagli zii Ben e May. Come la maggior parte dei suoi coetanei, Peter è alle prese con i problemi quotidiani legati alla crescita tra cui il primo amore: quello per la compagna di scuola Gwen Stacy. Un giorno, Peter scopre una misteriosa valigetta che apparteneva al padre e decide di indagare sulla scomparsa dei suoi genitori. Le ricerche conducono alla Oscorp e al laboratorio del Dott. Curt Connors, un ex collega di suo padre. Ben presto, Peter dovrà scontrarsi con l'alter ego di Connors, the Lizard, e fare i conti con l'improvvisa comparsa di superpoteri che determineranno il suo destino: diventare l'eroe Spider-Man.
Sembra che finalmente Reed e Susan riescano a sposarsi: Redd ha promesso di non interessarsi a questa nuova minaccia che incombe sul mondo (pare che ci sia qualcuno che si diverte a fare crateri giganteschi in giro per il mondo e a sconvolgere le condizioni climatiche) ma in realtà ha già iniziato a lavorarci. Così quando appare Silver Surfer, l'uomo d'argento proveniente da altri mondi e dotato di poteri eccezionali, non si trova impreparato...
L’irrequieto principe Thor imparerà ad essere generoso e a sacrificarsi per gli altri. Con un’operazione simile a quella di Tolkien per la saga de Il signore degli Anelli, Kenneth Branach ha riletto la mitologia nordica in chiave di etica cristiana
«Si colpiranno i fratelli / l’uno all’altro daranno la morte». Così sta scritto nella Profezia del veggente, testo norreno del X secolo, sorgente viva di un ceppo linguistico, una cultura comune e un immaginario collettivo. La mitologia e la letteratura norrena, germanica e nibelungica, celtica e druidica, la saga dell’immortale Re Artù e del magico Merlino, il paganesimo delle genti del settentrione europeo, da qui traggono linfa preziosa. Questo universo magico, oscuro, gravido di sangue (spesso fratricida), popolato di mostri famelici e guerrieri possenti, non ha mai smesso di ispirare l’arte di narrare. Da quest’universo meraviglioso in tanti hanno tratto ispirazione: da Tolkien per la saga de Il signore degli Anelli, a Richard Wagner per la musica incalzante e sterminata. Talvolta ha richiamato persino sciagurate attenzioni, come la convinzione della veridicità del mito dell’«universo di ghiaccio» da parte di Himmler, nutrimento essenziale del suo misticismo nazista. Il cinema «blockbuster» americano nell’ultimo ventennio ha frugato a piene mani nel paganesimo nordico, capace anche di arricchire l’industria culturale di fumetti e videogiochi. Ultimo in ordine di tempo di questo «macro-genere» multimediale è Thor, sfavillante favola visiva in 3D. Dentro c’è tutto. Il padre degli dèi Odino, suo figlio Thor armato di martello onnipotente, e il fratello traditore Loki. Gli antichi eroi piovono sulla Terra come alieni, simili a noi (accedeva anche in L’ultimo vichingo). Ecco allora il New Mexico del primo avvistamento extraterrestre, la polizia segreta a metà tra Incontri ravvicinati del terzo tipo e Men in Black, gli ologrammi di Guerre stellari. C’è anche la spada di Re Artù, sostituita dal martello di Thor, conficcato non nella roccia ma nella sabbia del deserto. E poi la scienza si mescola alla magia, senza più confini. Può mancare l’amore? Certo che no. La scienziata Jane Foster (interpretata da Nathalie Portman) impegnata nella verifica di una sua ardimentosa teoria astrofisica dal cielo, oscuro e minaccioso sembra ricevere una risposta affermativa, attraverso una incredibile e
imprevista tempesta. Ma dal cielo piove un gigante biondo, Thor (l’attore australiano Chris Hemsworth), cacciato dal padre Odino (il grande Anthony Hopkins) su un mondo ostile, per espiare i peccati di superbia e insubordinazione. Come può una comune mortale non innamorasi di un così coraggioso, forte ed simpatico cavaliere? Il paganesimo, il naturalismo religioso così presente in film comeBeowulf di Robert Zemeckis o Avatar di James Cameron, non c’è in Thor di Kenneth Branagh. Perché? La risposta va ricercata nel talento del regista. Ma che c’azzecca l’autore di Molto rumore per nulla e Hamlet col fumettone tridimensionale, sovraccarico di meraviglie visive e dal costo multimilionario? Raro esempio di umanista europeo (nato a Belfast nel 1960), artista non spaventato dai fumetti Marvel Comics e dalla diffusa ostilità per gli effetti speciali, Branagh è riuscito a piegare l’immaterialità della tecnica. Ha riletto la mitologia nordica attraverso Shakespeare. E ricordandosi di San Paolo che vedeva nel pessimismo e nella disperazione dei pagani la mancanza della speranza, ha chiuso il racconto (fantascientifico quanto si vuole, ma shakespeariano e dunque eticamente cristiano) con queste parole: «bisogna continuare ad avere speranza».
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